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lunedì 8 febbraio 2010

La carezza dell'uomo nero- Sabine Thiesler


Perchè non siete arrivati prima? L'uomo cattivo si è concesso cosi tanto tempo per uccidermi, eppure non mi avete trovato..

Benjamin è un bambino berlinese, biondo, silenzioso, compassionevole. Undici anni ed un piccolo guaio scolastico che sembra una montagna insormontabile su quelle spalle gracili. Non vorrebbe veder mai piangere la propria mamma, già debilitata da una malattia progressivamente invalidante. Vorrebbe avere una nonna, come il suo amico, da cui rifugiarsi in una mattina di pioggia come quella in cui marina la scuola. Avrebbe voluto che il padre fosse tornato presto, invece di attardarsi nel bar a bere per dimenticare i suoi guai, cosi ora sarebbe nel suo banco a cantare con gli altri alunni e non dovrebbe affrontare due bulli più grandi di lui..Qualcuno lo soccorre. Un uomo gentile.
Non dovrebbe fidarsi degli sconosciuti ma la paura passata e l empatia fiduciosa che muove i cuori di moltissimi ragazzini e, a volte, di alcuni adulti, vince il ricordo dei moniti ascoltati. Due giorni dopo è un fanciullo cereo, lontano ormai da ogni dolore terreno, che accoglie seduto ad un tavolo gli ispettori di polizia. Benny è il primo. A tre anni di distanza lo seguiranno Daniel e poi Florian. Quindi il silenzio. Alla detective Mareike e all'ispettore Karsten non resterà che archiviare come insoluto il caso. Sulla carta almeno, non nei loro pensieri e nella decisione, mai immutata, di trovare un killer tanto spietato.
La Germania può tirare un sospiro di sollievo ma il male non conosce confini, percorre il mondo senza curarsi delle frontiere umane e naturali. Uguale a se stesso sempre, cosmopolita, visibile solo negli involucri lasciati alle sue spalle.
Sono passati otto anni e un altro bambino scompare, questa volta senza lasciare traccia, in Italia. Anne, sua madre, tornerà dieci anni dopo in quella valle toscana dove la natura sembra placida, sorridente, innocua. Il dolore non si è mai sopito e la vita è rimasta ancorata nelle sabbie mobili dell'incertezza e dell'impotenza. In questa valle, come ad un richiamo del fato, si incroceranno le strade di Anne, della detective Mareike, di una fanciulla sperduta nella mente e nei pensieri il cui nome è il suo unico suono: “Allora”.
Le casupole dai nomi poetici sveleranno i loro segreti, forniranno il disegno..l'arazzo di un carnefice che non ha mai smesso di uccidere se stesso e il proprio bisogno di carezze. Un uomo nero che non si nasconde sotto il letto o dentro un armadio nel cuore della notte, ma che alberga nell'abbandono, nel disamore, nella negazione di ogni scintilla di umanità.
Vedrete con i suoi occhi Capirete con il suo cuore Lo odierete con tutte le vostre forze ma non potrete fare a meno di provare compassione . Non sarete mai stati tanto vicini a un assassino.
No non ho avuto compassione. Ho compreso ma non ho potuto dimenticare la pena più grande. Questo romanzo è un pugno nello stomaco, di quelli da knock out. La Thiesler è brava, bravissima, a creare un crescendo di suspence, portando a poco a poco in superficie un dettaglio alla volta, senza scadere mai nella banalità. In un avanti ed indietro nel tempo, raccogliere indizi e seminare quesiti, fino alla visione totale. Ancor più straordinaria ritengo, in tempi come i nostri, nel non dire, nel non scadere in morbosi dettagli.
La compassione è dove esattamente deve essere, nell'accompagnare questi addii prematuri alla vita con dolcezza, con poche righe.
Nell'imprimere nel lettore la visione di quell'innocenza di cuore e pensieri travolta si, ma da un'ombra, che presto, prima o tardi, sarà sconfitta, almeno qui, come in una vecchia ninna nanna..

Ninna nanna, ninna oh! questo citto a chi lo do?
Lo darò all'omo nero, che lo tenga una anno intero.
Lo darò alla befana, che lo tenga una settimana.
Ninna nanna, ninna oh! questo citto a chi lo do?
A nessuno lo darò..Lo darò alla sua mamma che lo metta a far la nanna! ...

Articolo di Daniela Contini

Dettagli del libro
  • Titolo: La Carezza dell'uomo nero
  • Autore: Thiesler Sabine
  • Traduttore: Rainer H.
  • Editore: Baldini Castoldi Dalai
  • Collana: Romanzi e racconti
  • Data di Pubblicazione: 2010
  • ISBN: 8860735793
  • ISBN-13: 9788860735799
  • Pagine: 511
  • Prezzo: 20 euro
  • Reparto: Narrativa straniera

12 commenti:

Scéf ha detto...

Bravissima Daniela :)
un libro che mette i brividi!!

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Daniela semplicemente sublime!!!
Un libro agghiacciante che corro oggi stesso a comprare.
Corpi Freddi primi a recensirlo :-))

Martina S. ha detto...

Daniela! Oh my God! Recensione straordinaria, si sente che il libro ti è entrato dentro davvero. Mi piace il fatto poi che non scada in morbosi dettagli.
E quella vecchia ninna nanna... accidenti, la cantavo sempre a mio figlio quando era piccolo piccolo!!! Ora mi verranno i brividi ogni volta che la sentirò.

Dario "Santo Ludico" Bertini ha detto...

Ottima recensione, scorrevole come burro su pista di sci e tagliente come pista di sci su burro.

Matteo ha detto...

Bellissima recensione Daniela. Il libro cosi' ben recensito non puo' passare inosservato.
Davvero bravissima. Sei grande.

Lofi ha detto...

Daniela ha fatto una recensione da fuoriclasse. Tutto genio e niente sregolatezza. Genio e follia
http://www.settemuse.it/pittori_scultori_italiani/ligabue/antonio_ligabue_012_il_re_della_foresta.jpg

Blueberry ha detto...

Concordo con Matteo, brava Daniela, con una recensione così, il libro è già finito in wishlist!

AngoloNero ha detto...

Cavoli, raccontato così sembra bellissimo... E io nemmeno sapevo che fosse uscito!!

Frankie Machine ha detto...

Triplo wow, quando si scrive così di un libro nessuno può resistere,catturato e cotto.

Anonimo ha detto...

Complimenti a Daniela ma si sta avverando un pò quello che temevo ed ho scritto proprio qui: l'uso smodato dei bambini nel romanzo poliziesco inteso in senso lato. Potrei citare una lunga sfilza di titoli apparsi in questi ultimi tempi. Niente di male, soprattutto se sono scritti bene come ci fa capire Daniela, ma a me, come dire, tutto questo affollamento un pò di senso me lo lascia. Solo impressione personale e non una vera critica.
Fabio Lotti

Stefania ha detto...

Bellissimo, mi intriga tantissimo, quasi quasi me lo metto in wishlist :)

Anonimo ha detto...

Grazie Daniela della bellissima recensione. Ho comprato il libro e devo dire che hai colto appieno ciò che questo libro esprime. La carezza dell'uomo nero è entrato "prepotentemente" nella lista dei miei thriller/gialli/noir preferiti.Grazie!