“Cara Grazia, ti ricordi che una volta ti spedii dei cannoli che gradisti molto, magnificamente ricambiando? Ora ti prego di gustare queste cassatine, che mi pare siano degne dei cannoli. Stasera me ne ritorno a casa. Averti conosciuta è stato molto bello.”
Vi sto per rivelare un segreto, perciò mi raccomando…acqua in bocca! Ieri, approfittando della promozione Arion sono passata in libreria per acquistare Acqua in bocca, romanzo a quattro mani che Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli hanno scritto per Minimum fax. Dopo avevo appuntamento con delle amiche ma come spesso mi capita sono arrivata in anticipo e così non avendo nulla da fare inizio a leggerlo.
Tutti mi guardano sempre allibiti quando con profondo rammarico ammetto di non aver mai letto un’avventura di Salvo Montalbano. Conosco solo il personaggio televisivo ideato dalla penna di Camilleri e ogni volta mi riprometto di colmare la mia lacuna ma i libri da leggere sono sempre tanti, il tempo è poco e così continuo a non conoscere il vero Montalbano.
Ma veniamo al libro. In realtà è più corretto considerarlo un breve racconto epistolare. La storia prende vita da uno scambio di lettere tra l’ispettrice Grazia Negro della Questura di Bologna e il commissario Salvo Montalbano del Commissariato di Vigata.
A Bologna viene ritrovato il cadavere di tale Arturo Magnifico, originario di Vigata. Intorno alla morte dell’uomo si profila da subito qualcosa di misterioso e l’ispettrice Grazia Negro scrive a Montalbano chiedendo, in maniera non ufficiale il suo aiuto per risolvere il caso. Così inizia la collaborazione tra i due. Tra missive, confezioni regalo di cannoli siciliani e tortellini Grazia Negro e Salvo Montalbano conducono un’indagine alquanto anomala e fuori dai soliti schemi. Leggendo le supposizioni che entrambi fanno analizzando fotografie e visionando verbali ufficiali ci si rende subito conto che i due protagonisti sono caratterialmente l’uno l’opposto dell’altro. Aggressiva, impaziente e determinata lei, più ironico, paziente e scaltro lui. Ad un certo punto si incontreranno e la trama diventerà più vivace e dinamica. La storia contiene anche un piccolo cameo che i fan di Lucarelli sicuramente noteranno.
Ho l’impressione che questo racconto sia più un piccolo regalo che i due scrittori hanno voluto fare ai loro estimatori. L’idea è nata per caso, durante una videointervista che stavano realizzando per Minimum Fax e il risultato è un piacevole libricino di un centinaio di pagine da leggere sorridendo in meno di un’ora.
Un gioiellino che non può mancare nelle librerie di chi ama l’uno, l’altro o entrambi gli autori.
Gli autori hanno scelto di devolvere i proventi derivati dai diritti d’autore per sostenere progetti di beneficenza, in particolare:
Andrea Camilleri a favore dell’Associazione San Damiano onlus per la realizzazione di una scuola nel lebbrosario di Ambanja, in Madagascar. Per informazioni: www.sdamiano.orgCarlo Lucarelli a favore dell’Associazione Papayo per la realizzazione di una scuola in Sierra Leone. Per informazioni: www.myspace.com/papayoonlus
Articolo di Marianna "Mari" De Rossi
Dettagli del libro
- Listino € 10,00
- Editore Minimum Fax
- Data uscita 23/06/2010
- Pagine 120, brossura
- Lingua Italiano
- EAN 9788875212780
6 commenti:
Mari, ora non ti puoi più esimere dal leggere Montalbano ^__^
Questo "Acqua in bocca" mi stuzzica molto, ma per ora spero di trovarlo in biblioteca. Acquisti momentaneamente chiusi!!!
Da adoratrice di Montalbano sono rimasta molto delusa. Il mio amato commissario tolto dalla sua terra, senza la sua lingua e senza i suoi degni comprimari perde molto. Ho trovato più interessante leggere le pagine finali con la descrizione della genesi del libro.
cristina
Anche io sono un adoratrice di Montalbano e fuori contesto non ce lo vedo proprio! Ma questo libriccino va letto per quello che è, un divertente esperimento, un gioco o se vogliamo uno piacevole scherzo che ci hanno fatto gli autori. E adesso Mari, a furor di popolo, ti tocca leggere Montalbano. Tranquilla le dritte te le do io, ce li ho tutti!!!!!!
@Cristing: condivido quello che hai scritto. Anch'io pur non avendo letto nulla di Montalbano ho interpretato questo libro come un gioco!
Io sono d'accordissimo con Mari: questo libro va interpretato con lo spirito giusto, un omaggio degli autori stessi ai loro personaggi che, specie Montalbano, ormai sembrano vivere di vita propria ^__^
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