Intervista a Giallo (II)
Dopo il successo della prima intervista con Giallo siamo lieti di presentare ai nostri lettori una seconda intervista. Sempre in esclusiva, si capisce.
R- Allora Giallo siamo di nuovo insieme per approfondire altri aspetti della tua composita e variegata personalità.
G- Ti ringrazio per la “variegata”.
R- Beh, non ci vedo niente di strano.
G- Mi piace sentirmi variegato.
R- Mah…
G- In effetti ho molte frecce al mio arco.
R- Parliamo un po’ della paura che instilli nei tuoi libri.
G- Naturale come le scappatelle del Berlusca. Fanno parte di me stesso.
R- Insomma svelaci il tuo segreto.
G- Niente segreti. Ci sono mille modi per far accapponare la pelle al lettore. Te ne butto lì
qualcuno: il vento che soffia forte, il gatto che miagola, il grido angoscioso della civetta, la porta che sbatte, la terra che trema, passi e sospiri nella notte, il sogno angoscioso, il cuore che impazza, il sudore che cola, la bocca che si spalanca, l’occhio che esce di fuori…
R- Basta, basta ho capito. Stai preparando qualcosa?
G- Dopo “La paura fa novantanove e mezzo”, “Mi sta pe’ piglia’ un coccolone”, “Sudato fradicio”, “Mi tremano le mutande” e “Mammaaaaaaaaaa!!!!!”, sto preparando “Quando arriva la cacarella”…
R- Un titolo…
G- Esplicito, diretto, senza mezzi termini come vuole il lettore che desidera immedesimarsi nelle situazioni del protagonista.
R- Beh, ma in questo caso…
G- La maggior parte dei lettori sono stitici. Una mano santa, credimi.
R- Ma via… non diciamo…Piuttosto una breve anticipazione.
G- Praticamente si tratta della storia di un bambino, più precisamente di un orfano impaurito sin dall’infanzia dalle storie di streghe e di maghi della nonna che pratica la magia nera. In seguito diventa la preda di un assassino che lo bracca dappertutto.
R- Beh, non mi pare poi quel gran…
G- Ecco la scena principale. Ascolta.
R- Ascolto.
G- Il ragazzo è in una casa isolata di campagna vicina ad un bosco. Qui si scatena una tempesta con il vento che fischia da tutte le parti.
R- Risaputo…
G- Poi l’upupa incomincia ad emettere il suo lugubre suono, la civetta il suo, il gufo il suo, la poiana il suo…
R- Tutti gli uccelli del bosco emettono il loro suono…
G- Dentro la casa le finestre si spalancano all’unisono, le porte cigolano, tre gatti miagolano, cinque cani abbaiano, dieci lupi ululano, quattro fulmini si schiantano sul tetto.
R- E la Madonna!
G- Il ragazzo preso dalla paura corre fuori, cade in terra, si rialza, scappa per il bosco inseguito dall’assassino…
R- L’assassino? E dove era?
G- Nascosto dietro un cespuglio. E dunque viene rincorso da questo assassino, dai lupi affamati, da uno stormo di pipistrelli, da una pecora impazzita e da un maiale nevrotico. Lotta, si dibatte, sale su un albero, scende, entra in una caverna, sveglia un orso in letargo, riscappa verso casa dove trova un fantasma con un occhio solo. E qui…
R- Muore dallo spavento.
G- No, qui c’è il primo colpo a sorpresa che cambia radicalmente questo genere di romanzo. Una cosa nuova, moderna…
R- Non lasciarmi sulle spine.
G- Il ragazzo si incazza di brutto. Ammazza il falso fantasma…
R- Falso? E chi era?
G- L’assassino.
R- Ma non stava fuori ad inseguirlo?
G- Sì, però…dopo…ma non stare a guardare il pelo nell’uovo! Dunque…dicevo…
R- Ammazza il falso fantasma, cioè l’assassino che però ancora non ha ucciso nessuno.
G- Poi esce di casa e fa fuori l’orso, i lupi affamati, il branco di pipistrelli, la pecora pazza, il maiale…
R- …nevrotico.
