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venerdì 2 aprile 2010

Governo, Poste ed Editoria italiana


Diciamoci la verità, un pò tutti ieri pensavano o per lo meno speravano in un fottuto pesce d' aprile, ma stamattina in molti hanno realizzato che il pesce è alquanto grosso e viene conficcato nell' orefizio più (o meno) nascosto, dell' Editoria Italiana.
Giusto per chi ieri si è persa una delle puntate più ridicole di questo governo vi faccio un piccolo sunto partendo da dei dati statistici.
Qualche settimana fà, molti quotidiani italiani e molti siti di """""""cultura""""""" italiani, pubblicavano una notizia nota e risaputa da decenni, ovvero che tra i 15 Paesi della Comunità Europea, il nostro Bel Paese è TERZULTIMO per quanto riguarda il numero di libri letti dai propri cittadini. Ogni italiano spende circa 65 euro annui per l' acquisto di libri che in confronto della Norvegia (stato nordico con 4.623.000 ab ovvero uno Stato con meno abitanti di Roma....) che spende quasi 208 euro procapite, vi fà capire il baratro culturale che ci allontana dallo stereotipo di Stato-culla della cultura. Per essere precisi, l' Italietta in cui viviamo di cultura ne produce, e anche tanta. In Italia tutti scrivono, fanno romanzi, poesie, saggi, ecc. Il problema è che tale mole cartacea serve solo a disboscare l' Amazzonia per dei libri che in effetti vengono acquistati da pochi e la carta strappata dagli alberi, fa le radici o nelle librerie o nei magazzini delle case editrici.
A parte qualche nome, in Italia, è già da considerare un successo un libro che vende 5.000 copie.

Adesso, a parte sta pallosissima precisazione su quanto siamo poco propensi a comprar libri (e molto bravi a sputtanarci il cervello il sabato a colpi di bamba e musica untz untz...) che ha fatto quasi scalpore nei salotti buoni, il nostro fantasmagorico Governo ha pensato bene di prendere un baubab, cospargerlo di burro, intingerlo di sabbia e vetro e sbatterlo in quel santo post dell' Editoria, già arroventato a causa della crisi economica mondiale.
In che modo? Penserete voi.
Detto fatto:
Il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, (il Claudio Scajola che in riferimento al G8 genovese di qualche anno fa aveva autorizzato ad aprire il fuoco in caso di ingresso dei manifestanti nella zona rossa "...Fui costretto a dare ordine di sparare se avessero sfondato la zona rossa") ha pensato bene di fare un decreto legge (che potete scaricare, leggere e poi magari dar fuoco dando sfogo agli improperi più assurdi, dal seguente link ) che modifica il decreto-legge 24 dicembre 2003, n. 353, recante «Disposizioni urgenti in materia di tariffe postali agevolate per i prodotti editoriali» ed altri che evito di elencarvi.
In cosa consiste la modifica?
L' articolo 1 di qusto decreto stila un tariffario per le spedizioni mentre l' articolo 2 (quello del baubab anale per intenderci), prevede che potranno essere determinate tariffe agevolate per i residui periodi dell'anno 2010, in caso di sopravvenuto accertamento di disponibilita' finanziarie nell'ambito del bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Tutto questo significa che dal 1 aprile 2010 alle spedizioni editoriali saranno applicate le tariffe NON agevolate previste per ciascuna tipologia di spedizione.
Quindi se prima una casa editrice spendeva circa 0,70 centesimi per spedire un pacco con dei libri dentro, adesso secondo il tariffario stilato dal MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO (sviluppo economico perdi* e non dal ministero della regressione economica..), pagherà circa 7 euro!
Invito subito i nostri neuroni a non parlare senza riflettere, ovvero, prima di dire "e vabbè problemi loro" perchè un piccolo o medio editore indovinate un pò come ammortizzerà questo sovrapprezzo?
Caricando il tutto sul prezzo del libro!
Ciò che mi auguro io, è magari veder replicare il Ministro Scajola nei commenti dicendo "Enzo BodyCold, guarda che non c' hai capito un cazzo di questo decreto ed è tutto falso ciò che hai scritto..."
Si, si io credo nei miracoli, io spero nei miracoli, anche perchè il norvergese non lo parlo, ma ci metterei poco a impararlo e mandare a cagare un Paese come questo dove la contraddizione è diventata cosa normale, dove quasi si viene visti come alieni quando uno dice "leggo 6 libri al mese" e si viene santificati se uno si scopa una Escort dopo aver parlato di unione familaire.
La prego Ministro Scajola, mi dica che era un pesce d' aprile..
La prego Ministro Scajola, mi dica che è stato un errore di battitura..
La prego Ministro Scajola, mi tolga dall' ano questo baubab, perchè inizia a far male

ARTICOLO FIRMATO DA ENZO BODYCOLD CARCELLO

28 commenti:

Giulia Feo ha detto...

