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lunedì 26 marzo 2012

Morte a Helsinki – Jarkko Sipilä (Aliberti 2011)


I faccendieri si contavano a decine di migliaia, mentre di investigatori ce n'erano solo qualche decina. Il loro lavoro era facilitato dal fatto che le frodi avevano sempre a che fare con i soldi: la dogana russa veniva aggirata comunicando un prezzo delle merci inferiore al reale, evitando così le tasse doganali e raddoppiando il guadagno. Un altro metodo consisteva nel dichiarare un tipo di bene diverso da quello reale, cosicchè tutto d'un tratto i televisori al plasma diventavano calzini e i lettori dvd spazzoloni del cesso.

Partiamo dal titolo che almeno per quanto mi riguarda è poco invitante, ho storto subito il naso immaginando l'ennesima ciofegona nordica ma , fortunatamente non è stato così. Proseguiamo con l'autore, tale Jarkko Sipilä a me sconosciuto e che invece, apprendo dalla quarta di copetrina, è stato inviato di cronaca nera per Mtv3 tv News e per il quotidiano “Helsingin Sanomat” per quasi vent'anni. Ha scritto undici romanzi ed è stato uno degli autori della serie televisiva sul commissario Takamäki, ispirata ai suoi libri e Morte ad Helsinky ha vinto il Premio Fiction di cronaca nera 2009 in Finlandia. E arriviamo alla trama: Suhonen, poliziotto cazzuto, in seguito ad una soffiata, scopre il cadavere di un uomo in un garage abbandonato a nord di Helsinki. L'uomo, Rissanen, è un poco di buono, invischiato in traffici loschi e, si vocifera, una spia della dogana. Il fatto che sia stato freddato con un colpo alla testa fa pensare ad un esecuzione e avvalora ancora di più la tesi del regolamento di conti. Ma la squadra di Takamäki è molto accurata nelle indagini, sono precisi e non si lasceranno fuorviare.
L'intreccio della trama è un po' leggerino, come si usa dire, una lettura “da ombrellone” ma il ritmo narrativo è buono ed è piuttosto coinvolgente. Le maggiori difficoltà invece le ho avute nel memorizzare i nomi dei personaggi e dei luoghi; non leggo spesso romanzi di autori nordici, lo so magari sono prevenuta, e questo mi ha gettato inzialmente in confusione, ma non credo di essere l'unica ad avere questo tipo di problema visto che all'inizio viene riportato l'elenco dei personaggi principali e dei ruoli e questo facilita un po' le cose; infatti mano mano che si va avanti la lettura si fa più scorrevole e si finisce in un attimo. La cosa che mi ha infastidito di più però sono stati i tanti, troppi, refusi di stampa che già in generale non dovrebbero esistere, quando poi un libro lo paghi 16,50 euro, insomma, ti ci rode un po'.

In un mondo di ladri i cani da guardia non bastavano mai. Secondo questo principio tutti erano sempre occupati: i ladri a rubare e i cani a fare la guardia.

Articolo di Cristina "cristing" Di Bonaventura

Dettagli del libro

  • Titolo Morte a Helsinki
  • Autore Sipilä Jarkko
  • Prezzo di copertina € 16,50
  • Dati 2011, 250 p., brossura
  • Traduttore Romeo S.
  • Editore Aliberti (collana Novecento)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Da quello che hai scritto non mi pare un granché, o sbaglio?
Fabio

Cristing ha detto...

Non sbagli Fabio ;)