“Non ti voglio vicino” non è accostabile ai classici romanzi che abitualmente leggo. Non è un giallo e nemmeno un thriller, eppure è stato in grado di farmi gelare il sangue nelle vene come pochi altri.
E comunque Barbara Garlaschelli non nasconde una predisposizione indiscussa relativamente alla narrativa di genere: oltre ad una serie di innumerevoli racconti a tema possono anche essere avvicinati al noir romanzi sulla lunga distanza come, ad esempio, “Sorelle” (vincitore del premio Scerbanenco nel 2004) .
Questa volta non voglio fare alcun accenno alla trama del romanzo, anzi vi invito caldamente a tralasciare la lettura della seconda di copertina che ne svela in maniera sfacciata troppi dettagli. Leggetelo completamente vergini e inconsapevoli, perché il destino del nostro percorso di vita non ci è dato a sapere.
Questa vicenda racconta la storia di Maddalena (Lena), la protagonista indiscussa, dalle sue esperienze e dalle sue azioni si snoderanno i destini di tutti gli altri personaggi. Ne seguiremo tutta la vita, dall’infanzia rubata sino alla fine dei suoi giorni.
In “Non ti voglio vicino” si parla di abuso sui minori e delle sue conseguenze sull’esistenza delle persone che ne sono vittima e di chi ne sta intorno e vuole bene, di vite distrutte e fatte sfiorire troppo precocemente come una rosa recisa.
Perché noi siamo frutto degli insegnamenti che riceviamo, della famiglia alla quale apparteniamo e dalle esperienze di vita positive e negative che intercorrono giocoforza nel nostro cammino. Si può diventare cattivi e malvagi per gli atti commessi da altri, è troppo facile e rassicurante marchiare il diverso come crudele nel DNA senza interrogarci sulle nostre responsabilità.
Barbara Garlaschelli è una scrittrice bravissima, dotata di una penna elegante e allo stesso tempo corrosiva e tagliente, capace di lacerare l’anima e di scatenare un turbinio di emozioni incontrollate nel lettore.
Il vero tocco di classe di questo romanzo è nel tratteggio sopraffino dei personaggi, in particolare ovviamente Maddalena, una di quelle figure che ti si fissano in maniera indelebile nella memoria del lettore. Una persona che genera un conflitto drammatico e drastico nel giudizio del lettore, che ne sarà portato a misurare le colpe o giustificare le azioni. Bianco o nero. La verità è che spesso nella vita c’è da considerare pure la scala di grigi, perché la personalità di un individuo è troppo articolata, controversa e spesso contraddittoria per esprimere sentenze troppo affrettate.
Conosceremo Lorenzo, Alessandra, Pietro, Anna, Lucetta e Prisca, tutti i personaggi che entreranno nell’universo di Maddalena e ne verranno devastati da un uragano di lancinante sofferenza, quasi come inermi tasselli del gioco del domino.
"Non ti voglio vicino” è un romanzo che ti entra dentro, che ti accresce, che ti ferisce, che ti fa piangere e gioire, che ti fa discutere e ti smuove l’anima.
Un romanzo che porterò per sempre nel mio bagaglio personale di lettore.
Articolo di Marco "Killer Mantovano" Piva
Dettagli del libro
- Formato: Brossura
- Pagine: 341
- Lingua: Italiano
- Editore: Frassinelli
- Anno di pubblicazione 2010
- Codice EAN: 9788888320502
6 commenti:
Un libro che non lascia indifferenti: a volte ci va giù duro, ma leggerlo è un'esperienza forte sul serio.
ce l'ho in wl già da un po' e la recensione di Marco mi ha convinta ancora di più che voglio assolutamente leggerlo!!!!!
Me ne avevi già parlato quest'estate e da allora è andato in wl di filato.
Quando il Killer consiglia si va sul sicuro.
Lo sto leggendo... un libro molto intenso e doloroso, più di una volta mi sono ritrovata con le lacrime agli occhi e non mi capita spesso!
L'accoppiata Garlaschelli-Killer me gusta.
Fabio
Il libro è un pugno allo stomaco l'ho letto qualche mese fa.
gracy
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