PREMIO GIORGIO SCERBANENCO 2012
Promosso da COURMAYEUR NOIR IN FESTIVAL e LA STAMPA
per IL MIGLIOR ROMANZO NOIR ITALIANO EDITO NELL’ANNO
Ecco l´elenco dei 15 noir da votare per determinare la cinquina dei finalisti concorrenti all’edizione 2012 del “Premio Giorgio Scerbanenco”, promosso dal Courmayeur Noir in festival e dal quotidiano “La Stampa”. Sono romanzi italiani editi nell’anno e scelti dal comitato selezionatore della Giuria Letteraria del festival tra quelli iscritti.
Fino al 20 novembre 2012 i lettori potranno votare il loro preferito.
La cinquina dei finalisti sarà determinata dalla somma ponderata dei voti dei lettori e della Giuria Letteraria, composta da Cecilia Scerbanenco (Presidente), Valerio Calzolaio, Luca Crovi, Loredana Lipperini, Cesare Martinetti, Sergio Pent, Sebastiano Triulzi, John Vignola, Lia Volpatti.
I cinque finalisti verranno presentati nel corso del festival che si terrà a Courmayeur dal 10 al 16 dicembre prossimo. Il 12 dicembre la Giuria Letteraria decreterà il vincitore del “Premio Giorgio Scerbanenco 2012”.
Per votare è necessario registrarsi con i propri dati personali.
Il numero di voti ricevuto da ciascun titolo verrà rivelato solo a conclusione delle votazioni.
Ciascun utente può cambiare il proprio voto sino al termine sino alla chiusura delle votazioni.
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I 15 NOIR DA VOTARE:
¤ Massimo Carlotto, RESPIRO CORTO, Einaudi VOTA
¤ Gian Mauro Costa, FESTA DI PIAZZA, Sellerio VOTA
¤ Maurizio De Giovanni, IL METODO DEL COCCODRILLO, Mondadori VOTA
¤ Massimo Gardella, IL MALE QUOTIDIANO, Guanda VOTA
¤ Alberto Garlini, LA LEGGE DELL'ODIO, Einaudi VOTA
¤ Alessia Gazzola, UN SEGRETO NON È PER SEMPRE, Longanesi VOTA
¤ Biagio Goldstein Bolocan, IL LATO OSCURO DELLA LUNA, Cairo VOTA
¤ Michael Gregorio, BOSCHI & BOSSOLI, Verdenero VOTA
¤ Marilù Oliva, MALA SUERTE, Elliot VOTA
¤ Enrico Pandiani, PESSIME SCUSE PER UN MASSACRO, Rizzoli VOTA
¤ Luca Poldelmengo, L'UOMO NERO, Piemme VOTA
¤ Piergiorgio Pulixi, UNA BRUTTA STORIA, E/O VOTA
¤ Francesco Recami, GLI SCHELETRI NELL’ARMADIO, Sellerio VOTA
¤ Patrizia Rinaldi, TRE, NUMERO IMPERFETTO, E/O VOTA
¤ Massimiliano Smeriglio, SUK-OVEST, Fazi VOTA
6 commenti:
Ho votato. Sono tre i romanzi che ho amato: "Il metodo del coccodrillo", "Pessime scuse per un massacro" e "Una brutta storia".
Per quello che conterà ho deciso di attribuire la mia preferenza al romanzo di Piergiorgio. Sono convinto sia un ragazzo che farà strada.
La mia cinquina comprende: Respiro corto, Mala Suerte, Pessime scuse per un massacro, L'uomo nero, Una brutta storia. Infine ho votato per Pessime scuse per un massacro.
votato anche io.
tra i 3 che ho letto ho votato per Piegiorgio. la penso come il Killer.
e poi largo ai giovani!
Amo teneramente il Coccodrillo: è una creatura che ha sofferto le angosce del secondogenito.
La sua bellezza, la sua armonia, la sua forza è grande, molto grande. Tale da non far rimpiangere, neanche per un istante, il suo fratello maggiore, il commissario Ricciardi.
È la prima volta che de Giovanni affronta una storia senza Luigi Alfredo. Il cuore stretto in uno smarrimento fugace per la nuova avventura letteraria è leggibile nell’affettuosa dedica al suo figlio di penna. Ma di protezione de Giovanni non ha bisogno, i suoi timori nascono dall’umiltà dei grandi che tutto temono e tutto mettono in discussione. A cominciare proprio da se stessi. L’inizio della storia basta a fugare ogni dubbio. La Morte arriva sul binario tre alle otto e quattordici, con sette minuti di ritardo.
Un treno, un binario, una fredda precisazione di orario, fredda come la Morte e di colpo ci troviamo catapultati in una scenografia dura nel tratto, livida nei colori. Immersi, avviluppati in grovigli di sentimenti intossicati da dolore e disperazione.
Il ritmo serrato, il linguaggio duro, e una natura inesistente completano una miscela che dà spazio solo alla tensione narrativa.
Una sola raccomandazione ai lettori, siano essi vecchi o nuovi: leggete con calma, contenendo l’ansia di una lettura frenetica.
Dovete essere forti, non farvi trascinare dal ritmo che de Giovanni vi impone. Perché de Giovanni sa portare con maestria grande i suoi lettori dove lui vuole.
La storia fila via veloce, mozzandoci il respiro, incatenandoci alla poltrona. E l’intreccio delle parole dipinge con maestria stati d’animo, personaggi, sentimenti. Perché de Giovanni scrive meravigliosamente bene, e non è una banalità.
Anch'io votato per Pulixi, secondo me uno dei più bei romanzi del 2012...
Individuata la mia terna ("Il metodo del coccodrillo", "Pessime scuse per un massacro" e "Una brutta storia"), decidere è stata una bella lotta. Alla fine la scelta è caduta su Piergiorgio Pulixi. Per l'architettura del romanzo, il suo ampio respiro, l'intreccio ben gestito, l'argomento trattato.
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