Maestoso debutto letterario dello scrittore britannico C.J. Sansom, laureato in storia presso la Birmingham University , professione avvocato. Questo è il primo romanzo di una interessantissima serie avente protagonista l’avvocato emissario reale Mastro Shardlake.
“L’enigma del gallo nero” è un mystery storico di altissimo livello, una lettura che è, allo stesso tempo, intrigante indagine investigativa ma pure un prezioso e interessante spaccato dell’Inghilterra degli anni oscuri del regno di Enrico VIII. Siamo nel 1537 in Inghilterra, in quegli anni si era consumato lo strappo definitivo tra la monarchia inglese e la chiesa cattolica, con la conseguente e progressiva chiusura dei monasteri allo scopo di incamerare denaro e beni a favore della Corona.
In questo affascinante scenario si muovono le vicende e i personaggi creati dalla fantasia dello scrittore inglese. Mastro Shardlake, fidato collaboratore del primo ministro Thomas Cronwell, viene inviato nell’abbazia benedettina di Scarnsea per indagare su un inquietante crimine commesso all’interno di quei luoghi religiosi: è stato infatti ritrovato il corpo senza vita decapitato del commissario regio Robin Singleton, inviato per missioni governative, e, come se non bastasse, si è consumata la profanazione della chiesa dove è stato rinvenuto sull’altare un gallo nero sacrificato. Quali segreti si celano in quegli oscuri luoghi all’apparenza dedicati alla preghiera?
Ritengo che costruire mystery storici sia una enorme patata bollente: da un lato è necessaria un lavoro di ricerca impressionante e una cura e attenzione ai dettagli maniacale per evitare perdita di credibilità, d’altro canto è fondamentale pure una notevole abilità nella costruzione della componente mystery per generare attenzione e curiosità nel lettore che ricerca comunque un enigma ben ingegnato.
Era da diverso tempo che un mystery storico non mi avvinceva così tanto, “L’enigma del gallo nero” è un romanzo incredibilmente bello costruito in maniera impeccabile. L’atmosfera di oppressione e di tensione che si respira nei cupi ambienti del monastero è ricreata alla perfezione.
Nonostante i tempi più dilatati rispetto ai thriller contemporanei Sansom è sempre in grado di tenere alto l’interesse e i colpi di scena sono sapientemente dosati alla perfezione. La descrizione dei luoghi, dei costumi dell’epoca è impeccabile. Ottimo lavoro pure sulla caratterizzazione dei personaggi dai quali emergono i dubbi, le contraddizioni e le incertezze che accompagnavano gli uomini in quell’epoca difficile, divisa tra ricchi e poveri, tra cultori della religione cattolica e riformatori.
Ma il vero tocco di maestro è come già accennato la perfetta amalgama tra realtà e fantasia che si fondono in un connubio vincente, alcuni episodi descritti realmente accaduti, come la decapitazione di Anna Bolena (seconda moglie di Enrico VIII) sono incredibilmente forti e suggestivi.
Per chi ha amato il romanzo “Il nome della rosa” consiglio vivamente la lettura di questo libro che non ha nulla da invidiare al romanzo di Umberto Eco. In un genere come il mystery storico che ha goduto di un periodo di forte attenzione con la comparsa sugli scaffali di un sacco di opere noiose e modeste (come ad esempio la narcolettica Candace Robb), finalmente uno scrittore con grande talento, conoscenza della materia e abile narratore.
Una delle più belle scoperte di quest’anno.
Articolo di Marco "Killer Mantovano" Piva
Dettagli del libro
- Pagine: 432
- Lingua: Italiano
- Editore: Sperling & Kupfer
- Anno di pubblicazione 2008
- Codice EAN: 9788860614414
- Traduttore: G. Balducci
12 commenti:
Quoto una ad una le parole del Killer. Ho letto dello stesso autore "La scomparsa del fuoco greco" e ne ho ricevuto le stesse sensazioni. Penso che sia una lettura consigliatissima per tutti, specialmente per Stefania.
Inutile ricordare quanto sia bravo Marco nel recensire.
Enzo puoi modificare la cover, se possibile? Più che altro per evitare di generare confusione nei lettori. L'esatta copertina del romanzo è questa
http://giotto.ibs.it/cop/copj13.asp?f=9788882748623
Ringrazio Lofi per i complimenti, sempre troppo buono :)
scusa marco l' avevo proprio cannata e non mi spiego manco il motivo :°)
Grazie vecio. :*
Il libro merita ragazzi, per gli amanti dei romanzi storici finalmente una boccata di ossigeno.
Ho letto tanta di quelle fetecchie in giro che mi ero stancato proprio di avvicinarmi a questo genere da diverso tempo.
@BodyCold: lo so io il perchè. Troppe proteine animali nell'alimentazione. Via la carne dalla tavola e non sbaglierai più una copertina! :)))
@Killer: da domani sono dalle tue parti (Bellaria). Magari si va a saccheggiare librerie? Ti scrivo un MP.
Avevo letto i primi due titoli di questo autore, a suo tempo, proprio perchè mi affasciano i romanzi storici, oltre ai gialli, e in particolare l'Inghilterra dei Tudor. Ottimo lavoro, Marco.
@Lofi: con vero piacere, ne sarei felicissimo. Ma le librerie comincio a saccheggiarle questa sera visto che ci sarà il mini raduno corpi freddi :-))
Belle rece..addirittura bello quanto il nome della rosa!!
gracy
Lo voglio!!!! Messo in wishlist già da alcuni giorni...è vero contiene tutti gli elementi per piacermi! :)
Complimenti Marco per l'accurata recensione!
ehi, complimenti per il blog :-) vi ho trovati cercando Patrick Redmond (uno dei miei autori preferiti) e vi metto subito in barra!
Benarrivato Marco :) sempre meglio in barra che in bara! Hihihih
Enzo!!!!!! :)))
Bravo Marco ottima analisi
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