Tutto ha inizio nel 1941, anno in cui Adolf Hitler dà il via all’invasione dell'Unione Sovietica, nell’ambito dell’operazione Barbarossa.
Hannibal è il figlio di una famiglia lituana che, per sfuggire alla guerra e alle persecuzioni dei collaboratori lituani dei nazisti si rifugia dentro un casino di caccia di famiglia dove il piccolo Lecter passa le sue giornate sui libri, aiutato da Jakov, il suo precettore.
Nell'inverno 44 assiste, inerme, all'uccisione della sua famiglia e della sorellina Misha, da parte di un gruppo di sbandati ex nazisti.
Distrutto dall'orrore e dalle brutture della guerra e ancora più dalla morte dell’amata sorella, sarà ritrovato da un gruppo di soldati russi e ricondotto in un orfanotrofio. Chiuso in un perenne ed ostinato silenzio, il piccolo Hannibal cresce nell'orfanotrofio russo in una solitudine assoluta finchè viene rintracciato e portato a Parigi dallo zio, Robert Lecter, un famoso pittore.
Qui, grazie alle amorevoli cure della moglie del pittore, Lady Murasaki, Hannibal ha la possibilità di avvicinarsi alla cultura nipponica e di cominciare a studiare medicina con grande successo.
Fino al giorno in cui Hannibal decide che è tempo di vendicarsi dei demoni che così spesso vengono a fargli visita e inizia la ricerca di coloro i quali distrussero la sua famiglia...
Ho pensato di cominciare la storia di Hannibal Lecter dalle origini, sebbene questo sia l'ultimo libro scritto da Harris, e molto probabilmente ho fatto un grosso errore. Questo romanzo ha il compito di spiegare il motivo della follia omicida di Hannibal Lecter... E sembra che l'unico scopo di questo libro sia rispondere a questo enigma. Ma la narrazione non è coinvolgente, sebbene sia scorrevole.
Inoltre ha il difetto di essere molto prevedibile, i colpi di scena sono scarsi. Si parla troppo del periodo storico e dei quadri rubati al castello Lecter, ma troppo poco delle conseguenze psicologiche dei fatti traumatici che Hannibal ha vissuto e delle sue emozioni. Manca il viaggio interiore che ha portato il bambino a diventare ciò che è diventato che era ciò che più mi interessava conoscere. Anche l'azione è scarsa e la figura dell'ispettore è fin troppo marginale...
Insomma per me è stato alquanto deludente. Di spunti interessanti ce n'erano, in particolare ho molto apprezzato la parte centrale riguardante gli "studi" di Hannibal, ma anche lì non è abbastanza approfondito e descrittivo e i capitoli sono troppo brevi per riuscire a immedesimarsi nell'azione. Forse avrei dovuto prima leggere gli altri capitoli della storia di Lecter, ma è stato uno dei rari casi in cui ho decisamente preferito il film al libro.
Articolo di Carol
Dettagli del libro
* Titolo: Hannibal Lecter. Le origini del male
* Autore: Harris Thomas
* Traduttore: Callegari A.
* Editore: Mondadori
* Data di Pubblicazione: 2007
* Collana: Omnibus
* ISBN: 8804564881
* ISBN-13: 9788804564881
* Pagine: 343
* Reparto: Narrativa straniera
3 commenti:
Bel commento Carol, io ho letto credo il seguito, Il delitto della terza luna, poi ribattezzato Red Dragon, anche se probabilmente è stato scritto prima, quello mi ha molto impressionato, quindi credo che con Hannibal io ho già dato e non leggerò altro.
Ahahahaha ma no Marta, leggiti Il silenzio degli innocenti che TUTTI dicono essere bellissimo! Specialmente se ti è piaciuto Red Dragon...
Di Harris non ho mai letto nulla perchè ho sempre anticipato i suoi film ai libri e normalmente è sempre meglio fare l'esatto opposto.
Mi sembra comunque che l'autore stia vivendo troppo sul suo passato e stia raschiando un po' il fondo del barile
Grazie comunque a Carol per la bella recensione!!!
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