“I punti salienti erano gli eventi stessi: una pugnalata, un’improvvisa stretta sul collo, un uomo preso da orribili convulsioni con la luce completamente accesa, che attendeva di morire senza saperlo.”
Il luogo dove si svolgono gli avvenimenti del romanzo è perfetto per l’ambientazione classica del Giallo.
La neve che scende ininterrottamente, gli ospiti bloccati in una villa al termine del veglione di fine anno, il cavo del telefono tagliato, la luce che si spegne improvvisamente in tutta la casa.
Non si può dire che il nuovo anno inizi con i migliori auspici, perché nella sua camera una giovane donna giace trafitta da un pugnale e uno scrittore viene trovato privo di vita nella pagoda dove stava lavorando al suo ultimo romanzo.
C’è un delitto impossibile, che non può essere stato commesso da nessuno degli ospiti, e l’indagine, che si svolge fra la casa e il vicino padiglione, circondato dalla neve dove non ci sono impronte.
Mentre la neve non smette di cadere e si aspetta l’arrivo della polizia, quando le strade lo permetteranno, l’investigatore dilettante Ludovic Travers cercherà di trovare il modo di risolvere l’intricata vicenda …
Ci sono tutte le premesse per un ottimo libro, ma l’autore non riesce a creare quel clima di mistero che caratterizza i migliori romanzi dell’epoca d’oro del Giallo.
Sia l’interagire dei personaggi (l’investigatore non fa eccezione) sia l’analisi degli indizi non appassionano il lettore e la soluzione degli eventi inspiegabili non soddisfa pienamente tutte le attese.
Christopher Bush, prolifico scrittore inglese dagli Anni Trenta ai Sessanta, non può essere considerato uno dei protagonisti del Giallo, soprattutto se paragonato ai suoi contemporanei, veri maestri del genere poliziesco.
In quasi tutti i suoi romanzi appare Ludovic Travers, le cui indagini migliori sono quelle pubblicate negli anni Trenta.
Omicidio a Capodanno (Dancing Death, 1931) è il suo quinto romanzo.
A volte troppo ricca di particolari, con una trama non sempre lineare, nel complesso è una storia che tiene compagnia, specialmente d’inverno, quando fuori domina il freddo e il colore bianco della neve rende il paesaggio magico e silenzioso.
Articolo di Carrfinder
Dettagli del libro
- Titolo Omicidio a capodanno
- Autore Bush Christopher
- Prezzo € 13,90
- Prezzi in altre valute
- Dati 2009, 313 p., brossura
- Traduttore Pratesi D.
- Editore Polillo (collana I bassotti)
5 commenti:
Atmosfere decisamente suggestive per questo mystery che,a quanto pare, non riesce a soddisfare ampiamente le aspettative.
C'è da dire che noi amanti del giallo classico dai Bassotti ci aspettiamo sempre il massimo (perchè l'intento della casa editrice è di offrire un prodotto di altissima qualità).
Devo dire comunque che la trama è parecchio intrigante e mi tenta parecchio.
Hai detto bene, Killer: noi amanti del giallo classico siamo diventati così 'esigenti' che se la soluzione non si dipana in modo perfetto restiamo insoddisfatti.
Ha fatto un buon lavoro Carrfinder nelll'illustrare bene le qualità e le 'pecche' di questo libro, che comunque si legge volentieri.
Mi associo con il killer e Martina.
Fabio Lotti
L'ho letto sotto Natale, l'atmosfera c'era tutta, ma santa pazienza una noia mortale...
gracy
In effetti la "pallosità" è un pò un elemento caratterizzante di molti mystery minori della golden age. Bisogna avere pazienza...:-)
Fabio Lotti
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