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domenica 24 gennaio 2010

Il corpo dell'inglese - Giampaolo Simi



Sembrava il fusto cavo di un vecchio albero a cui qualcuno ha allacciato per scherzo un reggiseno.

Così come altri contemporanei da Lucarelli a De Cataldo, da Genna a Sarasso, fino a Baldini, anche per Simi l’invenzione deve potersi ancorare ad un fondale storico, che non si limita a svolgere la funzione di contenitore, ma finisce per assumere l’aspetto di uno specchio deformante il cui riflesso attribuisce alla narrazione un carattere epico e il valore di un monito.
Il racconto riporta eventi che potrebbero essere più che reali, tanto possono facilmente confondersi con quello che accadeva all’epoca e quanto sono in grado di anticipare quello che avviene ai giorni nostri. In pratica la finzione si giova di una autenticità frutto di ricerca sul campo per acquisire spessore e illudere, lasciando nel dubbio se e fino a che punto l’autore si sia spinto a travisare fatti in leggende e viceversa.
Lo stesso titolo rinvia ad una vicenda sussurrata, dimenticata negli archivi delle cronache locali, quella della morte del poeta inglese Shelley dalle parti di Viareggio. Un libro di sue poesie rappresenta il filo d’Arianna che impedisce al lettore di perdersi nel complicato gioco a incastro del romanzo.
Vi sono tre parti che lo compongono, ognuna è affidata al suo protagonista, che è, nello stesso tempo, comprimario nelle altre due. Quasi una sorta di teatro pirandelliano, le diverse angolazioni portano a riconsiderare lo stesso frangente sotto una luce di volta in volta trasfigurata dalle (in)esperienze tragiche e (dis)umane degli attori in gioco.
Di classico c’è la descrizione di un enigma che coinvolge per la sfida alla ricerca della sua soluzione, lo scombinare delle carte e il ripresentare le circostanze sotto una prospettiva nuova a cui non si è pensato. Di nero e di cupo c’è il sudario che avvolge come l’afa d’agosto gli avvenimenti che percorrono il libro, magicamente immersi in una Versilia sporca ed assetata, che fa a pugni con la sua immagine mondana, di luogo ospitale.
Gheghe è un ex-carcerato per un delitto di terrorismo, che alla conclusione della pena ritrova i suoi contatti, interessati a vedere come vorrà sistemare le vecchie pendenze. Allo studio delle sue mosse si mettono il compagno criminale, il commissario che lo ha arrestato, il figlio del morto e la connivente di una cellula ancora attiva, ognuno con un progetto ben preciso, che aspetta di realizzarsi.
Centrale per i tre episodi è la rappresentazione dei motivi, spesso in realtà solo alibi del giorno dopo, che i personaggi della storia sciorinano per giustificare le proprie azioni, passate e ancora da compiere. E’ forse in questa parte che il romanzo pecca di eccessiva scrittura, parentesi e divagazioni che rallentano i tempi già lunghi in vista della conclusione.
Ogni episodio ha la sua coda, che arriva terribile e violenta, inaspettata, mortale. E l’epilogo è ancor più crudo, devastante, senza speranza. No, non sono libri dal finale consolatorio.

Articolo di Frankie Machine

Dettagli del libro
  • Autore: Simi Giampaolo
  • Editore: Einaudi
  • Genere: narrativa italiana
  • Collana: Einaudi. Stile libero. Noir
  • Pagine: 401
  • ISBN: 8806163620
  • ISBN-13: 9788806163624
  • Data pubblicazione: 2004


7 commenti:

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Grande recensione, Frankie è bravissimo.
Questo Simi è l'ennesimo scrittore italiano che mi intriga moltissimo.
Da lettore totalmente esterofilo ormai sto leggendo quasi esclusivamente libri di autori di casa nostra.
E ritengo che non abbiamo nulla da invidiare agli scrittori d'oltreoceano (almeno finchè non cerchiamo di scimmiottarli)

Lofi ha detto...

Frankie nel week end ci piazza una doppietta da grande fuoriclasse (Ronaldinho o Milito vinca il migliore). Passa da Burke a Simi con grande disinvoltura deliziandoci con recensioni sopra la media.
Realtà + finzione + viareggio = http://www.settemuse.it/pittori_scultori_europei/miro/1924_joan_miro_001_carnevale_di_arlecchino.jpg

Framkie Machine ha detto...

Rosa elettrica dicono che sia anche migliore.
Sono d'accordo Marco, quest'anno si premia l'italiano. Ne ho giusto uno in serbo, si chiama Dagradi, accetto scommesse.
Lofi pensa che sono andato a vedere la Fundacio' Mirò a Barcellona, uno spettacolo.

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Hai ragione Frankie!!! E preparatevi che sto leggendo il tris d'assi: Francesco Gallone - Sergio Paoli e la nuova scommessa Marsilio Pierluigi Porazzi con i nuovi lavori.
Prestissimo su Corpi freddi of course.

Scéf ha detto...

giro il commento dell' autore lasciatomi su fb:
Giampaolo Simi
Gran bella recensione. Obrigado!


ehehehehehe
grandissimo Frankie

Martina S. ha detto...

Ragazzi, mi state contagiando con 'sta faccenda di leggere di più autori italiani! Penso che mi adeguerò, pur senza trascurare altri autori miei preferiti.
A parte questo, nelle ultime recensioni Frankie Machine va alla grande!!!

Franco Máquina ha detto...

De nada Juan Pablo!, está claro que tu eres un hombre muy llevado a la narración histórica. La inserción de la novela negra sobre un fondo histórico la hace insuperable. A la prójima y adelante así! Hola.

Franco Máquina :))))