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giovedì 27 gennaio 2011

Il profumo delle foglie di limone – Clara Sanchez (Garzati 2010)


Quando uscimmo da la dentro, io volevo solo essere normale, confondermi tra le persone comuni. Lui però mi disse che era impossibile, che eravamo condannati a sopravvivere. E aveva ragione: non sono mai più riuscito a farmi la doccia con la porta chiusa o a tollerare l'odore di urina, neppure della mia. Quando eravamo al campo Salva aveva ventitrè anni e io diciotto, fisicamente ero più forte di lui. Quando ci liberarono pesava trentotto chili. Era smilzo, pallido, malinconico e molto intelligente. A volte dovevo dargli un boccone di quello che là dentro chiamavano cibo, bucce di patate bollite o un tozzo di pane ammuffito; non per compassione, ma perchè avevo bisogno di lui per andare avanti.

Juliàn e Sandra, due vite che più diverse di così non potrebbero essere.
Lui, Juliàn, ottantenne, vedovo, con una figlia che non potrà mai renderlo nonno. Reduce dal campo di sterminio di Mauthausen, ha passato buona parte della sua vita a dare la caccia ai criminali nazisti insieme all'amico Salva arruolandosi nel Centro Memoria e Azione. La lettera di Salva lo coglie di sorpresa, dopo tanti anni è un emozione forte, un fulmine a ciel sereno, le sue parole, accompagnate da un ritaglio di giornale in cui sono raffigurati due anziani, gli fanno tremare le ginocchia. In un paese della Costa Blanca in Spagna, ha trovato altri due nazisti, Fredrik e Karin Christensen che vivono beatamente nel lusso e a sole senza il minimo rimorso, sono loro nella foto, Juliàn li guarda e li rivede al campo di concentramento, aguzzini pronti ad uccidere, torturare e seviziare gli ebrei.
Lei, Sandra, è giovane, sperduta e incinta di un uomo che non ama o meglio non è l'amore della sua vita; ha bisogno di riflettere, deve stare tranquilla, da sola e pensare, per questo si rifugia in casa di sua sorella in un paese della Costa Blanca. Ed è qui che una mattina in spiaggia ha un malore e viene soccorsa dai coniugi Christensen. Tra loro si instaura un legame di amicizia; lei vede in loro i nonni che non ha mai avuto e loro la coccolano come una bambina.
Juliàn parte alla volta della Costa Blanca, non può ignorare la lettera di Salvo solamente che quando arriva scopre che lui è morto e che la lettera è stata spedita, come da sua richiesta, dopo la sua morte, una sorta di testamento e una spinta ad andare avanti nella caccia. Si mette da solo sulle tracce dei due criminali e conosce Sandra, capisce che lei non sa nulla dei due amabili vecchietti, che non c'entra niente con loro, le mostra la foto e le racconta tutto. Lui la coinvolge più di quanto vorrebbe ma solo lei può aiutarla a smascherarli. Sandra, incredula inzia a guardarli con altri occhi “prima di conoscere Karin non mi sarebbe mai venuto in mente che il male finge sempre di fare il bene. Karin fingeva sempre di fare il bene, ed evidentemente lo aveva fatto anche quando uccideva o aiutava a uccidere degli innocenti. Il male non sa cosa sia il male finchè qualcuno non gli strappa la maschera del bene” e lo aiuta, mettendo a rischio la sua stessa incolumità.

Ed ecco che anche in Italia esce il tanto elogiato caso editoriale spagnolo “Lo que esconde tu nombre” titolo orginale de Il profumo delle foglie di limone di Clara Sanchèz. Indubbiamente è un romanzo ben scritto e scorrevole, una piacevole lettura; i personaggi sono profondi ed hanno carattere, i paesaggi e gli ambienti sono minuziosamente descritti tanto che mentre leggevo il libro mi sembrava di vedere un film. La trama è di quelle che sicuramente possono piacere e coinvolgere, peccato che su di me non abbia fatto presa. Non mi ha appassionato per niente e a tratti l'ho trovato noioso e ripetitivo e troppo lungo per una storia che se fosse stata di un centinaio di pagine di meno sarebbe stata più d'effetto e meno dispersiva. Probabilmente mi aspettavo troppo, complici le famose fascette gialle e il fatto che l'autrice abbia vinto il premio Nadal, uno dei riconoscimenti letterari più antichi e prestigiosi, o che sia descritta come il nuovo fenomeno della letteratura spagnola, sta di fatto che mi aspettavo un libro diverso e quello che ho letto mi ha delusa.


Articolo di Cristina "cristing" Di Bonaventura

Dettagli de libro
  • Formato: Rilegato
  • Pagine: 360
  • Lingua: Italiano
  • Titolo originale: Lo que esconde tu nombre
  • Lingua originale: Spagnolo
  • Editore: Garzanti Libri
  • Anno di pubblicazione 2011
  • Codice EAN: 9788811686620
  • Traduttore: E. Budetta
  • Prezzo: 18,60 €

6 commenti:

Martina S. ha detto...

Il libro comunque mi incuriosisce. Lo terò presente fra quelli da leggere se lo trovo in biblioteca.

Briciole di tempo ha detto...

E invece a me già a pelle il libro non mi ha poi attratto. Se poi Cristina lo ha commentato così mi convinco ancora di più della mia sensazione!

Martina S. ha detto...

Mari, appunto per le perplessità di Cristina e altri che sento nel gruppo, lo segno fra quelli "da biblioteca". Almeno, se poi non mi piace, non ho speso soldi per comprarlo :-) (come è successo con Eco, che non mi era piaciuto, eheh).

Scéf ha detto...

non dubitando della recensione di Cristina, ho solo letto opinioni positive su questo libro e anch'io non vedo l' ora di leggerlo :)

Cristing ha detto...

Curiosa di sapere la vostra opinioni.... Leggetelo e poi ci confrontiamo

Stefania ha detto...

Non so se potrebbe essere nelle mie corde, a pelle direi di no, ma mi è capitato di sbagliarmi :), quindi come Martina lo terrò presente fra quelli da prendere a prestito in biblio.