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giovedì 1 ottobre 2009

Intervista a Giallo V



Ho deciso da qui in avanti di scrivere una breve presentazione che riguarda il succo dell’intervista. Praticamente due parole.
Qui abbiamo il problema (falso, s’intende) dei traduttori e quello del gentil sesso che si infila dappertutto in strenua lotta con i maschietti. Da tenere presente che Bafio Tolti altro non è che l’anagramma del mio nome e dunque il mio alter ego che entra in questa nuova stronzata.

R- Bene, ci risiamo.

G- Spero che tu abbia smaltito la sbronza.

R- Ma quale sbronza! Sono vispo come un fringuello. Piuttosto mi sembri ancora con i denti digrignanti. Con chi ce l’hai questa volta?

G- Con i traduttori.

R- E che cosa ti hanno fatto?

G- Traducono.

R- Mi immagino i salti di gioia di Lapalisse .

G- Traducono e dunque portano altra roba da fuori. Ci fanno una concorrenza spietata. E poi alzano la voce, diventano prepotenti, pretendono di far sapere al lettore i loro nomi. C’è un tizio, per esempio, mi pare Carlo Conti…

R- Luca Conti. Carlo Conti è un presentatore televisivo.

G- Bravo, proprio lui che è peggio di una piattola. Tutte le volte che non viene fatto il suo nome in una recensione la fa lunga come una messa cantata. E c’è sempre quel grullo di Bafio Tolti a fargli da spalla gli venisse…

R- Lascia stare gli accidenti che per lui basta la natura. E poi quello di Luca è un diritto bello e buono e non mi pare che la faccia tanto lunga. Due parole e via.

G- E’ uggioso, è palloso, lo fa perché vuole dare importanza al traduttore, così può pretendere sempre di più. Mi hanno detto che, con i proventi delle traduzioni, si è costruita una villa in Sardegna vicina a quella del Berlusca e l’hanno visto perfino alle feste del Billionaire.

R- Ma lascia perdere le chiacchiere! Luca al Billionaire via…Anche se…ma…non si finisce mai di conoscere le persone. Piuttosto non mi pare questo il solo motivo che ti fa tenere il broncio.

G- Ormai mi conosci bene.

R- Tira fuori il rospo.

G- Le donne.

R- Le donne?

G- Le donne.

R- Tua moglie ti ha fatto le corna.

G- Ma che c’entra? Come ti…

R- Sei sempre in giro. In ogni tempo e in ogni luogo e dunque posso capire…

G- La signora in Giallo non ha di questi problemi. Le donne, dico le donne che scrivono romanzi polizieschi, noir, thriller e compagnia bella stanno aumentando da far paura. Sono come le cavallette…

R- E allora? Una bella compagnia femminile è quello che ci vuole…

G- Qui ci stanno togliendo il lavoro, stanno facendo comunella, si aiutano perfino a vicenda!

R- Beh…

G- Non solo scrivono, ma presentano, recensiscono, si intrufolano nei siti, nei blog con un unico scopo…

R- Quale?

G- Toglierci di mezzo!!! Togliere di mezzo tutti i portatori di palle…

R- Portatori…

G- Una metafora, insomma tutti i maschi che vivono del lavoro giallistico.

R- Non ci credo. Non ci posso credere.

G- Non solo vogliono toglierci di mezzo dal lavoro ma anche dalle storie stesse. Fuori dalla realtà e dalla fantasia, capisci!

R- Fermo un attimo. Spieghiamo meglio ai nostri lettori…

G- Ci sono sempre?

R- Certo che ci sono.

G- No, perché con quello che è successo l’altra volta pensavo…

R- Ma non vedi come si affollano, come spingono, come si urtano, come gesticolano…

G- Non ricominciare che me ne vado.

R- Non ricomincio. Però la spiegazione la devi dare.

G- Vai a vedere un po’ la rubrica che tiene quel rimbambito di Bafio Tolti.

