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lunedì 6 aprile 2009

Recensione e Intervista a Kristle Reed



«Cosa sognano i vampiri?» [...] «I vampiri volano, nei loro sogni. Sono vento e polvere e nuovole. […] Nei loro sogni la notte non muta mai in giorno. […] Poi il languore. Leggero, all’inizio. Appena percettibile. Poi seccante. Più forte. Diventa bisogno fisico. Non lo si può ignorare. È tornato. […] Con un respiro violento, il vampiro riemerge dall’apnea del sogno e apre gli occhi»

Aphelion è ambientato in una New York di fine ottocento splenditamente descritta dalla nostra Kristle Reed. Un periodo dove i freak venivano rinchiusi in gabbie e mostrati agli avventori per qualche centesimo.. ed è così che il nostro Goran viene rapito dalla sua terra, trasportato in america e rinchiuso in una gabbia deve dar mostra delle sue capacità vampiresche...
E' un libro che tratta un tema, quello dei vampiri perl' appunto, che fa un pò storcere il naso agli amanti del giallo o del thriller classico, ma è anche vero che il romanticismo e la spietatezza che si respira in questo libro non è secondo a nessuno.
Personaggi ottimamente descritti, la loro psicologia viene smembrata a data sotto gli occhi di chi legge tanto che nel finale del libro quasi ti vien voglia di gridare: "Noooooo!"
I personaggi diventano tuoi amici e con loro dividerai le fughe dal sole del mattino e i loro sentimenti ti attanaglieranno fino a fine romanzo. Per chi ama questo genere e non solo.


Intervista

CorpiFreddi: Kristle Reed, sappiamo pochissimo dell' autrice tanto che, nei suoi libri non troviamo notizie personali. Perchè non ami parlare di te? Vuoi presentarti esclusivamente per noi Corpi Freddi? :)

Kristle Reed: Volentieri. Diciamo che non amo parlare di me se non mi viene espressamente richiesto. Mi spiego: trovo inutile riportare una lunga biografia con annesso curriculum letterario sul retro di un mio libro. Il lettore (e in detta categoria includo anche me stessa) è interessato a leggere per prima cosa la trama e poi il libro stesso. In un secondo momento può scattare un
interesse particolare per l'autore, e a quel punto è facile utilizzare l'email presente sul retro di copertina e scrivere direttamente all'artista per fare domande, esporre il proprio parere sul libro, elargire complimenti o critiche. Preferisco rimanere a disposizione dei lettori tramite la mia
email personale piuttosto che limitarmi a quattro righe biografiche che, in fondo, dicono tutto e niente. Amo instaurare un dialogo diretto con chi mi legge. Detto questo, esaudisco la tua richiesta e mi presento:
Kristle Reed nasce a Venezia il 10 febbraio 1971, da genitori croati. Comincia a scrivere verso i 12 anni e da quel momento non smette più di farlo. Dovrà passare molto tempo prima che si decida a spedire in giro il proprio materiale perchè venga giudicato. A quel punto, ha inizio la gavetta
necessaria a ogni scrittore per prendere coscienza delle proprie potenzialità e svilupparle al meglio. Nel frattempo Kristle si guadagna senza entusiasmo un diploma di perito turistico che non sarà mai sfruttato. Tra l’idea del posto fisso e i sogni di scrittrice, sceglie questi ultimi e
ne accetta le conseguenze. Raccoglie una nutrita serie di esperienze lavorative: dall’ufficio alla fabbrica, dal negozio di fotocopie al laboratorio di maschere veneziane. Con un vecchio pseudonimo appaiono vari racconti su riviste cartacee e siti internet. Arriva il primo contratto
editoriale con una piccola casa editrice (Ferrara Edizioni) per una novella breve. Poi la decisione di cambiare pseudonimo e scegliere quello di Kristle Reed. Il secondo contratto editoriale con la 0111 Edizioni vede pubblicati 5 libri che rimangono nel catalogo dell'editore per gli ultimi due anni. Agli inizi di febbraio 2009 arriva la decisione di intraprendere una carriera "da
solista" e di ritirare dal catalogo della 0111 Edizioni tutte e cinque le opere (delle quali non erano stati ceduti i diritti) per inserirle nella vetrina personale del sito www.ilmiolibro.it Ed eccoci arrivati ai giorni nostri. Kriste Reed ha preso in mano le redini della situazione e si batte
per dimostrare che il talento e la grinta (nonchè le nuove tecnologie di stampa digitale) possono portare uno scrittore molto lontano, anche senza l'appoggio di una casa editrice.

