_

venerdì 18 giugno 2010

I nuovi amici - Marco Lombardi


Dario versò negli occhi dell'amico un calice di sentimenti contrastanti. Ma li bevve d'un fiato e si ubriacò. Poi abbassò lo sguardo, come se fosse tornato il ragazzo incerto d'un tempo. Dario si preparò allora a terminare questa estenuante maratona della memoria

Ad un passo dalla promozione come dirigente della "Gustosa", Dario lascia l’azienda, fugge inspiegabilmente lasciando il vuoto dietro di se. Dopo anni torna, richiamato da Max, amico e collega dell'epoca, che gli ha procurato un posto di rilievo nella stessa azienda. Ritrova i vecchi colleghi con i quali a suo tempo aveva instaurato un profondo rapporto di amicizia e che ormai è solo un ricordo.
Ma l'azienda è cambiata, ora al comando c'è uno stuolo di nuovi colleghi, giovani e rampanti che conoscerà più o meno dettagliatamente nel corso di una cena che l'amico Max organizzerà in suo onore e durante la quale svelerà in parte i motivi della sua fuga. Qualche giorno dopo il suo ritorno spunta il primo cadavere seguito a ruota da un secondo, entrambi suoi vecchi colleghi. A questo punto il terrore dovrebbe serpeggiare all'interno dell'azienda, si dovrebbe respirare un pò di sana aria da thriller e invece no. Non si assiste a nessun interrogatorio da lampada in faccia e neanche ad elucubrazioni mentali del commissario Vittone, incaricato dell'indagine, o dell'agente Locurcio che ci possano rendere in qualche modo partecipi all'indagine.
Niente di niente. Si va avanti sui binari della tranquillità a leggere una storia che a quanto riportato nella quarta di copertina, prometteva molto e che invece non mi ha procurato nemmeno un’accelerazione cardiaca o un sussulto e sto cercando ancora di capire quale sia il rapporto tra il Commissario e Dario e che viene definito (sempre in quarta di copertina) “sfaccettato, ben al di là di quello classico fra indagato e indagatore....”
E sei li che leggi e improvvisamente arrivi al finale scoprendo senza troppe sorprese l'assassino e un alquanto bizzarro movente. I giochi di potere le invidie e i colpi bassi che “amorosi” colleghi si scambiano per la scalata al successo, non sono cosa nuova per Marco Lombardi, essendo stato direttore del personale in una grande azienda prima di diventare giornalista, conduttore radiofonico e televisivo.
L’ambientazione del racconto è sicuramente originale, il linguaggio è scorrevole ma quello che manca sono proprio il coinvolgimento e la suspense e per un giallo questi sono ingredienti fondamentali, un po’come il “cacio sui maccheroni”.

Articolo di Cristina "cristing" Di Bonaventura

Dettagli del libro
  • Listino € 14,00
  • Editore Iacobelli
  • Collana Graffiti
  • Pagine 208, brossura
  • Lingua Italiano
  • EAN 9788862520669

1 commento:

Briciole di tempo ha detto...

Non potevi essere più esplicita di così Cristina e considerando che mi bastano i miei di colleghi penso proprio che questo libro non rientrerà tra le mie prossime letture!