R- E lascialo stare. E poi cosa c’entra la rubrica “Detective lady” di Bafio Tolti?

G- C’entra, eccome, perché ti dà l’idea ti quante nuove piedipiatti stanno nascendo. Una marea, un esercito, una montagna, un…

R- Ho capito. Sono parecchie. E allora?

G- E allora anche nelle storie le donne stanno prendendo il posto degli uomini! Nelle storie e nella realtà, capisci!

R- E non urlare. Capisco, capisco…

G- Tra poco prenderanno il mio. Non potrò più scrivere…

R- Beh, non è poi quel gran male…

G- Ma anche il tuo posto di intervistatore sarà in pericolo, bello il mio spiritosone. La tua rubrica cancellata. Morta e sepolta. Praticamente un corpo freddo…

R- Noooo!!!…i miei lettori…solo come un cane…chi mi ascolta…la noia…il vuoto…

G- Ora ti lamenti, eh? Vedi che ho ragione?

R- E chi minaccerebbe il mio posto?

G- Ma una qualsiasi ragazza del blog, Marta, Martina o Linda o Stefania o…o altre ancora.

R- Sono fottuto.

G- Siamo fottuti.

Articolo di Fabio Lotti 



12 commenti:

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Quoto il buon Fabio sulla pericolosità delle femmine.
Relativamente ai traduttori aspetto curioso l'intervento dell'imputato citato in causa: Luca se ci sei batti un colpo!!!!

Martina S. ha detto...

Ihihih...
Ironia a go go, eh Fabio? Purché sia solo ironia...
Te lo chiedo da donna che sta pure... traducendo!
Vai così, Fabio, anzi no, Bafio ;-)
Martina

Anonimo ha detto...

Allora sei anche più pericolosa! Su "Sherlock Magazine" mi diverto a scrivere delle satirette che poi vedono la luce sulla omonima rivista cartacea pubblicata dalla Delosbook. Ultimamente questa da cui ho tratto spunto...

L’assalto delle pocce

Riprendo e rimpolpo un pezzo già scritto in staggese e lo traduco in italiano perché la cosa è seria. Seria per noi maschietti, voglio dire. Si tratta delle pocce. Sì, proprio delle pocce. E non fate codesta faccia schizzinosa che non è una parolaccia. Con quello che si legge in giro poi…
Le pocce arrivano da tutte le parti e in tutte le forme: a pera, a mela, a cocomero, a zucca. Di tutti i tipi e di tutte le dimensioni. E s’aggregano e saltano e ballonzolano e fanno un casino del diavolo. E incominciano a sparare. Ma mica latte caldo che farebbe anche bene alla salute. E ti sparano articoli, racconti, romanzi polizieschi, interviste, recensioni. A ripetizione, a raffica, a mitragliate. Sono tante. Ma tante tante. Troppe. Se non ci si sta attenti si pestano. Sono furbe, scaltre. Assetate di gloria. Hanno le punte delle penne intinte nel veleno del riscatto. E ci sanno fare. Sono più organizzate, meno litigiose del solito. Capaci di stare insieme, di fare comunella. Non contente di scrivere gialli ti inventano una dopo l’altra una serie di detective in gonnella (o in pantaloni che fa lo stesso) da far venire il capogiro. Via il maschio anche nell’immaginario! Una rivolta. Una rivoluzione. E l’uomo che fa? I’ bischero, diceva i’ mi’ babbo. Mica si dà da fare per respingere in qualche modo questo assalto di forme rotonde. Anzi lo agevola . Soprattutto nell’immaginario creando a sua volta un bel malloppo di pocce con la pistola. Quel tontolone di James Patterson te ne ha scaricate addirittura quattro gli venisse un colpo! E quell’ingenuo, a dir poco, di Otto Penzler ha dedicato una intera antologia alle “Donne pericolose”. Lui voleva forse metterci sull’avviso e intanto hanno conquistato la parte essenziale di tutti i racconti. Povero allocco!
E a proposito di antologie sta venendo fuori una nuova forma di razzismo alla rovescia. Niente autori con le palle (in senso non metaforico) ma solo autori con le pocce. Basta citare “Alle signore piace il nero” dove non c’è posto per pistolotti di sorta. Ma poi, insomma, che le pocce siano dappertutto basta fare un giretto in internet per rendercene conto. In tutte le loro sfumature: aggressive, delicate, signorilmente classiche, composte, gentili, peperine eccetera eccetera. Scrivono, recensiscono, intervistano, discutono, commentano. Non stanno mai ferme. Non stanno mai zitte.
Spesso ho un incubo. E’ notte. Cammino per una strada buia. All’improvviso delle pocce incappucciate. Le riconosco dal capezzolo che esce di fuori. Mi seguono ballonzolando. Cloppete cloppete cloppete. Allungo il passo. Allungano il passo. Inizio a correre. Ballonzolano e rimbalzano più veloci. Cloppete cloppete cloppete. Una via senza uscita. Una luce bianca, irreale. La luna rotonda nel cielo a forma di poccia. Abbasso lo sguardo. Sono circondato. Le pocce si avvicinano. Mi avvolgono. Il loro tepore mi stordisce. Un sorrisetto da ebete. Faccio fatica a respirare. Ho paura. Le pocce mi stringono, mi soffocano…
Mammaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Fabio

