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martedì 19 gennaio 2010

Dolci colline di sangue – Douglas Preston e Mario Spezi




Firenze: vista da lontano restava la città dell’armonia, la città che aveva rimesso l’Uomo al centro dell’universo…si dimenticava che Firenze era stata una delle città più crudeli della Storia, che all’interno delle sue mura erano stati commessi sadici e raffinati delitti….L’aristocratica Firenze fatta di così violenti contrasti, l’orgogliosa Firenze alla quale non è mai importato di essere amata quanto di essere ammirata, temuta e rispettata era sgomenta e non capiva come avesse potuto generare un Mostro, ne lo capiva di chi essa aveva conservato solo un immagine sbiadita dal tempo.

Probabilmente il caso relativo agli omicidi compiuti dal mostro di Firenze rimane il più complesso e misterioso evento di crimine di natura seriale nel nostro paese.
Otto duplici omicidi compiuti a cavallo tra gli anni 1968 e 1985, otto barbare esecuzioni che a tutt’oggi non hanno ancora goduto di una definitiva risposta certa.
Con Dolci Colline di sangue ci prova a fare maggiore luce la suggestiva coppia Douglas Preston – Mario Spezi. Douglas Preston è il famoso scrittore americano celebre per i famosi thriller best-seller scritti a quattro mani con Lincoln Child (Relic, Reliquary, ecc.), Mario Spezi è il giornalista del quotidiano “La Nazione” che ha praticamente dedicato la sua vita nella ricerca quasi ossessiva della verità su questa indagine. Ricerca che addirittura gli è costata una detenzione in carcere di 23 giorni, con l’accusa di depistaggio alle indagini e calunnia, proprio in concomitanza della pubblicazione di questo libro.
Innegabile che Mario Spezi sia un personaggio scomodo e “Dolci colline di sangue” uno scritto che ha dato fastidio agli inquirenti incaricati a suo tempo delle indagini.
In questo libro è infatti esposta una tesi totalmente in contrapposizione alla pista ufficiale seguita; una teoria comunque, a mio parere, assolutamente credibile e concreta che scagionerebbe con formula piena Pietro Pacciani e gli infami compagni di merende.
Sul fatto che Pietro Pacciani sia stato un essere spregevole non ci sono dubbi: condannato già precedentemente agli omicidi del Mostro di Firenze per avere ucciso a freddo l’amante della fidanzata e successivamente per aver abusato sessualmente delle figlie, la sua figura mal si addice al profilo tracciato dagli esperti del F.B.I. di Quantico che individuano il serial killer noto come mostro di Firenze come “individuo sessualmente inattivo” e “persona dotata di buona cultura e intelligenza”.
Pacciani è un contadinotto che si esprime in un Italiano stentato che dopo l’omicidio dell’amante della fidanzata stupra sul luogo del delitto la ragazza (quindi sessualmente attivo). In tutti gli omicidi del mostro di Firenze non avvengono violenze sessuali ma solamente esportazioni di parti del corpo delle vittime uccise.
Rimane inoltre la sensazione che le indagini siano state svolte in maniera molto grossolana e confusionaria, senza una precisa direzione da seguire ma più che altro per compiacere i poteri forti della giustizia, della politica e per cercare di quietare l’opinione pubblica mai come in quel periodo preoccupata, opprimente e in cerca di risposte.
Lasciano alquanto basiti in effetti l’ausilio di testimoni scarsamente attendibili (i testimoni alfa, beta, gamma, delta, tutti personaggi disgraziati per non dire mentalmente instabili), il mistero sull’arma utilizzata dal Mostro (la famosa Beretta mai ritrovata e utilizzata per un precedente omicidio non sicuramente imputabile a Pacciani) e le continue scaramucce tra l’arma dei Carabinieri e la Polizia (impegnate su indagini parallele ma non collaborative) che hanno complicato ulteriormente la già difficile situazione. E’ significativa la frase che viene pronunciata da un inquirente durante l’indagine in quegli anni “Mezzo indizio più mezzo indizio danno zero prove”.
Dolci colline di sangue” rimane una lettura altamente consigliata per chi vuole fare maggiore chiarezza (o probabilmente complicarsi la vita con ulteriori domande) su questo inquietante enigma. Mi preme segnalare che questo libro non è propriamente un romanzo ma più che altro una cronaca romanzata degli eventi inerenti il caso del mostro di Firenze. Si sente maggiormente la mano del giornalista Mario Spezi nella costruzione del libro rispetto al collega Preston e questo aspetto potrebbe fare storcere il naso a qualche lettore puntiglioso alla forma, considerato il fatto che la prosa non è propriamente “bella e pulita” ma appunto più “freddamente” giornalistica. “Dolci colline di sangue” è una lettura impegnativa, coraggiosa, spesso complessa, ricca di nomi e riferimenti che ha disorientato inizialmente pure il sottoscritto; ma dopo l’empasse iniziale è prevalsa la sensazione di soddisfazione e arricchimento.
Ed è tanto l’interesse per questo mistero nel mondo che il famoso attore Tom Cruise ha acquistato pochissimo tempo fa i diritti di “Dolci colline di sangue” per una futura trasposizione cinematografica.
Leggete e reputate voi stessi se giustizia è stata veramente fatta. Io nutro (più) di qualche dubbio.

