“Si, doveva trovare quelle risposte o, ne era certo, le risposte avrebbero trovato lui. Un'eventualità che l'esperienza gli aveva insegnato di evitare accuratamente.”
La curiosità mista a incoscienza a volte può giocare dei brutti scherzi. Ne sa qualcosa Ranieri, 11 anni, che invece di restarsene in paese con i suoi amici Marco e Daniele a guardare la partita di coppa alla tv, ha preferito avventurarsi all'interno della Pieve Rossa, un'antica chiesa sconsacrata che metteva paura a tutti. Persino il nonno lo aveva avvisato di tenersi alla larga da quel posto.
Motivo in più per indurlo ad entrarci!
Qualcosa di terribile lo sorprese all'interno, gli tornarono subito alla mente le parole di Daniele su messe nere e sacrifici umani e mentre tentava di uscire da quel luogo infernale “una nuova visione diede il colpo di grazia al barlume di razionalità che incredibilmente era riuscito a mantenere, e tutto l'orrore che aveva violentato la sua giovane mente negli ultimi minuti s'incanalò nell'unico terribile grido che uscì dalla sua gola.”
Il commissario Sammarchi arrivò alla Pieve Rossa e trovò ad attenderlo il tenente Musolesi. Un incendio era stato appena domato e la navata era ancora parzialmente invasa dal fumo, dietro all'altare c'erano i resti bruciati di un telo di raso e un cadavere ricoperto da profonde ustioni.
Così inizia Occhi viola, il primo romanzo di Fabio Mundadori, che uscirà in libreria proprio oggi 28 settembre, quando verrà presentato alla VI edizione di Giallolatino.
Il commissario Sammarchi lo avevo già conosciuto nel 2010, quando sempre su questo blog ho recensito l'antologia di racconti Io sono Dorian Dum, e sono contenta che Fabio abbia deciso di farne il protagonista di questa storia, perché è un personaggio valido. Ma soprattutto sono contenta che Fabio si sia cimentato nella scrittura di un romanzo, perché in Occhi viola ho ritrovato tutte le caratteristiche che mi avevano fatto apprezzare i racconti. Uno stile narrativo scorrevole e coinvolgente e la capacità di trasmettere al lettore curiosità e suspense. La storia è ricca di colpi di scena e capovolgimenti di situazioni, non sapevo bene cosa aspettarmi mano a mano che procedevo nella lettura e questo, anche se può sembrare destabilizzante, è piacevole, perché non mi ha permesso di dare nulla per scontato.
Se volete potete scaricare il primo capitolo di Occhi viola direttamente da qui.
Articolo di Marianna "mari" De Rossi
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