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domenica 12 aprile 2009

E liberaci dal padre - Elizabeth George (Recensione Incrociata)

"Il corpo era privo di testa. Quell'unico e macabro dettaglio era il solo elemento rilevante delle foto che i tre poliziotti della squadra investigativa, riuniti attorno al tavolo rotondo di Scotland Yard, si stavano passando."




Il Killer Mantovano

Ogni amante della lettura che si professi tale si è trovato innumerevoli volte di fronte a romanzi avvincenti e degni di nota, capaci di destare interesse e momenti di piacevole diletto.
Discorso ben diverso è effettivamente constatare quante opere hanno lasciato dentro la nostra anima quel valore aggiunto che ne decretano lo stato di capolavoro, quei libri che ti hanno arricchito nell'animo e che porterai sempre dentro di te indelebili nella memoria.
Il romanzo d'esordio di Elizabeth George "E liberaci dal padre" per me rientra in questa ristretta cerchia.
La scrittrice inglese ci regala una storia che unisce al giallo british style di forte componente classica, figlio della Sayers e della Christie, le problematiche sociali e la mirabile descrizione psicologica dei personaggi che la permangono.
Definire questo romanzo solo "giallo" mi sembra altamente riduttivo: ci troviamo di fronte ad un'opera di alto spessore che ne eleva il genere a letteratura con la L maiuscola.
Siamo nello Yorkshire: nel granaio di una fattoria viene trovato il corpo decapitato del capofamiglia; vicino al cadavere ricoperta di sangue con un ascia al fianco in totale stato catatonico la figlia Barbara pronuncia questa frase: "Sono stata io. Non me ne pento".
Da questo incipit prende il via una vicenda in cui la George condurrà il lettore, con una prosa raffinata e prestigiosa, in un percorso emozionante, toccante e doloroso fino al forte e disturbante epilogo che pone fine ad un libro che vorresti non finisse mai da quanto è bello, perchè sai che sarà tremendamente difficile vivere nuovamente momenti così intensi.
Impossibile dimenticare il tocco delizioso con il quale l'autrice ci descrive i luoghi suggestivi dello Yorkshire; sembra quasi sentire fischiare il vento della brughiera contro i muri dell'abbazia di Keldale, oscuro luogo di nefaste credenze popolari.
Ma il vero tocco da maestro della scrittrice è l'avere dato vita a due personaggi che entrano indelebilmente nell'immaginario di ogni lettore per rimanerne impressi per sempre: l'ispettore Thomas Linley, figlio dell'alta società inglese, all'apparenza cinico e freddo ma dotato di una sensibilità e di una dolcezza disarmante e il sergente Barbara Havers, una donna provata nell'animo e nel fisico ma dotata di capacità deduttive e intellettive fuori dal comune; una coppia tanto diversa all'apparenza ma che, seppur con tante difficoltà, sta gettando il seme di un sodalizio che credo in futuro riserverà parecchie sorprese.
Credo di poter affermare senza timore di smentita che ci troviamo di fronte ad una scrittrice che ha ridato vigore ad un genere (il vero giallo), che te ne riconcilia e ti fa di nuovo ardere la fiamma della passione sopita a causa delle decine e decine di romanzetti scialbi e freddi che riempiono gli scaffali delle librerie con l'unico scopo di vendere e creare sensazioni effimere e momentanee.
Ogni amante del giallo DEVE leggere questo romanzo, non perdete questa opportunità.
Uno dei migliori romanzi mai letti in vita mia.