Articolo del Killer Mantovano

Dettagli del libro
  • Autore/i: Mario Spezi, Douglas Preston
  • Editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
  • Collana: Narrativa
  • Formato: Libro in brossura, tascabile
  • Data di pubblicazione: 2009
  • ISBN: 8817037230
  • ISBN 13: 9788817037235

13 commenti:

Lofi ha detto...

Libro molto interessante che ho letto con piacere. Fondamentalmente è la storia di una pistola che si risveglia e di un coltello ben affilato che non lascia scampo. Gli autori cercano di fare luce sul "mistero" che più ha colpito gli italiani del tempo. Coltello più luce direi http://it.wikipedia.org/wiki/File:Michelangelo_Caravaggio_022.jpg
Quasi dimenticavo: il Killer, come al solito, non sbaglia un colpo.

Scéf ha detto...

sto fine settimana lo prendo di sicuro e odio ufficialmente il killer :D

Blueberry ha detto...

Bellissima recensione Killer, mi accodo all'odio di Enzo, ma per adesso finisce in whis list.

Martina S. ha detto...

Questi libri-documento mi intrigano molto. E mi interessa pure l'accoppiata giornalista-scrittore di thriller. E' già in wishlist...
Ottimo lavoro, Marco.

eccozucca ha detto...

Grandissimo Clyde..come sempre del resto..^_^..mi attira moltissimo questo libro proprio perchè è cronaca , romanzata si, ma cronaca..il mostro di Firenze è stato ed è ancora un caso oscuro pieno di silenzi, garbugli e strane coincidenze..quoto Body e Blue..ma è il mio portafoglio che ti odia..^_^

Marta ha detto...

Se dico che non mi attira, mi sparate!!!?? ;p

Benny ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
dampy ha detto...

marta io ti appoggio...
l'ho letto un paio di anni fa e l'ho abbandonato a metà, non perchè non fosse interessante ma perchè non mi son trovato per niente bene a leggere una cosa romanzata in questo modo.
Il pregio di questo libro è stato per me lo spingermi ad informarmi sul mostro di firenze attraverso altre vie, più utili a mio parere rispetto al lavoro preston/spezi

Anonimo ha detto...

decisamente un libro bellissimo... da leggere con estrema attenzione... Spezi tende un tranello dove all'inizio sono cascata pure io... HO CAPITO TUTTO!!
il regalo di natale più bello in assoluto!!!
Grazie Killer e Principessa!!!

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Mi preme ribadire che "Dolci colline di sangue" non è un romanzo in senso stretto e non ha nessuna intenzione di esserlo.
E' una cronaca romanzata che va affrontata dal lettore non per puro diletto ma proprio per cercare di approfondire la vicenda del mostro di Firenze.
Ci si deve avvicinare solo se fortemente motivati a documentarsi sul caso, non è propriamente una lettura facile.
Chi si aspetta la classica crime novel ne rimarrà fortemente spiazzato.

Giulia Feo ha detto...

Sicuramente prima o poi lo leggerò perchè la storia mi interessa moltissimo, anche perchè a quanto "ho capito" la tesi di Spezi si differenzia dalla storia che a noi hanno fatto conoscere... Infine un abbraccio alla nostra Benny contentissima che tu sia approdata qui in mezzo ai Corpi Freddi, benvenutissima smack ^__^

Anonimo ha detto...

Complimenti a Marco per la recensione di un libro che è comunque interessante.
Lo invito domani, insieme a tutti voi, a dare una sbirciatina sul blog del giallo Mondadori per la strana "Vita mediocre di un giallista-scacchista con un piede e tre quarti nella tomba" di me medesimo. Portate i fiori...:)
Fabio Lotti

Benny ha detto...

grazie Principessa del benvenuto!!!
baci baci
ps... grazie dell'aiuto nell'iscrizione al blog!!!