Grandissimo e bravissimo Enzo!!!
Lo spero anche io che sia tutto uno scherzo, altrimenti............. :-((((

Chiara White ha detto...

E da quando in qua al nostro Governo interessa della Cultura o pensa di promuoverla? Il vero dramma è che qui si va verso il suicidio delle piccole realtà...hai voglia a rincarare il presso del libro...molte case editrici ne risentiranno a morire.

Anonimo ha detto...

non ho parole... solo parolacce...!!!!!

Yuko86 ha detto...

bellissimo articolo..io ieri pensavo fossa un pesce, ma ormai mi pare evidente che così non è...l'Italia mi sta proprio stufando!

Cristing ha detto...

Grandissimo Enzo... ma non credo proprio che sia uno scherzo, è l'ennesimo baobab

Al Custerlina ha detto...

Grandioso post, amico mio!!
Se permetti, lo condivido dappertutto.
Be', anche se non permetti!
;)

Lorenzo Palloni ha detto...

Fantastico: questo è giornalismo coi controcazzi.I miei complimenti.
(Non mi inchino perchè anche a me il baubab comincia a far male.)

Sul contenuto dell'articolo? Ormai siamo al punto di non ritorno, per quanto mi riguarda. Non so come faremo a riprenderci dalle piccole e grandi batoste che quotidianamente prendiamo. Neanche nell'ordine di anni. Non lo immagino davvero.
Questo è solo l'ennesimo chiodo sulla cultura italiana, forse quello definitivo.
Amen.

--LP

gc ha detto...

Fantastico articolo!
Anche io condividerò, perché la devono far finita con queste scelte assurde che finisco sempre per colpire la cultura di un Paese che già stenta a svilupparsi in tal senso.
O_O Cristina

Anonimo ha detto...

In tutti i blog che parlano di libri ci sono post e commenti indignati a riguardo... che dire?Che molti provvedimenti legislativi di questo governo fossero vergognosi si sapeva già, ma sorprende sempre come si possa scendere sempre più in basso...

Elayne

Marta ha detto...

Siamo alle solite, si inneggia alla cultura, al sapere ma appena si può si distrugge e si stronca qualsiasi cosa. Aumento tariffe --> aumento costo dei libri e, noi LETTORI!, sappiamo bene quanto siano già aumentati e quanto costino!

Stefano ha detto...

durante la crisi i governi europei aumentano investimenti in ricerca, scuola e cultura.
noi no.
basta questo a dire che tipo di paese siamo.

Martina S. ha detto...

Penso anche a chi compra i libri soprattutto online, come me. Quanto ci costerà ora farceli spedire??? :-(
Probabilmente anche il ministro in questione è fra quelli che contribuiscono ad abbassare la media di libri letti e comprati in Italia...e

allanon ha detto...

Bravo Enzo...Ho appena letto adesso la notizia su SherlockMagazine....Che vuoi che ti risponda Scajola...Hai dimenticato di dire che 'sto tizio è quello che ha bollato come "COGLIONE" il Professor Marco Biagi massacrato dalle BR..Darà semplicemente del "COGLIONI" a tutti noi che leggiamo invece di guardare Amici alla tv o il TG1. Il problema è che se leggiamo magari "pensiamo" pure e questo non va e no proprio non va no no no no

LC ha detto...

Mi chiedo tra l'altro perché sul numero odierno di Repubblica, sempre pronta - e a ragione - a indignarsi contro le malefatte dell'attuale oligarchia - la notizia sia relegata in un minuscolo trafiletto sepolto nelle pagine dell'economia. Mah.

Qui, comunque, il link alla dichiarazione rilasciata ieri dal presidente dell'AIE, Associazione Italiana Editori, Marco Polillo:
http://tinyurl.com/ydwjw24

ciao, luca

Edizioni Estemporanee ha detto...

E' stata aperta una pagina su Facebook sull'argomento: RIDATECI LE TARIFFE POSTALI AGEVOLATE PER L'INVIO DEI LIBRI". Iscrivetevi e diffondete. Grazie

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Grande Enzo!!!
Articolo veramente con le palle per una decisione politica assolutamente VERGOGNOSA, che crea ulteriori problematiche alla già dura realtà dell'editoria italiana (e di conseguenza alla fine a noi lettori).
Già stiamo messi male, questo è proprio l'ultimo chiodo sulla bara!!!
Finalmente un articolo "politically uncorrect" nel perfetto stile corpi freddi (che condivido al 110%)

Unknown ha detto...

non ho parole... e non posso nemmeno dire apertamente quello che penso (qui ed ora, intendo), perchè Scajola ha inaugurato l'azienda dove lavoro ed è visto come il Messia...

