Non ci siamo. Mi spiace ma non ci siamo. Animato da una curiosità che mi mangiava vivo, ho fatto di tutto per avere questa graphic novel…
Quando l’ho sfogliata la prima volta, guardando quelle tavole tutte in sfumature di azzurro, l’entusiasmo era alle stelle. La voglia di capire in quale città fosse ambientato è diventata enorme, perché quella città la conosco, ma c’erano delle strutture che non capivo, non inquadravo geograficamente. Poi la città ho capito quale fosse, ma la storia non ho capito dove andasse.
Mi spiego. Esistono regole (non scritte) nel fumetto, che vanno tenute in considerazione. Alcuni grandi autori, queste regole le infrangono, le demoliscono, ma il risultato è un bel fumetto. Qua no.
Il commissario in questione, che appare subito (regola non scritta, ma se c’è un personaggio principale, questo deve apparire subito), mentre passeggia per la sua città (non svelo la città, ma si trova nella mia regione), sparisce con la fine del prologo, per poi comparire, fugacemente nel quarto capitolo,, e chiudere la storia nell’epilogo.
Nel mezzo, nella storia, il commissario non c’è, non si percepisce, non agisce.
Primo punto drammatico per una graphic novel basata su un commissario di polizia.
Allora vediamo qual è questa storia. Due amici si incontrano dopo tanto tempo (dopo la seconda guerra mondiale), in una città del meridione che, causa la ricostruzione, sta mutando volto. Storia trita e ritrita. Il commissario che un po’ rimpiange il passato, e una nuova casta di manager, politici, imprenditori che emerge sulle macerie lasciate dalla guerra. I due amici mangiano, bevono, ricordano il passato, parlano del presente. Poi uno muore.
E cosa capita? L’ovvio.
L’altro si mette alla ricerca del colpevole, e poi muore…
E il commissario in tutto questo? Non pervenuto.
Purtroppo il tentativo di “riesumare” la figura di Italo Grimaldi, commissario “tra le due guerre”, che risolve i casi, ma non tutti e non quelli dove poco può, è stato il protagonista di alcune storie interessanti pubblicate negli anni 80 su alcune riviste (le compiante Frigidare ed Eureka) non ha centrato il punto. In questa “riscoperta”, etichettata come Noir, manca, e manca tanto, il protagonista. Fosse stata una graphic novel a se stante, probabilmente avrebbe ottenuto maggiormente il mio favore.
Articolo di Massimiliano MaXxX
Dettagli del libro
- Autore: Sebastiano Vilella
- Titolo: Requiem per due c... - Italo Grimaldi commissario
- Collana: Coconino Cult
- Numero pagine: 128, bicromia
- Prezzo: 17 euro
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