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venerdì 15 gennaio 2010

Il farmacista di Auschwitz - Dieter Schlesak



Con la prefazione di Claudio Magris
«Lui è Adam. È stato “là”. Ha fatto parte del Sonderkommando, l’unità speciale dei crematori. È uno che, dentro, ha cose che noi non possiamo capire. Adam vive, esiste realmente. Io ho potuto guardarlo negli occhi, abbracciarlo, mangiare, passeggiare, discorrere con lui. Ho potuto vivere il suo silenzio. Il suo essere assorto. Il suo essere costantemente presente e assente nello stesso istante... Essere assente è come essere morto eppure ancora in vita... accanto a quella fossa... a quei giorni. A quei giorni?
Ma sono ancora qui: non passeranno mai più...»


Zyklon B (o Zyclon B) era il nome commerciale dell'acido cianidrico, un pesticida utilizzato come agente tossico nelle camere a gas di alcuni campi di concentramento e sterminio nazisti. Anche se utilizzato solo in un numero limitato di campi, principalmente ad Auschwitz e Majdanek, lo Zyklon B è oggi ricordato come uno dei simboli più tragicamente evocativi della Shoa.
Potrebbe essere uno dei personaggi di questo romanzo di Dieter Schlesak (edito per Garzanti), ma "Il farmacista di Auschwitz" di letale ha solo che, dopo averlo finito, vi ritroverete con lo sguardo fisso e vacuo nel vuoto, pensando all' uomo in quanto essere umano e a certi livelli di malvagità che ha raggiunto nella sua breve storia. So per certo che tra noi Corpi Freddi c'è una branca abbastanza corposa di membri che adorano libri sul periodo più buio (forse...) dell' umanità, il nazi-fascismo, e posso assicurare loro che vi ritroverete per le mani un bellissimo libro a metà tra thriller-storico e un libro sul nazismo.
Il risultato è un pugno allo stomaco.
La trama, per quanto il libro sia pesante nei temi affrontati e per la crudezza di alcune scene narrate, è molto scorrevole e per quanto in alcuni momenti vien voglia di chiudere gli occhi, la propria coscenza ci intima di proseguire.
Adam (unico personaggio inventato di tutto il libro) è il portavoce di quel dramma.Viene usato dallo scrittore come testimone dei suoi occhi, grazie a lui lo scrittore riesce a farci leggere le testimonianze che gli altri reclusi del campo di sterminio gli affidano ed è lui che riporta frasi ed avvenimenti che accadono, usando un linguaggio in prima persona che fa intuire che quest' Adam alcune volte viene sostituito dallo scrittore stesso. Adam che porta il nome del primo uomo sulla terra secondo il Dio di quegli ebrei deportati.
I personaggi che incontrerete in questo cammino li farete vostri perchè ognuno di essi vive un dramma, compreso il carnefice che per altro è colui da cui viene tratto il titolo del romanzo.
Viktor Capesius, il farmacista di Auschwitz, è colui che sceglie, selezionando tra tanti corpi inermi e nudi, chi deve morire col gas e la scelta viene fatta anche verso persone che Viktor Capesius conosce benissimo, persone con cui interagiva prima delle deportazioni, vicini di casa con cui si divertiva nello stesso stabilimento balneare.
Un plauso alla Garzanti che ha pubblicato questo libro per altro dopo una bagarre, visto che doveva comparire sugli scaffali delle librerie nel 2002, ma che invece ha visto la luce nel 2009.
Un pugno allo stomaco insomma, da leggere, da avere, da regalare, per non dimenticare.
Finché avremo Memoria non moriremo. Finché vivremo ricorderemo.

Articolo di BodyCold

Dettaglio del libro
  • Autore: Schlesak Dieter
  • Editore: Garzanti Libri
  • Genere: letterature straniere: testi
  • Collana: Narratori moderni
  • Pagine: 443
  • ISBN: 8811683491
  • ISBN-13: 9788811683490
  • Data pubblicazione: 2009

14 commenti:

Blueberry ha detto...

Messo in wish list!

Lofi ha detto...

Una delle cose migliori scritte sul Blog. Dopo aver letto tanti libri sull argomento ho avuto anche la possibilità di visitare il campo di concentramento di "Dachau" per provare a capire meglio quello che è stato quel periodo e cosa sia il Male con la emme maiuscola. Teniamo viva la memoria.
http://getdagoss.com/blog/wp-content/uploads/2009/09/guernica_pablo_picasso.jpg

Anonimo ha detto...

Questo libro mi era sfuggito. Grande Enzone e Loflone!
Fabio Lotti

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Come diceva giustamente Enzo ci sono corpi freddi che a volte staccano dalle letture più frivole per immergersi nei veri incubi e probabilmente il tema dell'Olocausto è la cosa più vicina alla parola "Incubo".
Ho letto moltissimi romanzi dedicati all'argomento e non mi farò scappare neppure questo. Certe letture ci fanno capire quanto l'animo umano sappia essere cattivo, questi accadimenti vergognosi mi fanno vergognare di essere un uomo.
In questo caso rubo il mestiere a Lofi e suggerisco io l'opera che mi viene in mente pensando a tutto ciò!!

http://it.wikipedia.org/wiki/File:El_sue%C3%B1o_de_la_raz%C3%B3n_produce_monstruos.jpg

Complimenti a Enzo per la bellissima recensione sentita, sofferta e toccante.

Lofi ha detto...

@Killer: non solo puoi devi! Consiglio per chi si trova nei paraggi di andare a visitare questa mostra http://www.bambiniguerrashoah.com/

AngoloNero ha detto...

Bravo :)

Anonimo ha detto...

Ragazzi, questa idea giallo-arte andrebbe sfruttata in maniera più vistosa. pensateci insieme al grande Enzone. Mi sa che possa piacere ai lettori.
Fabio Lotti

Scéf ha detto...

fabio grazie ma va bne cosi

Federica D'Ascani ha detto...

Praticamente è come se lo avessi già in libreria. Non posso non acquistarlo!

Stefania ha detto...

Commento splendido e toccante.
Bravo Enzo!
E altro libro su cui farci un pensierino.

Mottino **Massimo** ha detto...

Bellissima recensione, Enzo sempre più bravo :))

Dario "Santo Ludico" Bertini ha detto...

Ottima recensione, un pugno al cervello, per risvegliarlo e destarlo rispetto a letture più "impegnate" e sociali. Oltretutto questa recensione apre la strada ad un pensiero che mi è sorto nel leggere l'ultimo libro e che porrò alla vostra attenzione nella prossima recensione...misterooo...oohh
In ogni caso anche stavolta Enzaccio è grande, anche perchè "anticipa" la "Giornata della Memoria" sui crimini della Shoah del 27 Gennaio.

dampy ha detto...

beh credo che questo libro sia d'obbligo leggerlo.
bravo enzino

Blueberry ha detto...

Finito l'altro ieri. Molto toccante...