"Se non mangio tutto poi arrivano i Cariolanti. Quando li sogno sono in due, un uomo e una donna vestiti male, scavati fino all’osso e con tutti i capelli appiccicati sulla faccia. Camminano strascicando i piedi nudi, sporchi di sangue e terra. E dita bitorzolute, e braccia lunghe, anzi lunghissime, fino alle ginocchia. Lunghissime e secche. I Cariolanti si chiamano così perché si tirano dietro un carrettino sgangherato, sopra c’è un lenzuolo che una volta era bianco ma che adesso è tutto zozzo e logoro, pieno di patacche schifose. Da là sotto a volte spuntano dei piedini di bimbo. I Cariolanti hanno sempre fame. Se a cena qualche bimbo viziato non mangia tutto, di notte arrivano loro, ti prendono e ti portano via per mangiarti vivo nella loro tana."
Mangiare, mettere qualcosa nello stomaco, radici, insetti, mosche, vermi…………… ma anche ……………........Tutto finisce dove inizia……………
I Cariolanti è ambientato in Toscana negli anni delle due guerre, è una storia di miseria nera e di fame assoluta, di povertà e di ignoranza, di sconfitta del bene e della speranza, è la vincita del male che sfocia in rabbia, violenza e trova sfogo in una bestialità malvagia istintiva e viscerale che ti fa uccidere per sopravvivere.
Crudo, selvatico, spietato, tenero a suo modo, comico a suo modo, il libro di Sacha è una storia, di rabbia e d'amore…..o amore negato…..a dirla tutta, di questo padre e di questa madre che sono due figure orribilmente importanti. I genitori ti possono dare tanto, ma anche togliere tanto. Conosco persone letteralmente schiacciate da padri e madri .Impreparati alla vita in generale, soprattutto, e che rovesciano tutta la loro incapacità sui figli, annientandoli. Il gioco per stabilire di chi è sono le colpe non porta mai a niente. Ma il rancore che può scatenarsi è terrificante, e originano mostri di grandezza inaudita.
Il protagonista Bastiano "cresce" col lettore: da bambino, a ragazzo, a uomo adulto, ogni capitolo svela qualcosa di lui, è una carrellata veloce nella vita difficile di un abitante del bosco……….. si perché Bastiano, agli esseri umani, preferisce i cani randagi, i cinghiali, le bestie selvatiche della sua Toscana.
Trova in quanto lo circonda tutto ciò che gli serve, eccetto una cosa: l'amore, l'amore che conosce in modo maldestro e cupo, affrettato ed esasperato.
E allora partire, combattere, diventare tutt'uno con le bestie e col bestiale bisogno di amare, ciascuno alla propria maniera, ciascuno come può.
Non voglio svelare nulla di un libro che chiede di essere letto e incoraggia a proseguire, pagina dopo pagina.
Questo libro mi ha fatto venire in mente gli uomini primitivi, delle caverne, che per sopravvivere dovevano cacciare, per salvarsi dal freddo dovevano ripararsi e per difendersi dai nemici dovevano uccidere….. ecco Bastiano era questo……………
A parer mio vi auguro di leggerlo il prima possibile: con la giusta dose di stomaco, senza dimenticarsi del cuore, perché……tutto è possibile…. quando si è consapevoli di essere nati di traverso……
Articolo di Principessa
Dettagli del libro
- Autore: Naspini Sacha
- Editore: Elliot
- Genere: letteratura italiana: testi
- Collana: Heroes
- Pagine: 158
- ISBN: 8861921051
- ISBN-13: 9788861921054
- Data pubblicazione: 2009
55 commenti:
Spettacolo questo "I cariolanti".
Sono a poche pagine della fine e mi sento di affermare con certezza che questo Naspini farà strada!!!
I Cariolanti è un romanzo originalissimo che consiglio a tutti i lettori che cercano qualcosa di diverso e profondo.
Gli aggettivi che ha usato Enzo calzano a pennello.
Concetti come "bestiale", "selvaggio" e "primitivo" sono l'essenza di questo lavoro!!!
Complimenti alla Elliot per avere portato alla nostra attenzione una piccola gemma.
