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lunedì 7 marzo 2011

C'era una volta il Festival Letteratura di Mantova 2011


Viva l' Italia, anzi Viva quest' italietta fatta di gente per bene, di gente che continua a dire che il nostro beneamato Presidente dello Sconsiglio va a puttane e fa pure bene, dimenticando che è reato andare a puttane. Viva l' italietta di gente per bene che davanti a un libro preferisce lasciarsi rincoglionire dalle tette della Fico sull' isola dei Famosi.
Viva l' italietta che il Ministro dell' Economia guida verso lo sfacelo, portandola per mano, e predicando che "di cultura non si mangia".
Ma spiegatelo voi al nostro Ministro che l' Italia, prima dell' avvento della sua beneamata persona e del suo beneamato padrone, viveva di cultura, di musei, di archeologia, di musica.
Invece, no! Il loro intento è risanare questo Paese, prendendo per mano tutti i lavoratori di ogni singola categoria. E sono partiti da lontano per far questo e la cosa bella è che ci stanno anche riuscendo!!!

Grazie a loro il primo lavoro, il lavoro più antico del mondo si sta riprendendo; grazie a loro la prostituzione ha avuto un incremento degli introiti con ottimi risultati e quindi "sti cazzi" del Festivaletteratura di Mantova.
Un Festival dove le statistiche parlano più di me, e dicono che per ogni euro speso se ne guadagnano 10.
Giù la scure, che da 120 mila euro ha ridotto il tutto a 60 mila euro mettendo in ginocchio la Manifestazione forse più importante della nostra italietta, dove tanta brava gente spendeva un mare di soldi per comprare libri, quei libri di cui questo Governo ha paura, libri che questo Governo sta cercando in tutti i modi di mettere al rogo (ricordiamo l' azzeramento delle tariffe agevolate per i piccoli editori sulle spedizioni e non dimentichiamo di par suo il quasi azzeremento della multa inferta a Mondadori, casa editrice della famiglia benemerita Berlusconi).
Quindi, grazie benemerito sindaco Sodano (indovinate di che partito è...PDL -_-'), che pur di non difendere la cultura della sua città, pur di non gridare che questo taglio è uno schifo, ha solo chinato la testa (e speriamo per lui solo quella) e ha detto "Obbedisco".
Si vergogni!


Ma adesso ci pensiamo noi. Noi italiani brava gente, noi che facciamo parte della piccola schiera di italiani che legge, noi che supportiamo economicamente un settore che ha sempre dato lustro al nostro Paese nel mondo, perché vede signor SindacoSodanodelPDL, probabilmente le sfugge che come italiani una volta nel mondo venivamo ricordati per Dante, Boccaccio, Pirandello, Sciascia, mentre negli ultimi anni, grazie al suo Padrone, quando si sente parlare di Italia, dal CongoBelga all' Australia, ci si ricorda subito di quanti preservativi usi il nostro 70enne PresidenteDelCosiglio.

Adesso ci pensiamo noi, dicevo prima, nell' unico modo che oramai ci rimane per cercare di far sentire la nostra voce, FIRMANDO. Apponiamo firme, pratica forse inutile davanti alla vostra arroganza, ma essendo, spero ancora per poco, gente democraticamente civile, INVITIAMO TUTTI A FIRMARE QUESTO APPELLO:


Facciamo sentire la voce di un' Italia colta, di un' Italia stanca, facciamo sentire a tutti la voce di questa nostra Bella Italia.

Rivogliamo questa Mantova!

Articolo di Enzo "BodyCold" Carcello

28 commenti:

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

GRANDE ENZO!!!!!!! SPETTACOLARE!!!!!!!!!!!!!
I corpi freddi uniti e compatti in questa battaglia VITALE per RICCHEZZA CULTURALE del nostro paese!!!!!
GIU' LE MANI DAL FESTIVALETTERATURA!!!!!

Briciole di tempo ha detto...

Il festival è di Mantova ma la letteratura E' DI TUTTI! Firmato...

Anonimo ha detto...

Giusta battaglia.
Fabio

Unknown ha detto...

Enzooo, niente da dire sulla battaglia ma occhio alle querele!
La prossima volta, prima di postare, consulta il tuo avvocato! :-)

Anonimo ha detto...

