Il gatto riflette acciambellato tra la finestra e la poltrona nella casa di Milano. Si avvicina la fine dell’anno e deve prendere la decisione di lasciare o no la casa dei coniugi Zottìa “diventata molto simile a un rumoroso e simpatico happening che a quel luogo oscuro e silenzioso che di norma era”.
È il gatto di Enea e Enza Zottìa, lui vicecommissario alla Questura di Milano, lei donna problematica e depressa, “una moglie dalla quale si sentiva sempre più distante”.
Le elucubrazioni del pensieroso gatto “non si limitavano ai consueti temi che scandivano la sua vita:il cibo, il sonno, il calore. No, questa volta si allargavano ad un argomento che lui accoglieva nella sua mente con un certo disturbo: i padroni e il loro comportamento”. Atteggiamenti inusuali, e dubbi amletici turbano e costringono a lunghe e sofferte riflessioni anche gli altri personaggi di “Villa tre pini”( Rizzoli, pag. 304 euro 18,00) il quarto romanzo di Marco Polillo dedicato a Enea Zottìa, conosciuto in Questura come “Baffo”.
Rimorsi e sensi di colpa attanagliano i tredici ospiti invitati a trascorrere gli ultimi giorni dell’anno tra cene, passeggiate e chiacchierate a Villa tre pini “una vecchissima casa di campagna dalle parti di Gignese...sulle colline sovrastanti il lago Maggiore” residenza delle vacanze dell’editore Aureliano Severi “sopravvissuto alle mode editoriali, agli insuccessi dei suoi autori, alle crisi economiche e finanziarie” e della moglie Maria Carla, donna affascinante e con un passato misterioso.
Una settimana di vacanza con Serena dall’amica Maria Carla è proprio quello di cui ha bisogno Zottìa da sempre innamorato di lei “ma infelicemente sposato di Enza” e deciso a prendere una decisione definitiva sul suo futuro sentimentale. Le aspettative di Zottìa vengono ben presto deluse dal comportamento distaccato di Serena che dedica le sue attenzioni a un altro ospite della villa. L’atmosfera festosa abbandona gli invitati e cede il posto ad ansie, dispetti, pettegolezzi. Si insinua il sospetto. Il passato doloroso e tragico torna alla mente di gran parte dei personaggi e la morte non tarda ad entrare e colpire due ospiti dell’elegante e accogliente villa. Vecchi conti in sospeso sembrano essere stati regolati ma che legame univa le due vittime? A chi avrebbe fatto comodo la loro morte?
A srotolare il bandolo della matassa ci pensa l’umiliato Enea che “solo durante gli interrogatori recuperava una forte personalità, sapere che in quel momento era lui che reggeva il comando delle operazioni gli dava una sicurezza che altrimenti non aveva”. Se nella villa gli umori e gli amori si alternano, anche nella casa di Zottìa i cambiamenti non tardano ad arrivare. Il ritmo narrativo del romanzo ha il passo della detective story classica che Marco Polillo è abituato a leggere e pubblicare ma che nel suo romanzo personalizza pur rendendo omaggio a Agatha Christie e Ellery Queen.
L’autore si dedica ad un’attenta analisi dei personaggi, li colloca come tessere di un puzzle la cui composizione porterà alla soluzione del caso investigativo. Se l’indagine ha buon esito lo stesso non può dirsi della vicenda sentimentale di Zottìa e un coup de theatre finale lascia aperte infinite ipotesi.
Il sentimento è un elemento costante nei romanzi di Polillo perchè come afferma l’autore”il giallo va scaldato e no c’è nulla di meglio dell’amore per farlo”!
Articolo di Cristina Marra
Dettagli del libro
- Autore: MARCO POLILLO
- Titolo: VILLA TRE PINI
- Editore: RIZZOLI
- Collana: NARRATIVA ITALIANA
- Pagine: 306
- Prezzo: 18,00 EURO
- Anno prima edizione: 2012
- ISBN: 17058902
3 commenti:
Brava Cristina!!!!
Ho letto tutti i libri di Polillo con bella soddisfazione, compresa la parte "sentimentale". Qui mi pare che si scada nel "sentimentalesco" contorcetto che non mi ha del tutto convinto.
Fabio Lotti
Nicee blog post
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