Killer è di Principessa la recensione ;)
con molta franchezza la volevo fare io, ma come ho ribadito svariate volte, essendo amico di Sacha, la mia recensione sarebbe potuta risultare "di parte" e siccome non voglio che detrattori idioti possano pensare questo ho preferito non scriverla io ;)
inutile dire che appoggio in tutto per tutto ciò che ha scritto Giulia e la sua ottima recensione.
Un complimento va fatto anche alla Elliot per averci visto bene con Naspini e per la ottima fattura grafica e carta, del libro (lo sò io mi fisso con la carta che ci posso fare? :P)
Una recensione sentita, appassionata e curata. Sembra di vedere uscire dalle righe tutti i sentimenti provati da Principessa nella lettura. Una dei migliori articoli letti finora sul blog e uno dei libri più "caldi" per l'acquisto per questo Natale.
Scusa Principessa....ho capito solo ora :-/
Demenza senile....povero killer!!!!
La mia dolce metà questa volta è stata fantastica....e non è che sono di parte sia chiaro!!!!
Ascoltate Principessa e comprate i Cariolanti!!!!
Non ve ne pentirete...
complimenti Principessa!! recensione fatta con il cuore ..con grande emozione..viene voglia di tuffarsi in libreria per raccogliere questo gioiello..di corsa..:D
Essendo un toscano si può sapere in quale parte della mia regione è ambientato il racconto? Grazie.
Fabio Lotti
Dicevo, sono commosso. Grazie a Principessa per questo pezzo splendido, sentito.
Ciao Fabio, piacere. Ne I Cariolanti le ambientazioni non sono quasi mai specificate nel dettaglio - a parte successivamente, nella corsa della storia. Il primo imprinting di Bastiano - il protagonista del romanzo - si sviluppa nella campagna toscana di Maremma. Io l'ho pensato nei posti miei, dove ho trascorso la primissima infanzia. Nello specifico, i boschi che si alzano da Roccatederighi e corrono verso Siena. Ho vissuto lì solo i primi 5 anni della mia vita, ma sono posti che frequento abbastanza spesso anche ora, quando posso.
Un abbraccio a tutti.
Sacha Naspini
Dimenticavo. Se avete curiosità o simili, a tutto tondo, io sono qui. Oggi sono tutto per CorpiFreddi ;)
Sacha Naspini
salve a tutti, complimenti a Enzo per averci presentato Sacha Naspini, uno scrittore di cui avevo già sentito parlare e che, se non sbaglio, aveva già pubblicato con case editrici "underground".
Avrei alcune domande per Naspini:
come è arrivato alla pubblicazione con Elliot? Può parlarci della sua precedente esperienza nell'editoria "underground? In particolare mi incuriosisce il suo penultimo libro "Cento per cento", edito da Historica, di cosa parla?
grazie un saluto e in bocca al lupo!
Ciao Matteo.
La pubblicazione con Elliot ha rispettato l'iter classico: finito il testo, ho studiato sul web le case editrici che a mio avviso avessero una linea editoriale adeguata, e ho spedito. Ho ricevuto risposta direttamente da Massimiliano Governi (per chi non lo sapesse editor di Elliot per la collana Heroes, narrativa italiana; nonché autore Einaudi), che si mostrò subito entusiasta. E' stato ed è tuttora un cosa enorme, per me, collaborare, farmi guidare da lui.
Per quanto riguarda Cento per cento, è un romanzo breve, per la collana Short-Cuts, di Historica. Si tratta di una lunga intervista a Dino Carrisi, due volte campione del mondo di pugilato, tutto in presa diretta. Mi ci sono divertito tantissimo, a scriverlo, tenendo sempre teso l'equilibrio tra trama e "voce". Per me la voce di un testo ha un'importanza infinita.
Sacha Naspini
Come già avevo avuto modo di dire nella libreria di Principessa su anobii, un commento che ti tocca, si sente la passione che le ha comunicato il libro e sembra immergersi nei luoghi descritti.
Non mi resta che comprarlo. :)
Allora aspetto anche il tuo commento, cara Marta :)
S.N.