Stefania

Romanzo di esordio dell'autrice, ci regala una storia degna delle migliori autrici del giallo classico ma con una componente naturalmente moderna e uno stile che si fa leggere dall'inizio alla fine, senza mai perdere di smalto, anzi è un crescendo di tensione e adrenalina e fino alla fine non risulta chiarissimo chi possa essere l'assassino.
Un padre trovato decapitato, una figlia che si autoaccusa, il prete (incredibilmente odioso, a mio parere) del paese che si reca a Scotland Yard nel tentativo di provarne l'innocenza.
E intorno si snodano le vite di personaggi apparentemente perbene di un tranquillo (all'apparenza) villaggio dello Yorkshire.
Ma tutti, nessuno escluso, hai i suoi scheletri nell'armadio. Alcuni agghiaccianti.
Un plauso all'autrice per la descrizione meticolosa dello svolgimento delle indagini e per averci regalato una coppia di investigatori che rimarranno nel cuore di molti. Tom Linley e Barbara Havers, tanto differenti caratterialmente l'un l'altro, riusciranno a dipanare il bandolo di una matassa che ha radici ben più profonde e lontane di quello che all'apparenza il lettore potrà pensare. Sono due personaggi incredibili, a tratti anche divertenti e ironici. Il sergente Havers con il suo bagaglio di dolore e delusione sfoga la sua ira con impeto, senza alcun tentativo di diplomazia, al contrario Thomas pare molto meno insensibile e damerino di quello che si possa pensare.
La prima avventura di questa coppia che sicuramente ce ne riserverà delle belle è stata per la sottoscritta una scoperta non piacevole, non deliziosa, non incantevole, tutti termini altamente riduttivi, ma una piccola opera d'arte degna di stare accanto a ... Cime Tempestose.
Un merito alla George per essere riuscita ad inserire in un "mistery" d'alta qualità tematiche sociali attuali e averci fatto soffermare un attimo a riflettere sulle brutture del mondo.
Non ultimo, ricordiamo che con questo romanzo la scrittrice ha vinto il prestigioso Premio Agatha Christie e "il gran premio per la letteratura poliziesca" .
Se amate il genere è d'obbligo la lettura e un posto d'onore in libreria!

Articolo de Il Killer Mantovano e Stefania

Altri dettagli

  • E liberaci dal padre
  • Di Elizabeth George
  • tradotto da L. Battaglia, M. Mazzanti
  • Pubblicato da Sonzogno, 1989
  • ISBN 8845402592, 9788845402593
  • 362 pagine

10 commenti:

Marta ha detto...

Ve l'avevo detto io, che la George vi avrebbe conquistato! eehehehehe :)

Carrfinder ha detto...

...e così ora il blog ha anche le offerte speciali: leggi 1 (articolo) e prendi 2 (recensioni)!
Complimenti al killer e a Stefania: mi avete "obbligato" a decidere di comprare i primi due della George :)

Principessa ha detto...

BRAVISSIMI!!!!! Complimenti a tutti e due; un bravo anche a Body!

Palazzo Lavarda ha detto...

Complimentissimi ad entrambi: anche per me che conoscevo già bene il libro è stato davvero un piacere leggere i vostri pareri e sentire due diversi modi di vedere la stessa storia. Davvero interessante.

Stefania ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Stefania ha detto...

Quasi quasi ora proverei la P.D. James ...
Va bene stavo scherzando! (mai dire mai comunque :p)
Sicuro invece è che leggerò presto il secondo della George e se ci troviamo coi tempi (e dobbiamo trovarci ^__^) nuovamente in contemporanea con il Killer! L'unica cosa che mi domando è perché abbia atteso tanto a "conoscerla", ero come dire "recalcitrante", temevo potesse non piacermi...ma stavolta (e per fortuna!) una GRANDE piacevolissima scoperta :)

ps. il post sopra eliminato era mio ... avevo fatto casini ^___^ e dovevo correggerlo...ma ormai era postato e non sapevo come :)))

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Pd James sta a Elizabeth George come Rosy Bindy sta a Ilaria d'Amico
Detto tutto.
Ovviamente cara Stefy il secondo romanzo seguirà la tradizione del primo ossia la lettura simultanea, e direi fra non troppo tempo dato che già sono in astinenza da George.
Mi domando pure io come fino ad oggi possa avere snobbato una scrittrice di questo calibro.
Sono contento che nella community siamo comunque riusciti a creare un discreto fermento sull'autrice, diverse persone sono rimaste incuriosite e hanno addirittura acquistato il libro.
Ottimo.

Linda80 ha detto...

Questo ce l'ho in lettura e mi sta piacendo un sacco! Di lei avevo letto solo un libro, che ho scoperto essere il secondo della serie...
Ieri ho visto l'edizione superpocket di "cercando nel buio" e sono corsa ad informarmi. Ho scoperto che è uno degli ultimi della serie e non ha incontrato giudizi molto positivi. Che faccio, lo prendo o no???

Carol ha detto...

Mmm... Non sono un amante del giallo... Proprio no... Però forse solo perchè non ci ho neanche mai provato a leggerne uno "classico" a parte Dieci piccoli indiani... Se mai dovesse venirmi il pallino di leggere qualcosa del genere, sicuramente sarà questo, non posso non fidarmi della Stefy e del Killer!! E complimentissimi per il commento!!!!!

Palazzo Lavarda ha detto...

Linda80, certo se leggi Cercando nel buio a se stante, fatichi ad apprezzarlo. Ma se inizi a leggere la George, leggerai anche questo ;-)
Se è in superpocket, prendilo!