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venerdì 23 aprile 2010

L'ultimo libro - Zoran Živković


Morire, evidentemente, non è fra le esperienze migliori che ci possano capitare. Ma se proprio ci fosse data l’opportunità di poter scegliere il luogo e il modo in cui dare termine alla nostra esistenza, forse, fra noi appassionati di letteratura, molti si orienterebbero verso una dipartita come quella descritta in questo lavoro di Zoran Živković. Chiudere gli occhi per sempre mentre, seduto su una comoda poltrona in pelle di una piccola libreria, stai leggendo una storia che ti aspettava e che non riuscirai a terminare.
E’ quello che succede un bel giorno al sig. Todorovic, nella sua libreria preferita “Il Papiro”. Lo trovano senza vita, al momento dell’orario di chiusura, con in mano un libro. Si sa la gente muore ovunque. Muore dal dentista, muore in spiaggia mentre prende il sole, dal parrucchiere e al supermercato. Ma al “Papiro” muoiono tre persone una dietro l’altra un giorno dietro l’altro. Si esce dalla casualità per entrare nella serialità. Toccherà all’ispettore Lukic, laureato in letteratura, il compito di risolvere, con l’aiuto della sig.ra Gavrilovic, proprietaria del “Papiro, questo fitto mistero.
Ecco, se questa breve presentazione vi ha convinto di trovarvi di fronte a uno dei vostri prossimi acquisti, vi consiglio di pazientare ancora per qualche riga. Il romanzo di Zivkovic non è riuscito fino in fondo. La lettura scorre velocemente a scapito della caratterizzazione dei personaggi. Poco o niente veniamo a sapere delle loro vite, dei loro passati e dei loro sogni per il futuro.
Nessuna descrizione ambientale. All’autore non interessa farci sapere in quale città o paese si svolge la vicenda. Il suo mondo è costituito dalla libreria e dalla sala da the nei paraggi di questa dove i protagonisti si ritrovano spesso a degustare rare miscele orientali. Alcune volte troviamo dialoghi banali e ripetitivi che nulla aggiungono alla trama. Nonostante questo e alcune altre abusate ordinarietà (l’intervento delle forze della Sicurezza Nazionale, la setta segreta, la storia d’amore), durante la lettura, anche grazie a una meritevole scrittura leggera, non si perde la voglia di arrivare a capire come il finale sarà in grado di svelarci il mistero. La delusione cocente è proprio nella maniera in cui si conclude il libro. Una chiusura affrettata con un scarto repentino dal mondo della realtà che coglie il lettore impreparato, lasciandolo, al tempo stesso, perplesso e irritato.

Zoran Živković è nato nel 1948 a Belgrado, dove vive con la moglie e i due figli gemelli. Ha compiuto studi di filologia e teoria della letteratura all’università della sua città, dove, dal 2007, tiene corsi di scrittura creativa. Ha pubblicato diciotto volumi di narrativa e cinque di saggistica, con i quali ha vinto numerosi premi, in patria e all’estero.


Articolo di Roberto "Lofi" Lofino

Dettagli del libro
  • ZORAN ŽIVKOVIć
  • L'ultimo libro
  • Trad. di J. Mirković e E. Boscolo Gnolo
  • NARRATIVA GENERALE
  • Narrativa TEA ;
  • pp. 240;
  • Seconda edizione Euro 10,00
  • ISBN 978-88-502-2002-1
  • Prima edizione 2010

7 commenti:

Briciole di tempo ha detto...

E pensare che il titolo mi aveva intrigato tantissimo....non so se pensare "peccato" per una lettura persa o "meno male" per aver evitato un acquisto!!!!

Scéf ha detto...

boh per me rientra nei libriche mi attraggono damorire per la copertina...
fortunatamente il costo non è mai esorbitante (GRAZIE TEA!!) quindi il rischio me lo prendo :D

Cristing ha detto...

E' vero, che peccato il titolo piaceva tanto anche me! Bravo Lofi..

Martina S. ha detto...

E' vero, la copertina e l'idea che dà spunto al libro attraggono molto (io son quella che dice sempre al marito di seppellirla con la sua Collezione A. Christie nella cassa ^__^ - peccato che pesi troppo...).
Ma il finale affrettato e irrisolto pone un grosso dubbio sull'acquisto. E' un bel po' che ne parliamo in casa: non è il primo libro che delude nel finale affrettato. Quindi vi giro la domanda di mio marito: come mai sembra che diversi autori vadano benissimo fino quasi alla fine del libro e poi non sappiano più come chiudere e risolvere la trama?

Anonimo ha detto...

Scusa Lofi una domanda. Ma questo "scarto repentino" che trovi nel finale pensi che sia "irritante" in genere per tutti o potrebbe anche piacere?
Fabio Lotti

Lofi ha detto...

@Fabio: a qualcuno sicuramente potrebbe piacere. Il problema è che il finale scarta repentinamente "dal mondo della realtà" come ho scritto e di più non aggiungo perchè lo spoiler non fa vendere i libri. Sicuramente il colpevole non si scopre in maniera deduttiva. Il finale è alternativo, forse anche troppo. Ovviamente per me. Leggetelo e fatemi sapere.

Anonimo ha detto...

Grazie.
Fabio