Caro Sacha,
(tanto ormai siamo amici no?),
ti porto i saluti della mia ragazza che è rimasta toccata dai tuoi ringraziamenti. Purtroppo in questo momento è al lavoro e il firewall aziendale non permette una risposta diretta (che comunque farà successivamente di persona)
Ci teneva però tanto a farti sapere che ha letto le tue parole.
Da parte mia già sai che sto portando a termine il romanzo che sto apprezzando moltissimo.
"I cariolanti" è qualcosa di finalmente diverso dalle solite proposte, un romanzo che trasmette emozioni intense e profonde.
Sono orgoglioso che il nostro sito spinga questi lavori che meritano di essere portati all'attenzione dei lettori.
Se sarai d'accordo mi piacerebbe moltissimo averti a Mantova nei primi mesi dell'anno prox.
Sto organizzando un ciclo d'incontri, (spero con la benedizione dei Corpi Freddi di cui voglio portare FIERO il nome), dedicati alle letture "forti" con una importante libreria Mantovana e mi piacerebbe molto spingere questo romanzo e farlo conoscere.
Ovviamente sarai ospite a cena del sottoscritto e Principessa :-))
Complimenti di cuore.
Caro Killer, sarebbe bellissimo. E grazie anche a te per le belle parole... Contami pure, salgo a Mantova e spacchiamo tutto! Ci troveranno accasciati dalla baraonda, con il vessillo di CorpiFreddi in mano... ;)
S.N.
lol sacha
l' 11 dormi da me a gennaio mangi dal killer, serve altro?
ahahahahahah
(Una volta di queste mi dovete spiegare cos'è "lol"...)
Per le due trasferte: un massaggio aromatico si può? :)
S.N.
LOL o lol - Laughing out loud oppure lots of laughs - Slang che significa "ridere sonoramente", in uso nelle chat, negli sms, nei forum e nei giochi online.
:D
Tanto per farci un'idea di quanto ne capisco io di chat, sms, forum e giochi online... :)
S.N.
Caro Sacha, intanto complimenti perchè, anche non avendolo fatto personalmente ma rimedierò presto, tutti quelli che conosco che hanno potuto leggere il tuo ultimo libro ne sono rimasti entusiasti. Volevo chiederti quali sono le cose che, quando scrivi, sai non dovrebbero mai mancare all'interno dei tuoi lavori e che vorresti emergessero dalla lettura. Grazie.
Ciao Sacha, benvenuto qui tra noi:-)) Devo essere sincero, non ti conoscevo fino a quando non sono andato, come faccio quotidianamente anche a distanza di poche ore, nel sito della Elliot, anzi la notizia dell'uscita del tuo libro mi è arrivata da loro essendo iscritto ovunque ci sia la Elliot di mezzo (una delle mie case editrici preferite). Finora ho letto solo la trama e so già che mi piacerà tantissimo. Dovrebbe arrivare a me e alla mia ragazza a casa a giorni, e una volta tra le mani prima inizierà uno a leggerlo e poi a ruota immediatamente l'altro. Io spero sempre, e sostengo sempre terribilmente, i giovani scrittori, specialmente in Italia dove sembra che gli spazi siano un po' troppo chiusi a vantaggio degli scrittori che hanno una certa storia alle spalle e che occupano praticamente quasi interamente loro il mercato. Quindi io faccio enormemente il tifo per te, già il fatto che tu abbia scelto una casa editrice come la Elliot, ti regala, da parte mia già un centinaio di voti. Poi, sono convinto che un buon miliardo di voti ancora li avrai dopo che avro' il libro. Mi sembri anche una persona molto alla mano, simpatico, brillante, e la cosa viene confermata dal fatto che oggi tu sia qui tra noi. In attesa di leggere il tuo libro, ti faccio i miei piu' grossi auguri per il proseguio della tua carriera, dicui mi sono documentato e che ha già avuto dei lavori alle spalle. Nel caso recuperero' tutto. Ciao!!!
Ciao Lofi!