Non sarebbe meglio chiedersi cosa abbia invece sempre tagliato, per garantire il festival, chi ha gestito la città per decenni? la situazione economica in cui ci troviamo non è certo il frutto di dieci mesi di governo!!!!!!! Tutti d'accordo sul dire che il Festival è un nostro patrimonio ma perchè bisogna sempre sparare a zero senza invece fare della critica costruttiva. Abbiamo sempre avuto il nostro Festival sontuoso a scapito di finanziamenti per opere che potevano dare impulso alla nostra città che si ritrova ad essere vuota e i negozi chiudono. Cos'è più importante allora??? Girare con il libro sottobraccio per 5 giorni e far finta di essere ciò che non si è o avere una città viva tutto l'anno dove trovare un parcheggio non sia più una chimera?????

Lorenzo Palloni ha detto...

Grandissimo, Enzo: un post che m'ha caricato più del finale di 300.
Support!!

--LP

Unknown ha detto...

sto per avere un mancamento.
Anonimo, non ho il piacere di conoscerti e non sono - a tua differenza, mi pare di capire - mantovano ma, con tutto il rispetto, sono i 60.000 Euro tagliati al Festival che sistemeranno l'amministrazione della Cosa Pubblica cittadina?
saranno quei 60.000 Euro a risolvere il problema dei parcheggi o dei negozi che chiudono o dello spopolamento?
siete ridotti così male che 60.000 euro sono una cifra insostenibile?
oppure un Festival ricco e fortemente pubblicizzato può servire da volano anche per la vostra economia locale?
quando sono venuto al vostro Festival (sempre a mie spese, tengo a precisare) ho visto negozi e ristoranti con la ressa alle casse.
mi sono sbagliato?

stefano ha detto...

firmato. parole che condivido naturalmente.

peccato che le critiche, legittime, a questo articolo non siano firmate.

Alessandro ha detto...

Condivido l'intervento di Enzo al cento per cento, anche a rischio di "querele", tanto un avvocato che mi difenda lo conosco...

Blueberry ha detto...

Giù le mani dal Festivaletteratura di Mantova!
Firmato e fatto girare tra amici il link!

Blueberry ha detto...

p.s. per Anonimo, dici "Girare con il libro sottobraccio per 5 giorni e far finta di essere ciò che non si è.."
scusa ma io mi sento un tantino "offesa" :D
Non sono una persona finta per 5 giorni, ma una persona che VIVE di emozioni grandissime che le rimangono dentro per tutta la vita.
Che nell'occasione del Festival ritrova amici da tutta Italia, ritrova amici scrittori, ne conosce di nuovi, torna a casa con il portafoglio vuoto ma felice.
Grazie al Festival mi sono anche appassionata ad una città bella come Mantova, che non ho ancora visitato appieno e che conto di fare.

Poi sono d'accordo con quanto ha scritto dopo Massimo Rainer.

PierpaoloT ha detto...

Concordo pienamente con l'intervento di Massimo Rainer.
Talvolta agli amministratori manca la lungimiranza di capire il valore dell'indotto.
Purtroppo è noto che la cultura e gli eventi ad essa collegati non hanno una forza economica intrinseca.
Servirebbe una corretta politica che limiti gli sprechi, ma qui entriamo nella fiction più pura e utopica.
Le nazioni e i governi hanno reagito diversamente alla crisi. Il nostro ha deciso di tagliare sulla cultura e sulla scuola, altri hanno compreso che con una scelta simile ci si fa molto male ma più in là negli anni. I nostri governanti che non guardano al di là del loro naso, hanno pensato bene che quando i danni arriveranno, molti di loro saranno già morti.
Il tutto senza voler pensare che sia una scelta deliberata per limitare sempre più la capacità di pensare della gente.
Quando Hong Kong fu annessa alla Cina nel 1997 uno dei primi passi di adeguamento fu la sostituzione dei tutti i presidi delle scuole!
Forse sono andato troppo, perdonatemi, ho la febbre! ;-)

Matteo ha detto...

Condivido, inutile anche esplicitarlo.
Querele? Se dovessi esprimere io quello che penso altro che querele, mi farebbero internare per 30 anni. Il fatto è che la cultura in questo PAESE STUPENDO dalla DIRIGENZA DI MERDA, vale meno di zero, ridotta a un qualsiasi optional stupido e inutile da decidere se metterlo o meno sulla propria auto. Questa è la verità. Il fatto che il ministro dell'economia dica che "con la cultura non si mangia", la dice lunghissima sulla lungimiranza e sulla capacità di sta gente. La cultura in Italia, se valorizzata come si deve, se fatti i giusti investimenti, darebbe molti piu' posti di lavoro, molti piu' soldi alle casse dello Stato (senza che ci venissero poi a rompere i coglioni aumentando le tasse quando ci hanno promesso in tutte le salse del mondo che non l'avrebbero fatto)e ci spingerebbe in alto molto piu' della stagnazione insopportabile nella quale ci troviamo oggi. E' incredibile come il sindaco di Mantova tagli a un evento (che poi è qualcosa di molto di piu' un evento che da lustro non solo al territorio mantovano ma a tutta la penisola cazzo) che porta ricchezza, immagine, a una vitalità intensissima che fa sognare una città. E' come tagliarsi i coglioni per fare un dispetto alla moglie, per vendicarsi della moglie. In quei giorni che sono stato a Mantova ho visto una città in fibrillazione, piena di vita, arricchitissima (non solo in termini economici ma anche di partecipazione collettiva, di voci, di relazioni). E che cazzo!! Si vede che sono un tantino imbufalito?

gc ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
gc ha detto...

Ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni ovunque, ma scrivere in un luogo come questo, dove la gente legge per pura passione, e dire cose del tipo "...fa finta di essere ciò che non si è", scusami Anonimo, ma è davvero come girare con i paraocchi. Grazie a Dio, i soldi di questo Paese, fino ad oggi, non sono stati utilizzati solo per creare dei parcheggi o simili, altrimenti saremmo tutti, senza possibilità di salvezza, condannati a far parte di una gran massa di caproni senza né arte né parte. Invece, i soldi sono stati spesi anche per eventi culturali di grande valore per chi alla cultura ci tiene sul serio e non se la cuce addosso solo nelle grandi occasioni, così come sembra insinuare Anonimo.
Non so quanto possa realmente influenzare la nostra firma, in questa Italia. Io ho firmato, ho invitato e inviterò gli altri a farlo. Continuiamo a gridare quello slogan "Ci volete ignoranti, ci avrete ribelli", proprio per non rischiare di diventare ciò che non siamo.
Cristina (Lotgirl)

Anonimo ha detto...

Probabilmente Anonimo non è nemmeno mai stato al Festival o a qualsiasi altra fiera del libro, perchè a quanto pare non ha neanche idea di quanto ne giovi l'indotto (negozi, ristoranti, alberghi ecc. ecc.). Il Festival di Mantova è un'occasione per la città, una risorsa da proteggeree, non uno spreco di soldi.

Matteo ha detto...

"Girare con il libro sottobraccio per 5 giorni e far finta di essere ciò che non si è.."

Anonimo, uno puo' legittimamente esprimere la propria opinione, ma soprattutto con queste tre righe ti sei sputtanato alla grandissima. Venire in un blog di appassionati lettori ed esprimere un giudizio del genere, significa proprio sbracare e farsi un autogol clamoroso, indipendentemente dal resto del pensiero che hai buttato li' (e anche sul resto sono profondamente in disaccordo ma tant'è, sono opinioni personali).

Frankie Machine ha detto...

Che dire... con la cultura non si mangia, invece con il parcheggio si? Ebbasta, sono stanco sempre di sentire la solita litanìa che se si devono fare questi sacrifici è colpa di quelli che venivano prima. Come dice Saviano dobbiamo mostrare le differenze, e la differenza è questa, con questa gente al Governo si chiudono le iniziative "superflue", si chiudono teatri, manifestazioni, librerie, biblioteche (cinema ancora no, l'euro ce lo mettiamo noi °_°). Rimarremo tutti bifolchi sbavanti alla (tele)visione della chiappa dominante.

MaryC. ha detto...

Il festivaletteratura è di Mantova e Mantova in quei pochi giorni è nostra!!!!
60.000 euro di tagli e quanti ... di indotto persi????? Immagino che a Mantova in quei giorni girino più soldi che in ogni altro giorno dell'anno, soldi che noi lettori decidiamo di spendere, magari facendo sacrifici prima, e di spendere a Mantova, non solo per i libri ma anche in altre amenità (cibo, alloggio, snack ... multe ^__^ ehm queste involontarie a dire il vero!).
Ma allora perchè quando i soldi vengono spesi per cose positive, legali e culturali non li vede nessuno? Ci volete proprio tutti ignoranti?????
E noi ci ribelliamo!

Marta ha detto...

La vicenda del Festival di Mantova dimostra ancora una volta che in Italia la cultura è moribonda ma sopratutto scomoda.

daniela eccozucca contini ha detto...

Parcheggi??..avessi detto "caro" Anonimo, ospedali o autoambulanze, investimenti su nuove aziende, su i giovani, sulla ricerca..avrei forse anche sorvolato sull'insulto..ma parcheggi??..chissà come sarebbe oggi la nostra civiltà se Academo invece di donare il suo terreno ad uno come Platone si fosse preoccupato di farne ricovero per le bighe..senza dimenticare che con così "oculati e lungimiranti" progetti della nostra classe politica probabilmente i nostri nipoti non sapranno neanche interpretare il segnale di parcheggio, nè i test per prendere la patente...ma sapranno invece, meraviglia, fare la fila per essere rinchiusi e spiati per mesi in una casa..L'uomo non vive di solo pane..e questo l'hanno detto circa ( se non erro ) 2011 anni fà..

