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martedì 3 novembre 2009

Il codice del silenzio - Barry Eisler



 Barry Eisler è l'autore della serie di thriller con John Rain, assassino, solitario, mezzo-giapponese americano che vive in (o forse tra) due culture.Barry si è da subito presentato in Italia con romanzi balzati sempre in alto alle classifiche di vendita e stessa sorte ha avuto questo suo "Il codice del silenzio" pubblicato da Garzanti Libri.
Un libro "diverso" rispetto alla saga di J. Rain a cui ci aveva abituati negli anni, e questa sua diversità forse si sente u pò troppo in questo romanzo. Un thriller ambientato in California, nella Silicon Valley, dove Alex Treven, avvocato specializzato in informatica, riesce ad avere tra le mani un software che riuscirebbe a rivoluzionare da solo l' intero mercato informatico e la sua relativa sicurezza, l' Obsidian. Ma tutto questo clamore è seguita anche da una coda di morte di tutti coloro che hanno trattato questo prodotto e che adesso mette a repentaglio la vita di Alex stesso e l' unico che potrebbe aiutarlo è il fratello Ben, tanto odiato, un veterano che lavora nei servizi segreti, un bastardo cinico che odia e a cui attribuisce la morte della sorella avvenuta anni prima.
Nonostante la morte di 4 persone già dalle prime pagine, il romanzo parte molto lentamente per un thriller d' azione. Anche il proseguo non è pieno di scintille se non quando l' autore, non unisce i 3 personaggi principali della storia: Ben, Alex e Sarah. Durante il romanzo i tre, vengono presentati separatamente con un notevole calo di patos nella trama e solo quando sono insieme, la trama prende velocità. Insieme stanno combattendo una forza sconosciuta determinata ad acquisire il software di crittografia informatica, ma singolarmente ci sono dei conflitti interpersonali: tra Alex e Ben per la morte accidentale della sorella quando erano adolescenti; l' affetto inespresso di Alex verso Sarah, e Ben che invece sospetta che Sarah possa essere un agente di sicurezza infiltrata a causa della sua nazionalità iraniana.
Il finale è un po troppo veloce, puerile e poco credibile (allora ancora una volta, la trama ha bisogno rapidamente di avvolgere fili sciolti), ma nel complesso, questo romanzo è un thriller che realizza con successo il suo obiettivo primario di intrattenere il lettore anche se da Barry Eisler, francamente mi sarei aspettato un pò di più. C'è anche da dire che, le trame letterarie che è riuscito a tessere in tutti i suoi precedenti libri Barry Eisler, sono sempre state superbe.
Questo, purtroppo, non lo è.
Non è chiaro se "Il codice del silenzio" è destinato ad essere un romanzo stand-alone o il primo capitolo di una nuova serie che possa accostare quella (secondo il sottoscritto) più riuscita con John Rain, ma mi auguro profondamente che questo romanzo sia "solo" un prodotto di transito e che Eisler torni a stupirci con romanzi come "Pioggia nera su Tokyo", "Alba nera su Tokyo", "Rain Storm - Pagato per uccidere", "La via del samurai" o "La furia del samurai" per altro tutti pubblicati in Italia dalla Garzanti anche in economica se non ricordo male.

Bring back John Rain!


Articolo di BodyCold


Dettagli del libro
  • Titolo Il codice del silenzio
  • Autore Eisler Barry
  • Dati 341 p., rilegato
  • Prezzo € 18,60
  • Editore Garzanti Libri
  • Collana Narratori moderni
  • EAN 9788811666189
  • Traduttore: G. Pannofino 

5 commenti:

Lofi ha detto...

Mai letto nulla di questo autore e vista la stroncatura di Enzo penso di passare oltre.

Scéf ha detto...

la stroncatura chiaramente è legata strettamente a questo romanzo ma se riesci a leggere la serie di John Rain, quella merita davvero :)

DAMPY ha detto...

enzo io ho letto rain storm e mi è piaciuto poco, questo ce l' ho in libreria e aspetterò che prenda vita e cammini sul mio comodino da solo, perchè per adesso non fremo dalla voglia di aprirlo, poi dopo il tuo commento...

Anonimo ha detto...

io consiglio di leggere alba nera su tokyo e pioggia nera su tokyo. quest'autore ha una aprticolare abilita nel farti capire benissimo come sono gli spazi chiusi che descrive.

saluti

Anonimo ha detto...

Ciao , anche io come te sono un appassionato di John Rain. Per distrarmi ho preso anche questo volume di Eisler.Sono d'accordo con te nella recensione. Ho avuto un fremito quando nel libro a proposito di uccidere qualcuno facendolo sembrare un'incidente si parla di un tale, mezzo giapponese , maestro in quest'arte ...che pare sia fuori attività. Ma che avrà voluto dire? Non è che Eisler come Conan Doyle alla fine , ci fa lo scherzetto?
Alberto