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mercoledì 2 giugno 2010

Intervista a Stefania Nardini (Jean Claude Izzo. Storia di un marsigliese - Perdisa Ed.)


CorpiFreddi: Buongiorno Stefania, innanzitutto grazie per la disponibilità. Leggendo il tuo libro, Jean-Claude Izzo – Storia di un marsigliese, ho trovato una biografia molto 'partecipata', dalla quale traspare chiaramente la tua passione per questo autore: come è nato il tuo interesse per Izzo e il desiderio di scrivere questo libro?

Stefania Nardini: Intanto è nata da una lettrice che si è sentita orfana e da un fatto curioso: completata la lettura dell’opera di Izzo lo sognai. Lo sognai sul suo letto d’ospedale dove effettivamente se ne andò colpito da un cancro. Gli parlai e lui mi disse, indicando la finestra, che la città, cioè Marsiglia, mi avrebbe parlato di lui. Non sono una che coltiva interessi per il paranormale. Ma quel volto, quelle parole mi colpirono. Via Internet riuscii a contattare suo figlio Sebastien. Decisi di andare a Marsiglia per una settimana. Ci sono rimasta circa cinque anni….

CF: Attualmente Izzo è considerato uno dei maggiori scrittori di noir, anzi il creatore del noir mediterraneo, ma nel tuo libro si scopre che prima di tutto egli è stato poeta e giornalista e che arriva tardi al romanzo. Come spieghi questo suo percorso?

SN: E’ il percorso di un uomo che ha sempre creduto in certi valori. Izzo amava scrivere. Sua madre Babette mi raccontò che scriveva anche sui pacchetti delle sigarette. Nella scrittura c’era la sua passione, la militanza, l’amore. Dunque divenne giornalista. Un giornalista di quelli della mia generazione, quando il mestiere significava sporcarsi le mani. Significava denuncia. Scriveva anche poesie ed amava il polar. Il passo che lo vede scrittore è semplicemente la continuazione di un percorso. Del resto nei suoi romanzi la realtà, la denuncia sono sempre presenti.

CF: Marsiglia è la vera protagonista dei romanzi di Izzo: puoi parlarcene?

SN: Marsiglia è Izzo ed Izzo è Marsiglia. Una città straordinaria. Per la quale si possono provare sentimenti assolutamente contrapposti. Perché è una città che va capita. Non è la Francia Marsiglia. Marsiglia è un grande laboratorio in cui si mescolano varie umanità. Sessanta etnie convivono a Marsiglia. E nella storia di tutti i marsigliesi c’è una nave. Nel senso che tutti hanno origini non francesi. E’ una città dove si annusa il profumo del dolore e della felicità.

CF: In Fabio Montale, il protagonista della Trilogia marsigliese – Casino totale, Chourmo e Solea – quanto c'è di Izzo stesso, del suo rapporto con le donne e con la politica?

SN: C’è molto. C’è il fatalismo, il credere nella giustizia sociale, il detestare l’arroganza. C’è l’amare le donne. Montale come il suo inventore non è da storiella. Ama fino in fondo.

CF: Su suggerimento di un amico, ho provato a leggere Solea con il sottofondo della stessa musica citata nel libro, la solea di Miles Davis, ed effettivamente la suggestione è grande. Quanto conta la musica nei romanzi di Izzo?

SN: E’ fondamentale come le parole. Jean Claude era un uomo silenzioso. E attraverso la musica esprimeva i suoi stati d’animo.

CF: Sono passati dieci anni dalla morte di Izzo, eppure i temi sociali toccati nei suoi libri sono sempre straordinariamente attuali. Penso in particolare alla mescolanza delle razze, all'immigrazione... Tu come la vedi?

SN: Direi che è stato profetico. Basti pensare a ciò che dice sull’informazione, su questo diffondere la cultura della paura…

CF: Infine una curiosità soprattutto personale. Ho letto Casino totale in italiano e poi i 2 libri seguenti in francese: quanto conta secondo te leggere Izzo in lingua originale? Vale la pena fare uno sforzo in più, per chi conosce il francese, pur riconoscendo il valore del grande lavoro dei traduttori?

SN: La trilogia, mi spiace dirlo, è tradotta male. Posso dirlo perché l’ho letta in lingua originale. Invece Marinai Perduti e il Sole dei Morenti sono stati tradotti molto bene. Diciamo che la trilogia letta in francese rende di più.

CF: Un sentito ringraziamento da tutta la Redazione dei Corpi Freddi. 

Intervista di Martina "PalazzoLavarda" Sartor

Dettagli del libro
  • Listino € 14,00
  • Editore Airplane - Alberto Perdisa Editore
  • Collana Rumore bianco
  • Data uscita 07/04/2010
  • Pagine 160, brossura
  • Lingua Italiano
  • EAN 9788883724893


5 commenti:

Lofi ha detto...

Intervista interessantissima e a Martina tanti complimenti per le domande precise ed intelligenti.

Martina S. ha detto...

La mia prima, temutissima intervista... Poi ho scoperto che se il libro e l'autore in questione li abbiamo 'sentiti' molto, diventa tutto più facile ^__^
Emozionante leggere le risposte di Stefania...

Anonimo ha detto...

Non sembra la prima intervista...:)
Fabio Lotti

Cristing ha detto...

Brava Martina!!!!

Martina S. ha detto...

Grazie, ragazzi.