Liberidiscrivere ha detto...

Ah se non ci fossimo noi ragassse si che vi annoiereste Giulia

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Sotto questo punto di vista Giulia hai perfettamente ragione!!!
Come faremmo senza le donne.....

Martina S. ha detto...

Fabio, sei tremendo!!!

Killer, ti tocca dichiararlo pubblicamente, eh? Sennò ti cacciano di casa, eheh...

Anonimo ha detto...

Mi sarei aspettato l'intervento del nostro traduttore per antonomasia Luca Conti che forse è affaccendato in altre faccende più importanti. Se non dovesse intervenire allora le acuse di Giallo incomincerebbero ad avere un certo peso...
Fabio

Anonimo ha detto...

Luca maledetto vieni a trovarci entro domani o ti lancio un anatrema. Che le palle ti si sgonfino e il pisello di ciondoli inerte nei secoli dei secoli!!!
Fabio

Luca Conti ha detto...

Se non sono intervenuto fino a oggi, a parte la cronica mancanza di tempo, è perché ritengo che non ci sia più molto da dire, né da aggiungere a quel che ha scritto Fabio. Solo in una repubblica delle banane come l'Italia si continua ancora a pensare che la citazione del traduttore sia un atto di sensibilità da parte di recensori e giornalisti, mentre è un obbligo chiaramente indicato dalla legge.

Ma non mi faccio illusioni. In un Paese dove certe cariche dello Stato sono convinte di poter modificare la Costituzione per vie traverse e a proprio uso e consumo, figuriamoci se ci si può aspettare il semplice rispetto di una norma del genere.

Un caro saluto
luca

Scéf ha detto...

concordo con Luca e noi , dopo alcni svarioni iniziali, dovuti + a inesperienza che altro, abbiamo sempre aggiunto il nome del traduttore perchè senza di loro col cavolo che avrei scoperto autori come lansdale, freeman, e tantissimi altri ^_^

denghiù

Tommy ha detto...

Il ruolo dei traduttori è un ruolo fondamentale, se non il più importante per un libro.
Ha fatto bene Enzo nella scegliere di segnalare sempre e comunque nelle varie schede chi si è impegnato nella traduzione di un libro permettendoci di avvicinarci e scoprire autori stranieri.
Più rispetto per i TRADUTTORI.

Anonimo ha detto...

Grazie Luca per essere intervenuto! Sai che ho sempre appoggiato le tue sacrosante richieste. Solo che non hai risposto alle accuse malevole di Giallo sulla villa e sul Billionaire, ma è meglio così che oggi ne ho combinata una delle mie...
Fabio Lotti