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giovedì 4 giugno 2009

Contatto visivo - Cammie McGovern


Scuola elementare, durante le ricreazione Adam - di 9 anni, autistico - e la sua compagna Amelia spariscono nel nulla, senza che nessuno se ne accorga.... Quando vengono ritrovati, qualche ora più tardi, Amelia è morta ed Adam, l'unico che potrebbe spiegare cosa è successo, si chiude in un mutismo totale e sembra regredire, riappropriandosi di comportamenti con tanta fatica abbandonati.
Il romanzo si rivela molto interessante, sopratutto perchè incentrato sul mondo del bambino che vive spesso chiuso in sè stesso, ci parla dei suoi piccoli e grandi progressi, di come riesca a capire ciò che gli succede intorno molto più di quanto anche sua madre creda e di come - seppur a modo suo - cerchi di farsi capire e di rispondere alle domade che gli vengono poste.Ma è un romanzo che parla anche di altro, di sacrificio e di amore materno, di amicizia e delusioni, di bullismo e di paura, di sogni infranti e di voglia di riscatto, di orgoglio.....Certamente non è un thriller nel senso vero del termine, non c'è tutta la suspanse che ci si potrebbe aspettare da un caso di omicidio del genere, probabilmente perchè l'autrice (madre anche lei di un bambino autistico) è più concentrata sul piccolo Adam che sulla parte di storia inerente al delitto vero e proprio; questo crea una certa confusione sia in alcuni personaggi - che sembrano diversi di momento in momento e risultano, a volte, poco coerenti - che in alcuni punti della trama - che nella parte finale sembra un po' troppo confusa; resta comunque un gran bel romanzo, un thriller psicologico più che un thriller in senso stretto, molto toccante e comunque scorrevole.


Articolo di Sharmas


Dettagli del libro
  • Traduttore: B. Bagliano
  • Pagine: 314
  • Editore: Garzanti Libri
  • Anno di pubblicazione: 2007
  • Codice ISBN-10: 8811665868
  • Codice ISBN-13: 9788811665861

5 commenti:

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Molto interessante....è la prima volta che sento parlare di questo libro.
Da farci davvero un pensiero.

Linda80 ha detto...

L'ho letto e mi ricordo che mi è piaciuto abbastanza, ma in alcuni punti andava a rilento e risultava un po' confusionario... diciamo che non mi ha invogliata a leggere altro dell'autrice.

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

@Shara & Linda: ultimamente sono molto attirato dai romanzi improntati sulla componente psicologica dei personaggi indipendentemente dal genere; e mi rendo conto che è dannatamente difficile costruire romanzi avvincenti.
In questi giorni ho recuperato una perla sepolta nella mia biblioteca che è proprio un thriller psicologico nel senso più classico del termine: "Tenebre" di Alice Blanchard....davvero niente male, vi consiglio di darci un occhiata anche se è difficile da reperire.
Vedo di postare una recensione sul blog appena finito per darci un minimo di visibilità

Carrfinder ha detto...

Sono d'accordo: molto interessanti i gialli psicologici. Penso che sia difficile scriverli, quindi bisogna stare attenti a comprare solo quelli consigliati da chi li ha già letti! :))

Carol ha detto...

Interessantissimo... Se al "thriller" si unisce la psicologia io già mi incuriosisco, se poi si parla di bimbi autistici è senz'altro il mio pane... Anche se già so che piangerei!!