La lettura di “Il mercante di libri maledetti” mi ha fatto sorgere una riflessione sulle motivazioni per le quali questo romanzo sia stato, nell’ultimo periodo, in testa solitario alle classifiche nazionali inerenti la narrativa di genere e, più in generale, su quali siano le meccaniche e gli impulsi che ne spingano all’acquisto.
Certamente un’accattivante cover, questo è innegabile. Sotto questo aspetto il romanzo di Simoni suscita curiosità. L’immagine colore terra di Creta, (che fa molto mystery storico), raffigurante un monaco incappucciato di spalle, in procinto di salire una oscura scalinata, rievoca analogie con il capolavoro di Umberto Eco “Il nome della rosa”.
E’ fuori discussione che i tipi della Newton & Compton ci sappiano fare e stiano adottando una politica editoriale capace di dare i suoi frutti. Penetrare sul mercato con prodotti ben curati, rilegati in cartone rigido, ad un prezzo estremamente concorrenziale, è sintomatico che qualcosa può essere rivisto alle radici della catena di vendita e, probabilmente, sarebbe ora di finirla di approfittarsi dei consumatori con prezzi “DA GRANDI LADRI”, adducendo le solite motivazioni del costo della carta, della crisi del mondo del libro, ecc. Il prezzo allettante è pertanto un’ulteriore prova che quando l’editoria viene incontro al lettore, questo da fiducia e risponde alla grande.
Altri motivi di questo grande clamore a dire il vero mi sfuggono. Fosse per un merito puramente qualitativo trovo questo successo assolutamente ingiustificato.
“Il mercante di libri maledetti” può soddisfare il lettore della prima ora, quello da un libro ogni due anni, che si fa sorprendere da (banali) effetti speciali. Per l’appassionato più scafato l’impressione è quella di rileggere per l’ennesima volta una vecchia e noiosa storia, dove già si intuisce con largo margine di anticipo la prossima mossa, dove tutto sa già di scontato e prevedibile, ossia la più colpevole mancanza di un prodotto di genere.
Al di là del pregevole impegno profuso dallo scrittore qui al suo debutto, del quale va sicuramente dato adito, della gradevole qualità della prosa che rende comunque scorrevole la lettura, “Il mercante dei libri maledetti” è un romanzo purtroppo mediocre, dotato di una trama risibile e inconsistente, di personaggi anonimi, stereotipati e privi di spessore e di una originalità pari a zero. L’ennesima copia trita e ritrita nata sulla falsariga dell’idea originaria di Dan Brown con il suo “Il codice Da Vinci”. Un romanzo così ovvio e scontato che ce se ne dimentica prima ancora di riporlo sullo scaffale.
Il pregio di un mystery storico, (ma in questo caso preferirei utilizzare l’espressione “romanzo storico avventuroso”), è la riuscita amalgama della componente “fiction” con l’integrazione e l’insegnamento dell’accurato dettaglio storico, in una perfetta armonia. In “Il mercante di libri maledetti” si avverte la sensazione del posticcio, dell’utilizzare il vocabolo sconosciuto o la nozione in maniera artefatta e poco funzionale all’intreccio.
Imperdonabili alcune ingenuità narrative (come è possibile lasciare un baule incustodito in un luogo alla merce di chi se ne vuole impossessare) e nel tratteggio poco credibile di alcuni personaggi (il cattivone che da una pagina all’altra decide di redimersi e di passare sulla retta via, senza un minimo accenno ad un percorso di travaglio interiore).
Fossi stato in Simoni avrei tassativamente impedito all’editore di strillare in quarta di copertina paragoni azzardati con i capolavori di Umberto Eco e Ken Follett, rispettivamente “Il nome della rosa” e “I pilastri della terra”, sia per rispetto nei confronti della (vera) letteratura, sia perché questa mossa rappresenta già la prima azione di scavarsi la fossa con le proprie mani. Il confronto è addirittura improponibile con scrittori contemporanei del calibro dell’inglese C.J. Sansom o, per stare in casa nostra, del bravo Alfredo Colitto.
Mi piacerebbe dare fiducia a Marcello Simoni sulla lunga distanza, in fin dei conti stiamo parlando di un debutto e i margini di crescita sono convinto ci siano. Ma vorrei vederlo osare, cercando con coraggio nuove idee e territori diversi. Purtroppo visto il clamoroso successo commerciale è triste notizia che le vicende del mercante Ignazio da Toledo proseguiranno nella classica ormai abusata e famigerata trilogia. Vedremo cosa si inventerà il buon Simoni per un personaggio già morto nella fantasia al suo primo vagito.
Ahimè solo dettagli per noi poveri lettori quando si respira aria di mucca da mungere. Con buona pace della (vera) letteratura.
Articolo di Marco "Killer Mantovano" Piva
Dettagli del libro
- Titolo Il mercante di libri maledetti
- Autore Simoni Marcello
- Dati 351 p., rilegato
- Prezzo € 9,90
- Prezzo IBS € 8,42
- Editore Newton Compton
- Collana Nuova narrativa Newton
- EAN 9788854131941
8 commenti:
A dire il vero non mi attira neanche la copertina.... Bell'articolo e ottima analisi Marco, come al solito, molto bravo....
Ottimo! Un buon motivo per non comprarlo e aspettare qualcos'altro di Simoni.
gracy
ad ogni libreria lo prendo in mano perchè sta lì immediatamente disponibile a tutti, con un prezzo accattivante e con un certo richiamo da bel libro, poi apro pagine a caso, scorro qualche riga e lo riposo. Mi hai dato motivo in più per non farmi sentire in colpa per averlo posato ogni volta.
Grisù
Il fatto di essere primo in classifica forse era anche dato dal prezzo basso per l'e-book (4,99)? Cmq avevo intenzione di leggerlo, diciamo che ora perde un pò di posti nelle mie gerarchie...
Sottoscrivo ogni parola. Un libro davvero mediocre. Un'ottima operazione di marketing, d'altro canto. Complimenti per la recensione, la sottoscriverei parola per parola.
Per l'anonimo che ha scritto che ogni volta che entra in libreria lo vede lì pronto e vorrebbe prenderlo, un consiglio: lascialo dov'è.
Anche io avevo intenzione di leggerlo, ma mi avete frenato. Mi hanno consigliato "IL VIOLINO DI GALILEO"di Roberto Villa, che ne dite? Il fatto che si trovi solo come libro digitale su Amazon è un indizio? Un amico l'ha letto e me ne ha parlato molto bene, belli sia lo stile sia la trama.
mi spiace ma mai sentito e di conseguenza nemmeno letto :°)
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