Prima di tutto grazie per i complimenti, sei gentilissimo. Rispondendo alla tua domanda, mi viene in mente questa massima: "scrivi il libro che vorresti leggere". Quindi, agganciandomi: cos'è che per me non deve mancare in una mia storia? Cos'è che "vorrei leggere"?... Come accennavo sopra, per me la VOCE di un testo significa un bella fetta della torta. Chiaramente ci deve essere anche una STORIA. Ecco, per me, quello che deve assolutamente essere in evidenza in un mio libro è una buona intonazione narrativa - o che a me piace, insomma - un bel registro scevro da fronzoli narcisistici. Personalmente non amo le gag di una pagina, o la scrittura che mira a un "messaggio". Il sottotesto per me deve essere funzionale al testo frontale, e tutta la struttura, sia quella linguistica che narrativa, virare all'unisono verso un punto preciso - che di solito all'inizio di un testo ho già in mente. Poi, data la stesura finale, è il lettore, al limite, a "leggere" la storia secondo la propria sensibilità. Per me, un testo vincente, è quando gli strati narrativi complessivi sono molti e perfettamente comunicanti, ma che non appesantiscono la narrazione. Un libro che per esempio mi cambia tra le mani, ogni volta che lo leggo, è Le città invisibili, di Calvino.
Un abbraccio!
S.N.
Caro Matteo,
ti ringrazio per ogni sillaba che hai scritto! Spero davvero che il libro di piaccia, mi aspetto un commento, sia da te, che dalla tua ragazza! Elliot è una casa editrice stupenda, hai ragione; c'è uno staff di professionisti che porta avanti la nave, e con risultati e prodotti a dire poco eccellenti - parlo da lettore: per esempio devo ringraziare Elliot se ho potuto leggere una raccolta di racconti cazzuta come Knockemstiff, di Pollock. Una bomba, ve lo consiglio! ;)
S.N.
Intanto complimenti a Principessa per l'ottima recensione: si sente che ha letto il libro con molta partecipazione.
Poi un benvenuto a Sacha Naspini nel nostro blog. Non ho ancora letto il libro, ma leggendo la recensione mi è venuto in mente il penultimo libro di Mauro Corona, Storia di Neve: anche lì c'è una forte componente di "bestialità", istintività e "selvatichezza", con molte scene per stomaci forti. E' un paragone azzardato? Naspini conosce questo libro?
Senz'altro, comunque, comprerò subito I cariolanti, se lo trovo alla fiera di Roma.
Martins mi faccio autografare il mio e te lo vendo
tanto sò come finisce :D
Ciao Palazzo Lavarda, grazie a voi di ospitarmi ;)
Maurizio Corona. Sai che purtroppo non ho mai letto niente di lui? Mi hanno regalato tempo fa "Aspro e dolce", ma è ancora lì, non ho avuto ancora avuto modo di leggerlo... Dato questo accostamento, è chiaramente schizzato in cima alla pila da leggere!
Per la Fiera di Roma Elliot chiaramente non mancherà. Anzi, vi metto qui le coordinate precise, le cerco. Eccole:
"Più libri più Liberi"
da sabato 5 dicembre a martedì 8 dicembre, Palazzo dei Congressi, stand G18. http://www.elliotedizioni.com
S.N.
Di te, Enzo, non c'è da fidarsi, mi faresti pagare il sovrapprezzo per l'autografo ;-)
Sacha, Aspro e dolce è più 'casereccio': storie di grandi bevute e di gente di montagna. Storia di Neve invece è davvero 'incisivo'.
Alla fiera ci verremo in un piccolo gruppetto, noi Corpi Freddi, domenica 6, vero Enzo? Vengo giù dal Trentino apposta...
Domenica 6... Se ce la faccio, posso unirmi al gruppaccio?
Allora Storie di neve, segnato ;)
S.N.
Prima di tutto, complimenti a Principessa per la recensione, piena e partecipata, soprattutto con un finale che fa venire voglia di scappare in libreria a prendere "I cariolanti".
Ancora non ho letto questo libro, ma è uno dei miei obiettivi a breve termini. Le persone che lo hanno già fatto, e con cui ho avuto modo di parlare, sono rimaste colpite non soltanto dalla storia, ma anche dalle strategie narrative impiegate per trasmettere un sentire.
