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domenica 23 dicembre 2012

Scrittori attenti. Cambiano le regole



Roma, 21 dic. (Labitalia) - Con l'approvazione definitiva da parte del Senato, diventa legge la riforma della professione forense. Il provvedimento, atteso dalla categoria per cambiare norme che risalgono a 80 anni fa, interviene nei rapporti tra avvocato e cliente e stabilisce, tra l'altro, importanti novità per i compensi. E' bandito ogni riferimento alle tariffe: il professionista ha libertà nella determinazione del compenso, informando il cliente sulla complessità dell'incarico e sulle spese ipotizzabili e fornendogli, a richiesta, un preventivo. In caso di disaccordo, vengono in soccorso i parametri del ministero.

Per quanto riguarda il tirocinio, il disegno di legge stabilisce la durata di 18 mesi. Può essere svolto contestualmente ad attività di lavoro pubblico o privato, purché con modalità e orari compatibili e in assenza di conflitto di interessi. E' possibile svolgerlo anche presso due avvocati contemporaneamente. Cambiano anche le regole per i procedimenti disciplinari: il potere disciplinare viene sottratto all'ordine di appartenenza del singolo avvocato per passare ai consigli distrettuali di disciplina forense, composti da membri eletti secondo le regole fissate dal Cnf.

Via libera alle società di capitali tra avvocati ma senza il socio esterno, per garantire l'autonomia della prestazione professionale. Potranno esercitare la professione in forma societaria solo le società di persone, di capitali e cooperative, i cui soci siano avvocati iscritti all'Albo. Introdotto l'obbligo dell'iscrizione alla Cassa forense, e di stipulare una polizza assicurativa per la responsabilità civile. L'esercizio della professione dovrà essere effettivo e continuativo come condizione per la permanenza nell'albo. Arrivano anche le quote rosa nelle elezioni dei consigli dell'Ordine, del Cnf e dei Consigli distrettuali di disciplina.

Fonte Adnskronos


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