G- Poi ritorna in casa e a questo punto l’altro colpo di scena micidiale che stende il lettore.
R- Si sposa.
G- Ma che c’entra?
R- Visto l’intreccio…E allora che succede?
G- Arriva la cacarella.
R- La cacarella?
G- Tutti questi fatti lo hanno scombussolato e dunque…Un finale nuovo, imprevisto, imprevedibile…
R- Su questo ci scommetto la casa.
G- Un finale inaspettato che svuota la tensione del lettore e del protagonista. Una specie di
lassativo che fa piazza pulita di tutti i finali scialbi e sciapiti che conosciamo a memoria.
R- Mai metafora fu più azzeccata.
G- Un successo, un trionfo. Scrivilo.
R- Ma siamo sicuri che…
G- Se ti dico di scriverlo.
R- Lo scrivo, lo scrivo. Eh, se lo scrivo.
G- L’hai scritto?
R- L’ho scritto. Grazie per l’intervista.
G- Grazie a te.
Intervista di Fabio Lotti
Lietissimi di dar spazio a un grande Fabio Lotti - BodyCold
15 commenti:
Una grande verità detta con grande ironia. Quella dei finali scialbi e sciapiti. Ottimo, Fabio.
Ho ricalcato lo schema precedente e ciò toglie un pò di interesse alla "stronzata", ma in questi ultimi cinque minuti che mi restano da vivere mi voglio anche, e soprattutto, divertire.
Fabio
La maggiorparte dei lettori è stitica! Mi è scappato un riso isterico.
io voglio comprare sto libro!!!!!!!!!
mhuaamhuhuamamhuahumamhuamhu
ahahahahahah...che ridere anche questa...ahahahaha
la scena della pecora impazzita mi ha fatto morire ihihihihihih
Grande ironia!!!
bellissima intervista, mi ha fatto morire!! ma il bello è che in uno pseudo-thriller appena lanciato in Svezia c'è proprio un ragazzino che sveglia un'orsa dal letargo allo scopo di scatenarla contro il suo 'candidato assassino'!!- roba da matti, il libro va da sé è una boiata pazzesca. Spero che in Italia non arrivi mai, ma conoscendo il mercato temo che arriverà quanto prima...
Ora, però ragazzi, aspettate un momento. Mentre scrivevo la stronzata un pò mi sono divertito. Da lettore esterno a me stesso qualche sorriso mi ci scappa ma tutte queste risate a crepapelle...Non è che mi state prendendo un pò in giro?
Ho cercato il tutte le librerie "Quando arriva la cacarella" ma non l'ho mica trovato... e mi hanno pure guardata male... tsé, nessuno che capisce l'arte!!! ;-)
"Quando arriva la cacarella" Edizioni Corpo Sano 2009, uscirà a settembre. Insieme al libro in regalo una pillola astringente.
Fabio Lotti
@fabio
Io sorridevo, non ridevo a crepapelle! ;) può esserti utile? :D
Grazie Marta. Ora mi sento confortato :-)
Fabio
@ Fabio
Grazie, non vedo l'ora che esca!!! ;-)
La Prefazione è della Dott.ssa Sciolta. Se mi date spago vado avanti all'infinito. Mi ricordo quando da ragazzetto si raccontavano barzellette e strullate varie e giù a ridere lungo la spianata del mio paese Staggia. E più le battute erano strulle e più si rideva e rideva. Altro che droga...
Come nella prima parte, Fabio, fra una battuta e l'altra, fa una critica condivisibile ai Gialli contemporanei: meno male che qualcuno ha il coraggio di scriverlo!
Comunque divertentissima l'intervista.
P.S. La Dott.ssa Sciolta: quella spigliata, vivace, brillante. Deve essere simpatica. Tiene anche delle conferenze?
L'ultima conferenza della Dott.ssa Sciolta è "Rumori di fondo nel romanzo poliziesco".
A questo punto, ragazzi, ve la siete proprio voluta. Le interviste continueranno...
Fabio
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