Dove American Gods tendeva ad essere cupo ed epico nella narrazione dell’incontro tra una natura umana ed una natura divina (e d’altronde non poteva essere diversamente, avendo tra i protagonisti Odino in persona), ne “I ragazzi di Anansi” troviamo un clima all’apparenza più scanzonato e leggero (spesso anche divertente), con scene che sembrano provenire da “Buona Apocalisse a tutti”: scrivo “all’apparenza”, perché in realtà la trama si dipana in modo tale da far trovare il lettore a farsi molte più domande di quante credesse all’inizio.
Come dicevo, in American Gods avevamo Odino ed il suo piano, qui abbiamo Anansi, Dio-Ragno africano cui appartengono tutte le storie, e la sua inconsapevole (o quasi) discendenza.
In American Gods c’era un uomo come Shadow che doveva in qualche modo trovare un modo per rinascere dalle ceneri di una vita passata, in Anansi c’è “Ciccio” Charlie che devo sollevarsi da una vita tanto mediocre da non permettergli neanche di rendersene conto.
Di nuovo un bel viaggio nei vari mondi: quello che noi chiamiamo reale, quello dei sogni, che spesso è più reale del nostro, e quelli dei vari Dei presenti, passati e futuri, che finiscono per coesistere e convivere in modi spesso imprevedibili ed inintelleggibili.
Bello.
Articolo di Aries1974
Dettagli del libro
- Autore: Gaiman Neil
- Editore: Mondadori
- Genere: letterature straniere: testi
- Collana: Piccola biblioteca oscar
- Traduttore: Bagnoli K.
- Pagine: 356
- ISBN: 8804567961
- ISBN-13: 9788804567967
- Data pubblicazione: 2007
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