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venerdì 1 febbraio 2013

Un cocktail amaro per Sunny Pascal - F.G. Haghenbeck (Elliot 2012)


Martini dry
• 6 parti di gin • 1 parte di vermouth bianco dry • olive da cocktail • cubetti di ghiaccio Miscelare il gin e il vermouth con il ghiaccio nel mixing-glass, agitandolo energicamente. Servire in una coppa da cocktail. Guarnire con un’oliva infilzata in uno stuzzicadenti. Da bere ascoltando Witchcraft di Frank Sinatra. L’origine del martini dry è incerta. È stato creato in California nel 1870. Secondo alcuni, venne inventato a San Francisco e l’autore era un certo Martínez, un barman. Secondo altri, nacque nella città di Martínez, da cui prenderebbe il nome. All’inizio era più dolce, con gli ingredienti in dosi uguali. Divenne popolare durante il proibizionismo, perché era più facile distillare il gin.

"Un cocktail amaro per Sunny Pascal" di. Haghenbeck è un giallo ambientato in una location molto esotica, sulle spiagge messicane, più precisamente a Puerto Vallarta, che è diventato per l'occasione set per un film hollywoodiano. Succederà qualcosa di grosso, è evidente, per il quale si mobilita un detective decisamente particolare, strambo, eccentrico, quasi caricaturale per l'effervescenza, la singolarità e le anomalie caratteriali del personaggio, Sunny Pascal. Il suo curriculum parla chiaro: è appassionato di cocktail ed è espertissimo nell'infilarsi sempre in qualche guaio da cui dovrà cercare a fatica di uscirne indenne.
Il plot narrativo in sè, non è nulla di che, si fa leggere, scorre bene via che è una favola ma nulla di trascendentale. Anzi, forse poteva essere sviluppato meglio e con più attenzione. Quello che mi ha colpito sono essenzialmente due cose, del libro, anzi tre: la freschezza e la briosità della copertina, stilizzata e coloratissima che sembra fatta apposta per l'estate o richiamare l'attenzione del lettore in crisi esistenziale che ha bisogno di qualcosa per risollevarsi, almeno anche solo per i suoi momenti liberi; l'apertura di ogni capitolo, che prende il nome di un cocktail, in cui si danno storia e ricetta del cocktail (ho apprezzato molto! ed in questo caso il libro oltre che romanzo diventa un ricettario ottimo, pronto all'uso che vien voglia di farne) e infine, come detto, il personaggio, irresistibile, quasi comico, una macchietta, che si unisce a uno stile altrettanto frizzante, vivace, veloce del messicano dal cognome scandinavo. Il tutto è completato dalla presenza di personaggi vip della storia del cinema dei decenni scorsi, da Richard Burton, Elizabeth Taylor, Ava Gardner, Sue Lyon e Deborah Kerr: bellissima, suggestiva, ispiratissima l'idea, ma avrei preferito che si coinvolgessero maggiormente questi personaggi straordinari, anche vista la capacità, purtroppo solo tratteggiata a sprazzi, di inventarsi situazioni spassose, giocose, ironiche.
Insomma, un libro da spiaggia, da sotto l'ombrellone ma anche da pieno inverno per scaldarsi un po', per trovare quella coloritura esagerata, scoppiettante che la stagione più fredda dell'anno chiude a chiave da qualche parte in attesa che bussi alla porta la primavera.
Da leggere senza pretese di capolavoro, ma con la giusta predisposizione a lasciarsi trasportare dalle acque agitate sulle quali tenta di surfare il nostro mitico Sunny.

Articolo di Matteo "Andriy" Spinelli

Dettagli del libro
  • Titolo Un cocktail amaro per Sunny Pascal
  • Autore Haghenbeck F. G.
  • Prezzo di copertina € 14,50
  • Dati 2012, 126 p., brossura
  • Traduttore Bedogni U.
  • Editore Elliot  (collana Scatti)


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