Ed ecco le domande per Sasha: cosa ti ha ispirato nella creazione di questa storia? la solita domanda, ma sono troppo curiosa poiché penso non si tratti delle "solite" storie, narrate secondo modalità già ampiamente sperimentate. Hai avuto delle difficoltà nel cercare di dare forma agli stati emotivi dei personaggi? soprattutto quando questi nascondono verità terrificanti.
Per concludere, vorrei ringraziarti. Il confronto tra autore e lettore è sempre qualcosa di prezione, ancora di più se realmente aperto e diretto.
Grazie!
Cristina
Che bello, il mondo oggi è fermo su Corpi Freddi.
Ma Sacha se lo merita.
Grazie per la dedizione e l'impegno che stai mettendo nel soddisfare le nostre curiosità.
complimenti a Principessa per la rece, arrivo un po' in coda e leggo che Cristina mi ha "soffiato" la domanda.
Allora vorrei sapere da Sacha quali sono le sue letture preferite e se c'è un autore in particolare che gli piace.
Grazie ^__^
p.s. se il libro sarà in fiera, insieme all'autore, sarà un piacere comprarlo, autografato :-P
Cara Cristina,
grazie a te! Per me è spettacolare essere qui, oggi, ospitato da CorpiFreddi, a leggere le vostre parole...
Ti rispondo. I Cariolanti è stato una sorta di "parto di getto", la stesura effettiva non ha superato i cinque/sei giorni, credo. L'ho già detto da qualche parte: la parte preliminare, quella in cui CERCO una storia, per me è come una specie di gravidanza isterica, con annessi magoni e nausee varie. Per capirci: intravedo tutto come da in mezzo a una specie di nebbia, e intanto smanetto per cercare i particolari. I particolari sono il registro narrativo eccetera. Be', con questo libro c'è stata una sorta di folgorazione. "I Cariolanti" era una storiella che le nostre nonne e bisnonne raccontavano a inizio secolo scorso ai loro bambini; una sorta di uomo nero: se non mangi tutto arrivano i Carolanti, se non dormi presto arrivano i Cariolanti... Non lo so, ci ho visto subito il CARATTERE che volevo dare alla storia, e con le due o tre idee che mi ronzavano in testa, mi sono messo a scrivere. Facevo appunti su altri fogli, mentre scrivevo, perché la storia mi prendeva e la voce di Bastiano mi sgorgava da sé - e qui rispondo all'altra domanda: una voce piuttosto istintiva, che è nelle "mie corde naturali", diciamo. A suo modo, l'avevo già sperimentata ne L'ingrato, il mio primo romanzo. Qui l'ho presa e lo sparata al massimo. Quello che mi prendeva di più, durante la storia, era la prospettiva completamente trasversale, distorta, del personaggio. Uno che dato un imprinting particolare, estremo, si ritrova poi a vivere le questioni della vita secondo quella linea lì, che non combacia mai con quella del mondo esterno. La paura, l'amore eccetera. Tutto affrontato da un punto di vista che fa capo all'istinto animale, senza cattiveria o cattiveria gratuita. Gli stati emotivi, data la struttura della parola, poi si delineavano da sé.
Un abbraccio cara Cristina!
S.N.
Ciao Blueberry!
I miei autori... Be', ce ne sono un pacco, naturalmente :) Però amo soprattutto quelli intonano la parola alla cornice della storia. Quello che a me piace da fare schifo, è la botta d'autore calibrata, che ti sfonda lo stomaco con un punto messo bene. Dicevo Pollock e Calvino, sopra, ma potrei dire anche Palahniuk, Fante, qualcosa di Carver, perché no Baricco - per me City è un libro pazzesco -, e continuare con il vecchio Buk, Tabucchi, Cassola... Ci sarebbe da fare notte :)
Un'altra cosa importante per me, comunque, è che non ci sia affossamento di genere. La contaminazione sì, assolutamente, quella mi fa impazzire, ma per il genere stretto non ci vado pazzo, dico la verità...
Abbraccione!
S.N.
Grazie a voi, caro Killer, assolutamente! :)
S.N.
