Davanti alla tomba di sua moglie Elisa. E' così che Ledesma ci presenta Gabri, al secolo Gabriel Paredes Lorca. E' appena uscito di prigione dopo aver decapitato l'uomo che l'ha violentata. In carcere si è fatto un nome uccidendo un assassino di bambine e questo fa di lui un duro, tanto da venire assoldato da Conde, un essere spregevole arrichitosi per aver sposato la rampolla di casa Linares, per ammazzare un uomo a sangue freddo. I soldi gli servono e lui accetta.
Una casa isolata, sul limitare di un bosco, in periferia nella zona di Vallvidera. E' qui che Ledesma ci fa conoscere la signora Dalia e Nadia, dolcissima ragazzina Down che da da mangiare agli uccellini e vive, assente, in un mondo tutto suo. Agli occhi dei vicini la signora è proprio una brava donna, prendersi cura così di quella ragazzina, sempre pulita ben pettinata e ben vestita proprio come una bambola. Ma gli occhi dei vicini non vedono quelle macchine che arrivano a tarda sera e parcheggiano in una stradina privata che da sul retro della casa. E non sanno che la brava signora Dalia è una vecchia maitresse.
E' nel giorno delle sue nozze, il giorno più importante della sua vita, che Ledesma ci presenta Sandra Lopez. Bella, bellissima sposa, nel suo abito di seta, al suo incedere verso Fernando, il suo amore, tutti si voltano verso di lei e si fermano a guardarla, incantanti e nessuno si rende conto della pistola che lei tiene nascosta dietro la schiena, nessuno si rende conto, fino a quando una rosa rossa di sangue sboccia sulla fronte di Fernando, che Sandra ha sparato, lo ha ucciso, è diventata vedova il giorno del suo matrimonio.
L'ultimo personaggio che Ledesma ci presenta è l'ispettore Mendez, ironico, disincatato e cinico abituato a vivere e sentire la strada, a fare di testa sua e trasgredire agli ordini. E' un vecchio cane sciolto e bisogna lasciarlo libero, il suo fiuto lo porta sempre sulla strada giusta.
Francisco Gonzalez Ledesma, classe 1927, vincitore a solo 21 anni del premio Internazionale per il Romanzo, vincitore del Premio Planeta, di due Premi Mystere e del Premio Novela Negra 2007, mette da subito le carte in tavola, ci presenta in pochissime pagine i protagonisti di questo bel romanzo.
Cosa abbiamo in comune ce lo fa scoprire mano mano, mettendoli a nudo, incastrando tutti i tasselli di un puzzle fino ad avere un quadro completo e drammatico in cui a prevalere è il colore il nero come l'abisso dell'anima. Pedofilia, terrorismo, amore profondo, pietà, il dio denaro, Ledesma ci travolge con tutto questo, ci colpisce direttamente allo stomaco e ci lascia interdetti di fronte al male e al dolore che solo gli esseri umani sono in grado di causare.
Memorabile la lezione che il patriarca di casa Linares, Angel, impartisce a Mendez circa il valore del denaro e quindi della vita stessa, chi ha in mano i soldi ha in mano il potere e chi ha il potere non ha paura di niente.
Articolo di Cristina "cristing" Di Bonaventura
Dettagli del libro
- # Titolo: Non si deve morire due volte
- # Autore: González Ledesma Francisco
- # Traduttore: Tomasinelli P.
- # Editore: Giano
- # Collana: Nerogiano
- # Data di Pubblicazione: 2010
- # ISBN: 8862510713
- # ISBN-13: 9788862510714
- # Pagine: 359
3 commenti:
L'ho letto qualche mese fa e sono d'accordo con te Cri, bella recensione. Il personaggio di Mendez è straordinario, mi ha un pò infastidita la storia di Nadia...
Manu T.
Bravissima Cristina! Ho letto il libro e concordo con te su tutto. Libro consigliato.
@Manu grazie! In effetti la storia di Nadia è un pò "pesante"
@Lofi grazie di cuore....
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