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giovedì 22 aprile 2010

Biancaneve – Marina Visentin


In fondo non lo so cosa mi ha portato fino a qui. L’amore? L’odio? La paura?Posso solo dire che ho cercato di essere felice. Solo questo, in tutti i modi.
E non ci sono riuscita.

Una favola noir. Questo c’è scritto nella quarta di copertina di Biancaneve, scritto da Marina Visentin per Todaro Editore.
Favola sicuramente per il titolo, che è poi il soprannome della protagonista. Noir perché la storia raccontata è veramente nera, ma senza alcun mistero da svelare.

La protagonista della storia non ha un nome. E’ una donna comune, anonima, come ce ne sono tante “uno scricciolo in bianco e nero. Bianca la pelle e neri i capelli. Biancaneve insomma”.
Ha un solo desiderio Biancaneve, essere amata e protetta. Ma nessuno sembra accorgersi di lei. Con le amiche è quella che ascolta e non parla mai, convinta che a nessuno possa interessare quello che ha da dire.
Si sente una comparsa in un mondo in cui tutti sembrano avere un posto ben preciso. Tutti tranne lei.
L’invidia la porta a desiderare la vita di qualcun altro, a poter finalmente guardare il mondo con occhi diversi dai suoi.
Poi un giorno il destino sembra offrirle una possibilità.
Finalmente la vita che ha sempre desiderato è li, davanti a lei, basta allungare una mano e prendersela.
Finalmente anche lei potrà essere felice, essere amata, desiderata….forse dopo tanto cercare ha trovato la chiave che le avrebbe aperto la porta per un nuovo futuro.
Peccato però che quella chiave fosse incrostata di sangue.

E’ un romanzo strano Biancaneve.
La storia raccontata, come ho già detto all’inizio, è molto nera. Di quelle che non si dimenticano, soprattutto perché molto credibile.
Da l’idea di un fatto di cronaca realmente accaduto. Non c’è nulla di troppo esasperato. Lo stile narrativo è semplice e immediato. I personaggi reali e credibili. Le loro vite, le loro azioni e i loro pensieri potrebbero essere i nostri o quelli dei nostri amici o conoscenti.
La protagonista è riuscita a suscitare in me tanti sentimenti, compassione, pietà, anche comprensione ma mai odio o antipatia.
La stranezza sta proprio nella sua normalità. Attenzione, non è una storia banale, al contrario coinvolge molto ma lo fa senza colpi di scena, senza togliere il fiato. E poi lascia un qualcosa di indefinito alla fine. Ci si interroga non tanto sul perché, che è evidente da subito, ma sul come una ragazza così banalmente normale possa covare nel suo intimo pensieri del genere e davanti ad un bivio scegliere la strada più cupa con lucida consapevolezza.
Mi sarei aspettata un finale diverso, che adesso non posso spiegare per non rovinare al lettore il gusto della lettura.
E’ un romanzo che mi sento di consigliare a tutti i lettori che non cercano nei libri solo gialli rompicapo. Qui non c’è molto da scoprire, non ci sono indagini, ma solo tanta curiosità di conoscere Biancaneve, la sua storia e sapere come andrà a finire.
Un dio misericordioso dovrebbe impedirci di realizzare i nostri desideri.

Articolo di Marianna "Mari" De Rossi

Dettagli del libro
  • Autore: Visentin Marina
  • Editore: Todaro
  • Genere: letteratura italiana: testi
  • Collana: Impronte
  • ISBN: 8886981864
  • ISBN-13: 9788886981866
  • Data pubbl.: 2010

    3 commenti:

    Cristing ha detto...

    Brava, bravissima Mari. Ottima recensione, chiara e diretta. Già il titolo del libro mi incuriosiva e tu mi hai convinta!

    Martina S. ha detto...

    Un noir italiano di quelli tosti. Brava Mari: proposte così mi stuzzicano molto.

    AngoloNero ha detto...

    Recensione inquietante :)