Scéf ha detto...

il nostro amico anonimo ha cancellato il suo commento forse perchè ha capito di aver detto un mar di cazzate, ma essendo questo un blog frequentato non da idioti, rimetto online il commento che il nostro amico "anonimo" ha pensato bene di cancellare:

"Non sarebbe meglio chiedersi cosa abbia invece sempre tagliato, per garantire il festival, chi ha gestito la città per decenni? la situazione economica in cui ci troviamo non è certo il frutto di dieci mesi di governo!!!!!!! Tutti d'accordo sul dire che il Festival è un nostro patrimonio ma perchè bisogna sempre sparare a zero senza invece fare della critica costruttiva. Abbiamo sempre avuto il nostro Festival sontuoso a scapito di finanziamenti per opere che potevano dare impulso alla nostra città che si ritrova ad essere vuota e i negozi chiudono. Cos'è più importante allora??? Girare con il libro sottobraccio per 5 giorni e far finta di essere ciò che non si è o avere una città viva tutto l'anno dove trovare un parcheggio non sia più una chimera?????"

Anonimo ha detto...

Scusa Enzo ma questo commento dell'anonimo non è stato già pubblicato?
Fabio

Luca Conti ha detto...

Ovviamente c'è solo da augurarsi che il festival riesca a sopravvivere ai tagli di un governo da operetta (con tante scuse alle operette) e di amministratori locali da avanspettacolo.

Allo stesso modo, però, mi auguro che il festival inizi a considerare una buona volta, e in maniera costante, anche il mondo della traduzione letteraria, smettendo di contribuire a diffondere l'idea che i libri si traducano da soli. Il sottoscritto, che ha oltre settanta romanzi alle spalle e in larghissima parte firmati da autori non di secondo piano, in quindici anni di attività non è mai stato invitato a Mantova a parlare del suo lavoro di traduttore, neanche quando erano presenti i "suoi" autori.

Anonimo ha detto...

Firmato per il Festival di Mantova. E anche per le tette della Fico. :)

Comunque mi sa che di queste cose, tette della Fico a parte, non frega niente a nessuno. Così come dell'ambiente, dell'università, della ricerca etc.

Andrea

skunkie ha detto...

Naturalmente sono d' accordo con quasi tutti voi....il Festival non va toccato!
Ma lo sara' per quante firme verranno raccolte, sono sicura che lo sara' (purtroppo) ....come dice Marta e' comodo tenere un popolo di caproni (ovini maschi scusassero l' offesa).

Quello che mi piacerebbe sapere e' dove andranno a finire quei 60.000 euro....a rimpinguare le casse del Comune? (sono certa che, come in tutti gli altri Comuni di Italia esse siano vuote o agli sgoccioli, ma di certo questo non e' stato causato da festival LETTERARI, semmai da mala amministrazione, che ormai e' la norma da seguire in tutto il (fu) bel paese)
Il Sindaco ha dato indicazioni su come verranno utilizzati?
Quali sono le carenze che la bella Mantova ha come priorita'?
Se sono restauri di monumenti, opere pubbliche UTILI (come ha detto qualcuno, ospedali e istituzioni simili) o forse verranno usati per sovvenzionare come al solito il vergognoso flusso di immigrati clandestini che il governo si ostina ad accogliere, non come esempio di umanita' (lasciateglielo fare a chi ha gia' le risorse necessarie per il proprio paese e per i propri cittadini), ma per proprio esclusivo tornaconto....o forse il Sindaco e' solo uno dei tanti schiavi del potere, che non puo' fare altrimenti, perche' gli ordini vengono "dall' alto"?

Non seguo molto da vicino le vicende italiane, essendo ormai per me solo luogo di villeggiatura (e per le mie proprieta' immobiliari pago regolarmente le tasse) ma dubito che saranno brevi i tempi per l' uscita dai secoli bui....anzi mi sembra che si facciano sempre piu' bui :(

Stefania ha detto...

Letto solo ora...non ho parole...povera Italia :(

fausto ha detto...

Il problema purtroppo non e' questo governo o meglio questo governo e' solo la conseguenza di una realta' innegabile: l'Italia e' un paese di idioti, non tutti certo ma la stragrande maggioranza certamente si, vedi anche il commento di un anonimo su questa stessa pagina. L'idiozia al potere...