Ciao ragazzi eccomi qui dopo una giornata di lavoro da cui è impossibile accedere a blog...fb...ecc.... che dire ragazzi intanto grazie infinite per i bellissimi complimenti che sono riusciti a farmi arrivare al 7° cielo, perchè chi mi conosce bene sa quanto per me valga una parola di apprezzamento per quello che faccio...e tutte queste le conserverò nel mio cuore per gli anni a venire.... grazie Enzo,Marco,Lofi,Marta,Cristina,Martina,Matteo,Daniela, Fabio e poi a Sacha per essere riuscito a regalarmi questo.....
Volevo aggiungere un pensiero: per me è stato molto toccante leggere i pensieri di Giulia perchè conoscendola nel profondo so che dentro quelle frasi c'è molto di lei.
Mi sono molto emozionato.
Più in linea generale voglio bene a questi ragazzi perchè qua dentro si scrive nel segno della passione e dell'amore per il libro, in Corpi freddi parlano il cuore e le emozioni.
La forma è nulla senza l'anima.
Beh, se domenica ci sarà anche Sacha in fiera, per noi sarà davvero il massimo!!!
Mi piacerebbe riuscire a trovare da qualche parte anche I sassi, l'altro romanzo di Naspini recensito da Enzo tempo fa. Enzo, provvedi ;-)))
Eccomi qua dopo la pausa corsetta/Simpson...
Principessa, Killer, siete due miti :)
Palazzo, se domenica riesco a scendere, te la porto io una copia de I sassi. A proposito, proprio oggi ho avuto alcune notizie su questo libro: sta per uscire la terza edizione. Inoltre, alcuni editori all'estero sembrerebbero interessati a una traduzione. La mia agente è fiduciosa anche per una eventuale opzione cinematografica, vediamo che succede... ;)
S.N.
Ottimo, allora. Sì, ci sarò: Enzo ha già organizzato tutto!!!
Complimenti di cuore Giulia, una recensione che riesce a fare innamorare chiunque dell'immagine che offre questo romanzo e anche se non era ancora nell'ordine delle idee metterlo fra i prossimi acquisti, mentre per la sottoscritta che già lo bramava , forse una letterina a babbo natale per trovarlo sotto l'albero? :)
Trama interessantissima!
Simpaticissimo e disponibilissimo anche l'autore con questo botta e risposta :)))
Porta due di copie Sacha...lo prendiamo pure io e Giulia.
Sarà un piacere conoscerti a Roma e coglierò pure l'occasione per spiegarti nel dettaglio il ciclo d'incontri che stiamo organizzando nella mia città in collaborazione con la Libreria di Pellegrini.
Ci tengo moltissimo a farti conoscere in terra di Virgilio e voglio farti assolutamente da relatore.
Dato che entreranno in gioco pure i Corpi Freddi faremo pure un bel discorsetto con Enzo e gli altri membri dello staff redazionale che saranno presenti a Roma
Segnato, Killer, grande! Se davvero domenica riesco a scendere, ci sbicchieriamo un po' assieme ;)
S.N.
Wow quante emozioni oggi ragazzi, siete grandi, e tu Sacha sei fantastico, questo tète-à-tète con te è una cosa bellissima, sembriamo tanti amici intorno a un tavolo che chiacchierano con un bel bicchiere di birra.....^__*
Grazie Stefania... ;-)
Ciao Sacha,
innanzitutto complimenti per i tuoi libri, che ho letto tutti tranne, guarda un po', proprio I Cariolanti, che conto però di leggere a breve. Proprio leggendo i tuoi libri uno dopo l'altro ho notato una varietà di temi e di stili: dalla novella classica de L'ingrato, al noir de I Sassi, all'intervista che svela una voce autentica de Cento per cento. E da qui nasce la mia domanda. Queste differenze, questo cambiare stile e voce da un libro all'altro, è qualcosa di inconscio, oppure si tratta di una scelta voluta? E conti di proseguire in questa esplorazione delle tue multiformi voci, o pensi invece di fermarti ed esplorare più a fondo una di esse? Un caro saluto da Maurizio
Ciao Maurizio,