CF: Hai una giovane età e stai già al 5° libro. Cosa ti rende una scrittrice?

KR: Mi rende una scrittrice il fatto che nel corso degli anni ho sviluppato una forte professionalità (se vuoi fare questo mestiere devi lavorare sodo, non puoi stare immobile a pavoneggiarti con la parola "scrittore" in bocca davanti agli amici) e un amore immenso per la scrittura. La professionalità si è formata con il tempo, mentre l'amore per quest'arte c'era già in
partenza e non ha fatto altro che diventare più grande. Se vogliamo parlare della figura dello scrittore sotto il profilo economico, ebbene mi rende una scrittrice il fatto che sto cominciando a guadagnarmi il pane con la scrittura. La strada è ancora lunga, ma i risultati sono oltremodo incoraggianti.

CF: Con tre aggettivi come definiresti la scrittura di Kristle Reed?

KR: Fluida, intrigante, minuziosa

CF: Cosa fare per trovare e acquistare i tuoi libri?

KR: Adesso sono di fatto un self published author, ovvero un autore che si pubblica da solo. Mi appoggio al sito www.ilmiolibro.it per la stampa dei miei libri e per esporli nella vetrina messa a disposizione dal sito stesso. Comodissimo, professionale, economico: è esattamente il print on demand che cercavo. Tutti i miei libri si possono acquistare rivolgendosi direttamente
a me tramite questo indirizzo email: kristle.reed@libero.it

CF: In Aphelion, c'è una fortissima conoscenza dei luoghi narrati. Kolozvàr ne è un esempio. Così come è impeccabile la descrizione e sopratutto la conoscenza dei personaggi. Si vede insomma, che dietro questo libro c'è uno studio enorme dei luoghi e dell'epoca di cui narri ovvero l'inizio Novecento Newyorkese. Quant'è sottile il filo che lega la fantasia e la realtà di ciò di cui si scrive? E quanto tempo passi a documentarti prima di stilare la prima bozza dei tuoi romanzi?

KR: Nella mente dello scrittore quel filo deve diventare invisibile, se egli intende rendere credibili situazioni impossibili. Per rispondere alla tua seconda domanda: fin dal primo "flash mentale" in cui mi è apparsa la scena iniziale del libro (un gatto morto che scivola nella paglia verso un uomo accucciato nell'angolo di una gabbia) ho capito che l'ambientazione sarebbe stata quella dei primi del '900. Ho fatto un gran sospiro, perchè mi figuravo già la mole di ricerche che mi aspettava, e mi sono buttata col sorriso sulle labbra. Quando si sceglie un'ambientazione storica per il proprio romanzo bisogna essere pronti ad affrontare mesi di studio, e devo dire che a me personalmente piace molto questa fase. Mano a mano che acquisisco nuove nozioni storiche i personaggi diventano più reali, meglio inseriti nella storia che ho in mente.

CF: Come nascono i personaggi di Emil, Goran e Ailis (l'adoro!!!) e quanto hanno di Kristle Reed?

KR: Bella domanda. È simile a un'altra: come nasce una storia nella mente di uno scrittore? Non è facile rispondere. Il meccanismo mi è sconosciuto, come credo sia sconosciuto a tutti gli scrittori, se non a tutti gli artisti in generale. da dove vengono le idee? Dovrei risponderti che non lo so, che sono nata con questa tendenza a inventare storie e che non mi sono mai chiesta come funziona la cosa. I personaggi arrivano così, all'improvviso, e chiedono solo di vivere sulla carta. Arrivano come pure essenze, e sta poi all'autore dar loro un volto, delle caratteristiche fisiche precise. Io sono dentro ogni personaggio, perchè ogni personaggio è nato dalla mia camaleontica psicologia. Posso essere egocentrica come Emil, altruista come Ailis o sentirmi smarrita e spaventata come Goran. Come per ogni essere umano, d'altronde, le mie reazioni sono diverse a seconda della situazione che mi trovo a fronteggiare.

