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martedì 14 gennaio 2014

Apocalisse Z. L'ira dei giusti - Manel Loureiro (Nord Ed. 2013)


Zombie? Cornuti e mazziati!

Il finale del secondo libro era molto, molto aperto e altrettanto scorretto, poiché lasciava una voglia incredibile di leggere il terzo e conclusivo capitolo della saga.
Se il secondo libro era un po’ sottotono rispetto al primo – uno tra i migliori romanzi del filone zombie, per quello che mi riguarda – quest’ultimo capitolo è assai deludente…
Le prime pagine narrano ciò che è accaduto quando i nostri tre eroi hanno preso il largo con una barca a vela, ed esser stati sorpresi da una pericolosissima tempesta in alto mare (di cui l’autore è ben generoso nel descriverci la nascita). Una volta tratti in salvo dall’equipaggio di una superpetroliera diretta a fare il pieno sulle coste africane, e aver notato già a bordo l’atteggiamento arrogante dei marinai bianchi verso quelli di colore, sbarcano in una tipica cittadina americana la cui popolazione è letteralmente spaccata in due: da una parte troviamo neri e sud americani, che rappresentano la manovalanza sacrificabile; dall’altra i bianchi, i quali delegano ai neri i lavori sporchi, come l’approvvigionamento di viveri, energia, etc etc….
L’intera città è governata con pugno di ferro da un fanatico religioso, il cui dolore alla gamba gli anticipa un pericolo imminente (tipo il senso di ragno ma più becero, per intenderci) che mantiene il controllo sulla manovalanza di colore grazie a un manipolo di ex-galeotti neonazisti, nonché a un intruglio creato da uno scienziato grazie al quale le vittime morse da uno zombie, ma non ancora morte del tutto, possono continuare a vivere, seppur portatrici sane del virus…
L’idiozia che i protagonisti dimostrano nel prendere della decisioni, ci fa davvero chiedere come è possibile che siano sopravvissuti tanto a lungo in un mondo così ostile, in mano a putridi zombie e a gruppi di sopravvissuti allo sbando, tanto da farci rimpiangere l’arguzia di Shaggy della serie animata Scooby Doo! Ah, quasi me ne dimenticavo, i capitoli più interessanti sono quelli di un pugno di nord coreani (essì, la Corea del Nord, dato che ha chiuso tutti i confini, non è stata raggiunta dal contagio, quindi si può tranquillamente dire che è la padrona del mondo) viene mandato in missione per prendere possesso della superpetroliera, e devono farsi largo tra gruppetti di zombie che vengono falciati come steli di grano dalla falce, sui cui corpi, come se non bastasse, cresce un fungo che li divora lentamente (poveracci!)
Comunque, se ancora non si fosse capito, l’idea originale di questo romanzo è quella della più tipica e scontata predominazione di pochi bianchi su molti neri… dopo 200 pagine, viene da chiedersi: ma gli zombie dove sono? ma la smettiamo di ambientare le tipiche storie di razzismo, politica, etc e mettere in terzo piano coloro che dovrebbero essere i signori della scena??? I nostri amatissimi ZOMBIE!!!

Articolo di Ariock74

Dettagli del libro

  • Titolo: Apocalisse Z. L'ira dei giusti
  • Autore: Manel Loureiro
  • Traduttori: Forno P., Ruggiu D.
  • Editore: Nord
  • Collana: Narrativa Nord
  • Data di Pubblicazione: Luglio 2013
  • ISBN: 8842923052
  • ISBN-13: 9788842923053
  • Pagine: 411
  • Reparto: Narrativa > Narrativa horror e gotica
  • Formato: brossura


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