Un nome appropriato, Arena Blanca. La sabbia che cingeva la piccola baia era di un chiarore che feriva gli occhi. La spiaggia era delimitata da uno sparuto gruppo di strette case di legno, dai cornicioni alti e il tetto piatto. Sebbene ridipinte da poco – giallo, blu, lavanda – erano squallide sotto il sole dell’inverno. Sopra i tetti i gabbiani fendevano un cielo che non era più allegro di un pezzo di denim nuovo. La baia scintillava come una piastrella azzurra.
L’eleganza del tratto, la ricercatezza del linguaggio, la particolare attenzione alla descrizione dei paesaggi, degli ambienti e il tratteggio dei personaggi sono il punto di forze dello stile di Joseph Hansen. Atto di morte è il secondo libro dopo Scomparso, dedicato all’investigatore assicurativo gay Dave Brandstetter, un personaggio indimenticabile, carico di umanità, gentile ed introverso, sofferente nella vita privata per la morte del suo precedente compagno Roul e per il vortice di incomprensioni che rischia di risucchiare e annientare la sua attuale storia con Doug. Questo secondo capitolo è pervaso da un senso di malinconia e tristezza accentuato ancora di più dai colori che diventano più cupi mano mano che si va avanti con la lettura, il bianco della spiaggia di Arena Blanca dell’incipit lascia il posto agli ombrosi interni delle abitazioni e al grigiore dell’anima di alcuni dei protagonisti.
Il corpo senza vita del libraio John Oats, viene ritrovato sulla spiaggia di Arena Blanca, la polizia lo archivia subito come un caso di annegamento ma per la Madellion, l’agenzia presso la quale Oats era assicurato, non è tutto così chiaro e manda Brandstetter ad investigare. I sospettati sono tanti, tutti i personaggi che ruotavano intorno a John Oats, il figlio Peter, beneficiario della polizza, che nel frattempo è scomparso, la ex moglie Eve, l’attuale compagna, la giovane April, il socio in affari Charles Norwood o magari l’attore Wade Cochran, l’attore teatrale Bob Whittington o lo scrittore Ingalls. Le indagini sono nel perfetto stile Brandstetter che ho già apprezzato in Scomparso, molto accurate, riflessive e pacate.
Mi è piaciuto molto incontrare di nuovo Dave Brandstetter e lasciarmi trasportare dalla bravura di Hansen, ho ritrovato quell’atmosfera retrò che tanto mi aveva affascinata in Scomparso “era una vecchia cabina telefonica di legno e vetro retinato, ricoperta di edere. Quando richiuse la porta a soffietto perché si accendesse la luce, viticci di edera si infilarono tra i cardini come radici in una bara. Nessuno sarebbe rimasto a parlare troppo a lungo li dentro, nessuno a cui piacesse vivere. Aspettò che il quarto di dollaro andasse giù con un tonfo metallico. Poi fece il numero.”
Bentornato Brandstetter e alla prossima, con immenso piacere…
Articolo di Cristina "cristing" Di Bonaventura
Dettagli del libro
- Formato: Brossura
- Editore: Elliot Edizioni
- Anno di pubblicazione 2012
- Collana: Raggi gialli
- Lingua: Italiano
- Pagine: 190
- Traduttore: M. Francescon
- Codice EAN: 9788861922747
1 commento:
Scomparso mi è piciuto di più l'ho trovato più "sofferto" ma anche questo è assolutamente un bel libro. Adoro questo autore è eccezionale, bravissima, complimenti......
Luca
Posta un commento