CF: Aphelion è una bellissima favola gotica sui vampiri. Questo genere fa brezza sopratutto sui giovani e spesso viene bistrattato dall' intelletualoide nostrano. Anche il genere in se stesso, è sempre stato culturalmente lontano dallo scrivere italico. Come ti sei avvicinata al genere fantasy?

KR: Leggendo. Questa è l'unica risposta coerente, io credo. Leggendo e pensando alle storie che avrei voluto leggere. In questo caso, volevo dire la mia sul tema dei vampiri, ma ci sono voluti anni prima che l'idea giusta si presentasse. Prima, non avrei mai pensato di scrivere una storia del genere, perchè mi pareva un tema molto, troppo sfruttato. Poi nella mia mente ha fatto capolino Goran e ho capito che forse potevo aggiungere un altro libro (il mio) alla vasta letteratura mondiale sui vampiri.

CF: Oltre ad Aphelion, Kristle, ha pubblicato, sempre per la 0111 Edizioni, altri libri. "Q.i.", "Pietra", "Incubi", "Misteri e Leggende". Le tematiche trattate, spaziano dai racconti horror e fantascientifici di"Incubi" al giallo/noir di "Pietra", passando dal romanzo di denuncia di "Q.I.". Vuoi parlarci dei singoli titoli?

KR: Certamente: “Pietra” è un romanzo horror ambientato nel carso istriano che vede protagonisti due fratelli alle prese con una necropoli, antiche maledizioni e fenomeni inquietanti; “Q.I.” è un romanzo di narrativa che parla del più grande manicomio degli Stati Uniti e di quattro persone psicologicamente disturbate che, per una serie di circostanze, si smarriscono nei boschi della Pennsylvania in una girandola di avventure drammatiche e divertenti allo stesso tempo; “Racconti” è una raccolta di storie noir, horror e fantascienza, in stile “Ai Confini Della Realtà”;
“Mysterium” è una vasta raccolta di articoli sui misteri più famosi come la vera storia di Dracula o di Elisabeth Bathory, ma anche su quelli meno conosciuti come la combustione umana spontanea, il Voodoo, il castello di corallo, e tanti altri.

CF: Il tuo essere ecclettica, non ti ha mai portato ad avere problemi di ispirazione quando scrivi libri nuovi?

KR: In genere no. Il mio obiettivo è diventare una scrittrice capace di destreggiarsi tra diversi generi letterari. A me piacciono le sfide, il pensare sempre a una storia completamente diversa dalla precendente genera entusiasmo e voglia di mettersi alla prova, di continuare a perfezionarsi.

CF: In un altra intervista, hai dichiarato: "La scrittura è un lavoro per gente che non teme la solitudine. L’artista, di qualunque arte egli si occupi, è una sorta di pazzo lucido che sta sempre a “blaterare” tra sé e sé. Non lo fa a voce alta, ma dentro la sua testa." A parte la bellezza di queste parole, credi davvero che ogni scrittore abbia in sé un pizzico di lucida follia?

KR: Senz'altro. L'individuo dotato di una spiccata immaginazione ha in sè qualcosa di sinistro. Lo scrittore vede e sente cose che altri non vedono, e non parlo di banale schizofrenia ma di un modo tutto particolare di vedere la realtà. Lo scrittore vive la vita di tutti i suoi personaggi, è costretto, come un attore vero e proprio, a mettersi nei panni di persone che esistono solo nella sua testa, prova emozioni intensissime che deve impegnarsi a riprodurre fedelmente sulla carta. Se non è lucida follia questa...

CF: Una cosa che colpisce dei tuoi libri è senz'ombra di dubbio, la grafica. Utilizzi spesso raffigurazioni artistiche. Te ne occupi tu direttamente o la scelta viene presa dall'editore?

KR: Delle copertine me ne sono sempre occupata io, scartabellando tra le pagine di internet alla ricerca di opere interessanti di artisti emergenti. La maggior parte di questi artisti concede volentieri il permesso di utilizzo dell'opera, purchè il loro nome appaia giustamente all'interno del libro. Per loro rappresenta un'occasione in più per arricchire il proprio curriculum. Per me rappresenta un'occasione in più di conoscere persone interessanti con le quali instaurare un rapporto di amicizia.