Darò la massima diffusione possibile a questo articolo. Grazie Enzo!
Burb

Anonimo ha detto...

Non ho parole...:((

Margcieloblu

picchio511 ha detto...

Caspiterina, un aumento del 900% non è da tutti i giorni; anche se generalmente non compro tramite corrispondenza, è un provvedimento demente nella logica e privo di buon senso; alla facciazza della divulgazione della cultura in Italia

eccozucca ha detto...

Grandissimo capo!! purtroppo la cultura è una merce che non vende, come l'onestà, la verità e l'anima..( oddio su quest'ultima qualche soldino qualcuno ce l'ha fatto..aehm..)..però sarà per colpa di de amicis, sarà perchè la mia terra è dove ho aperto gli occhi la primissima volta..non verrò in Norvegia..:) ..L'Italia non è questi 600 e rotti deputati e senatori..non è la classe politica..magari mandiamoci loro a studiare come si fà in Norvegia..

Stefania ha detto...

Straordinario articolo Enzo. Sei un Grande, davvero.
IO e Massimo lo abbiamo letto insieme, commentandolo man mano, arrabbiati e indignati sulla strada che sta prendendo il nostro paese. :(

MaryC. ha detto...

Che dire? Concordo con chi dice che purtroppo in Italia la cultura nn paga, ci vogliono tutti mentalmente allineati a coloro che guardano uomini e donne, amici e quant'altro.
Ovviamente come è già stato detto seguendo la catena saremo anche noi a farne le spese!
L'unica cosa che mi consola è che, se non ho inteso male quanto scritto sul sito delle poste, anche le case editrici potranno usufruire della tariffa piego di libri ordinaria (€ 1,28) certo è comunque che questo baubab ha davvero dell'incredibile!

PS come sempre grande Enzo che alza la voce quando serve!

Anonimo ha detto...

Pochi lettori più tariffe. Ergo ancora meno lettori e più coglioni. Geniale!
Fabio Lotti

Dario Bertini ha detto...

Grazie ad un volontario che abbia meno di 30 anni ed a altri 3 coetanei seri e volenterosi potremmo tentare di farci sovvenzionare un convegno ed una pubblicazione sul tema per il periodo di Ottobre e Novembre 2010. Il come Enzo lo sa già, ma è lunga da spiegare qui...però è fattibile e potrebbe essere l'inizio di una valida protesta/analisi costruttiva ed informativa...ditemi voi...

solaccursio ha detto...

carissimo, ti ricordo che stanno togliendo fondi alla scuola. Uno solo lo scopo possibile: una nuova generazione di ignoranti che non capiscano i vocaboli con cui vengono f0ttuti....
una nuova generazione di aspiranti veline e grandi fratelli (mi raccomando senza aver mai letto Orwell)
Niente per caso.
Sol Accursio (Dr. Russell)

Linda80 ha detto...

...senza parole...
Invece che incentivare la gente alla cultura e cercare di risollevare un po' le cose che si fa? Si mettono i bastoni tra le ruote alle povere persone che preferiscono un buon libro invece che guardarsi i vari reality e str***ate varie... O_o

Enzo, grandissimo articolo!!!!!!!!

mafalda ha detto...

E' uno schifo!!!!!!!!!!!!!!Già è costoso comprare libri, con l'euro sono aumentati in maniera spaventosa, adesso ci strozzano. La verità è che vogliono che rimaniamo incolti, così passiamo il tempo a vedere le donnine nude dei programmi televisivi, così avendo il cervello fottuto dalle idiozie, non prestiamo attenzione alle "minchiate" che fanno e continuiamo ad essere felici!!!!!!!!
E' oltraggioso, assolutamente!Non pensano che dietro le case editrici ci sono persone che fanno il loro mestiere con passione e tanta fatica?Non pensano a noi lettori, che ahimè abbiamo pochi svaghi, che ci danno la possibilità di respirare?La lettura per me è vita!Secondo me lo fanno per incentivare a comprare il nuovo marchingegno che serve a sostituire il libro, magari si sono messi d'accordo con i produttori!!!
Mi sento veramente triste!!!
Scusate lo sfogo
Mary

Cristian Fabbi ha detto...

Ciao Enzo,
temo che purtroppo non sia un pesce d'aprile ma un baobab lì, come dici tu. Fa parte di una strategia di lavoro per lo smantellamento della cultura.
Hai fatto benissimo ad evidenziarlo.
Cristian Fabbi
"Ognibene e le tracce del mulo"