hai ragione. Per me la voce narrante - indipendentemente dai tempi verbali - bisogna che abbia appigli sempre nuovi. E' chiaro che è una cosa voluta. Dino Carrisi (Cento per cento) non può parlare come Luigino Calamaio (L'ingrato), né tanto meno come Bastiano o il Greco de I sassi. Una voce è simbiosi con epoca storica, slang di vocaboli eccetera. Sicché capita che chi legge I sassi si trovi un po' spiazzato con in mano I Cariolanti. Ma secondo me è più onesto così. Uno scrittore deve raccontare STORIE. Con il perché e il percome che gli compete, e con il gioco di gravità che ne consegue. Troppo facile fare dieci Cariolanti, presa un'intonazione ti verrebbe da sfruttarla all'osso. Invece secondo me è bene chiudere un progetto lì, e rischiare; mi sembra appunto più onesto anche nei confronti dei lettori - che ti sforzi, fai una ricerca, non stai sempre lì a rivangare e rivangare un'accordatura. Poi ovvio - e forse è la cosa più bella - si "sente" la stessa mano di fondo, perché la sensibilità di uno scrittore fa sempre capo. Odio quelli che si appoggiano, che si ripetono, soprattutto per le tematiche. E' lo stesso motivo per cui non mi piace la scrittura di genere, che ti "costringe". La contaminazione è un'altra cosa, anche se fai una saga. Secondo me, esplorata una voce, è più bello piazzarla lì com'è, e nel caso tornarci sopra e svilupparla dopo alcune pubblicazioni. Uno che ha dato esempio di cento corde è Calvino, no? Significa "che se po' fa" ;)
Un bacio grande
S.N.
Cara Principessa, bona 'sta birra... :)
S.
Grazie Sacha per la risposta e la disponibilità ^____^
Dovere Blueberry :)
S.N.
Ciao a tutti, mi chiamo Marco e sono un amico del mitico Killer Mantovano.
Su suggerimento del mitico Sill ieri ho comprato e finito I Cariolanti...
Che dire, un libro sconvolgente.
Un'opera di una brutalità e di una cattiveria assolute, capace di trascendere i confini di genere per proporre uno sconcertante condensato di malvagità disumana eppure al tempo stesso candidamente ingenua e fanciullesca.
Veramente mi inchino dinnanzi al libro dell'anno e ad uno dei libri migliori che io abbia mai letto, è qualcosa di clamoroso...
Stamattina ho finito di leggerlo ed il senso di sporco, di fastidio è stata una coltellata senza se e senza ma: mi ha fatto un effetto simile a quello di quel capolavoro che è Martyrs.
Sacha, se mi leggi davvero i più sentiti e sinceri complimenti: grazie per averci regalato un'opera così affascinante e particolare.
Marco
Caro Marco,
averti tra le pagine di Corpi freddi è una gioia immensa.
Spero che Sacha legga il tuo messaggio perchè è semplicemente meraviglioso.
Sai quanto ti stimo e quanto ti considero.
Ti prometto che se domenica a Roma ci sarà Sacha ti faccio parlare direttamente con lui in modo che questi complimenti tu possa farglieli di persona.
Un abbraccio.
Caro Mdk7,
leggo solo adesso il tuo messaggio, e sul serio, sono quelle cose che ti scaldano l'anima. Sapere che un libro possa "penetrare" così qualcuno, ti lascia veramente di sasso.
Sai, non so se riuserò la voce di Bastiano per le prossime cose, anche perché sono dell'idea che un autore deve dare prova di versatilità di stile, struttura eccetera - clonarsi, non mi sembra nemmeno giusto nei confronti dei lettori. Però in questo caso è Bastiano in persona a dirti grazie. Veramente. Da quaggiù, dal suo bel burrone che gli scava la pancia di fame. Grazie.
Sacha
Mitico Killer,
come hai visto, poi, alla fiera di Roma non sono riuscito a esserci. E anche venerdì, quando mi sono trovato con il mitico Enzo e signora in Elliot, avevamo proprio una ventina di minuti scarsi per fare due parole. Comunque dall'ufficio stampa mi confermano l'evento di Mantova! Non vedo l'ora.
Un abbraccio infinito, caro Killer.
Sacha
Caro Sacha,
sono convinto che prestissimo le nostre strade si incroceranno.
Sarà un onore averti a Mantova e poter finalmente dialogare insieme.
Sei nostro ospite a cena, ci conto.
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