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venerdì 20 gennaio 2012

Una storia crudele – Natsuo Kirino (Giano Ed. 2011)


"La mia storia crudele era stata usata per secondi fini"

«Da spedire al Dott. Yahagi della Bunchosha». Sono queste le parole che Ubukata Keiko, scrittrice trentacinquenne conosciuta con lo pseudonimo di Koumi Narumi lascia su un post-it posto sul suo ultimo manoscritto prima di scomparire nel nulla. Il marito lo trova e lo spedisce all'editor citato. E' preoccupato per la moglie, lui sa cosa si cela nel suo passato....
Il manoscritto non è un nuovo best-seller, da tempo ormai Koumi Narumi ha esaurito la sua vena creativa. E' semplicemente la sua storia, o meglio la storia, tra realtà e visioni, di una bambina di dieci anni che un giorno tornando a casa dalla lezione di danza viene rapita da un giovane uomo (Kenji) che la terrà con lui per più di un anno e che passato un primo momento di terrore e angoscia instaurerà con lui un rapporto ambiguo, che lei stessa ha difficoltà a comprendere, tanto che quando verrà ritrovata sceglierà il silenzio per paura di essere fraintesa.
“Una storia crudele” pubblicato in Italia da Giano è il primo romanzo di Natsuo Kirino che ho letto. Mi aspettavo qualcosa di meglio onestamente. Lo stile narrativo è buono e la storia ha un potenziale ma per tutto il tempo ho provato una sensazione di incompiutezza, come se alla storia mancasse veramente qualcosa per essere speciale.
Le prime pagine mi hanno coinvolta molto, poi la parte centrale è diventata un po' piatta e nebulosa, rasentando la noia. Alla fine per fortuna si riprende, anche se il mistero più grande non è stato svelato. Anche i personaggi hanno qualcosa di poco definito, non ce n'è uno che onestamente spicca rispetto agli altri, non ce n'è uno al quale appassionarsi.
L'apatia e l'assenza di emozioni che Keiko vivrà dopo il rapimento non sono riusciti a rendermela più simpatica, anzi a volte ho avuto la voglia di scuoterla, avrei voluto vederla piangere o urlare ma mi rendo conto che non è facile comprendere cosa si cela nella mente di chi ha vissuto un'esperienza simile.
Probabilmente saranno in molti a non condividere il mio pensiero, perché Natsuo Kirino ha molti estimatori tanto da essere definita la regina del delitto e tutto sommato non mi sento di sconsigliare la lettura di questo romanzo a chi ne avrà voglia; leggerlo non è dispiaciuto neanche a me, forse avevo delle aspettative troppo alte o forse devo entrare un po' di più nel suo mondo per poterla apprezzare a pieno.

Articolo di Marianna "mari" De Rossi

Dettaglio del libro

  • Formato: Rilegato
  • Editore: Giano
  • Anno di pubblicazione 2011
  • Collana: Blugiano
  • Lingua: Italiano
  • Pagine: 235
  • Traduttore: G. Coci
  • Codice EAN: 9788862511117
  • Prezzo di copertina: € 16,50

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