CF: L' utilizzo dei booktrailer per la presentazione multimediale di un libro, sta diventando una pratica sempre più diffusa... Anche in questo caso, sei tu ad occupartene?

KR: Sì, i booktrailers li creo personalmente e devo aggiungere che mi diverto tantissimo. C'è decisamente un regista in erba dentro di me.

CF: Booktrailer, blog, interviste, Anobii, spesso sono ingredienti per arrivare a più gente possibile. Quanto impegni quotidianamente a far si che questo accada?

KR: Dedico tutte le mie energie a far sì che il mio nome arrivi alle orecchie o sotto gli occhi di più gente possibile. Non c'è orario, non c'è limite di tempo. Per me non è una fatica, ma un piacere, perchè alla base di tutto c'è il mio amore incondizionato per la scrittura e per tutto ciò che le gravita attorno (ricerca della copertina giusta, promozione dei libri, dialogo con i lettori, interviste). Conquistarsi la fiducia del pubblico non è facile ma nemmeno impossibile. Il mondo è pieno di persone curiose che sono sempre alla ricerca di nuovi autori.

CF: Attualmente a cosa stai lavorando?

KR: A un romanzo di narrativa con un pizzico di paranormale. La vicenda si svolge in un campo di concentramento, e qui ti lascio immaginare la montagna di nozioni da acquisire per rendere il tutto credibile, reale. Mi sono resa conto che pensavo di saperne abbastanza su quel terribile periodo storico quando, in realtà, ne so ben poco. È un'altra sfida che sono ben lieta di accettare.




Aphelion

Prezzo di vendita € 12,00
Libro GIALLI - NOIR 168 pagine
Copertina Morbida - Formato 15x23 - bianco e nero
In copertina: “The enchantment of the vampire” by Levente Peterffy






Q.I.

Prezzo di vendita € 13,00
Libro Narrativa 200 pagine
Copertina Morbida - Formato 15x23 - bianco e nero
In copertina: “Asylum” by Curtis Lawrence







Pietra

Prezzo di vendita € 13,00
Libro GIALLI - NOIR 212 pagine
Copertina Morbida - Formato 15x23 - bianco e nero
Copertina: "Baby hand" by Dino Muhic








Incubi

Prezzo di vendita € 13,00
Libro GIALLI - NOIR 200 pagine
Copertina Morbida - Formato 15x23 - bianco e nero
In copertina: “Scarecrow” by Miles Collins







Misteri e Leggende

Prezzo di vendita € 14,00
Libro Saggistica 244 pagine
Copertina Morbida - Formato 15x23 - bianco e nero
In copertina: “Lady Gaia” by Liiga Smilshkalne





Intervista e Recensione di BodyCold

6 commenti:

Palazzo Lavarda ha detto...

Splendida intervista che rende interessante un romanzo incentrato su un vampiro anche per chi non ama particolarmente questo genere di storie. Il trailer del libro poi mi è piaciuto moltissimo.

Anonimo ha detto...

invece io amo i vampiri e questi, complice anche la tua intervista, mi attirano molto!

luca aka deathline ha detto...

veramente interessante questo pezzo! non conosco la Reed, ma sicuramente la conoscerò presto perché sono molto curioso! ottimo lavoro!!!!

Marta ha detto...

Mi sono avvicinata ai vampiri solo da un annetto, partendo dal meraviglioso "Dracula" di Stocker, e sono stata ammaliata da questi "esseri" tormentati a modo loro.
I libri paiono interessanti, più di tutto mi ha colpito l'autrice nell'intervista, decisa, forte, che punta dritto alla meta, complimenti!

Carol ha detto...

Finalmente sono riuscita a leggere quest'intervista... E ha avuto l'effetto che immaginavo... Prima ero solo incuriosita, ora invece desidero ardentemente TUTTI i libri di Kristle Reed! Mi attirano le trame e lei mi sta proprio simpatica :)

Kristle Reed ha detto...

Un caro saluto a tutti coloro che hanno letto la mia intervista :) Desidero ringraziarvi di cuore per i vostri commenti :)