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martedì 4 ottobre 2011

L'impostore – Oliver Harris (Feltrinelli - 2011)



I libri e il cinema ci hanno un po' abituati allo stereotipo del poliziotto arguto intelligente ma con il bicchiere di whisky in una mano e la sigaretta nell'altra. Non si allontana di molto da questa descrizione Nick Besley se non per il fatto che inoltre lui se la passa molto male dal punto di vista economico, non ha il becco di un quattrino è completamente distrutto.
Lo conosciamo “sdraiato su una montagnola nel parco Hampstead Heath. La montagnola era affollata di pini, circondata da cespugli di ginestra e separata dal resto del mondo da una bassa cancellata. Dunque non era un posto così assurdo per mettersi al riparo, se mai era stata questa la sua intenzione. La sua giacca copriva la terra dove aveva dormito. Un dolore lancinante gli attraversava il torace, troppo diffuso per localizzarne la fonte. Coinvolgeva il collo, la spalla destra” in seguito ad un incidente avuto con la macchina di servizio che stava guidando completamente ubriaco. Belsey non ne può più, la sua vita va a rotoli, deve trovare in fretta una soluzione per risollevarsi e ricominciare a vivere e il presunto suicidio dell'orligarca russo Alexei Deveraux gli mostra la via di fuga. Il piano è il furto di identità, entrare in posseso di una ingente somma di denaro e svanire nel nulla, far perdere le sue tracce e rifarsi una vita altrove.
Ma Besley è innanzitutto un poliziotto, nel suo mestiere è un mastino e l'omicidio di una giovane donna legata in qualche modo a Deveraux gli fa saltare la mosca al naso ed inizia ad indagare. C'è qualcosa di poco chiaro, l'intreccio è ingarbugliato e forse non è sarà poi così facile dileguarsi; si troverà di fronte ad un bivio: trovare il bandolo della matassa e cercare di venirne a capo oppure fare finta di niente e svanire. Volente o nolente la ragione avrà il sopravvento e in un finale adrenalinico che ripaga in parte la noia di tante pagine di troppo, Belsey ce la fa, rimette a posto i tasselli e ricompone un puzzle sorprendente.

Non male questo romanzo. Besley è ottimamente tratteggiato, è un bel personaggio che mi piacerebbe incontrare di nuovo, l'atmosfera di Londra che fa da sfondo a questo romanzo, si respira ad ogni pagina e la descrizione dei luoghi è molto accurata. Durante la lettura però ho avuto l'impressione che a volte lo stesso Oliver Harris si incartasse con le parole creando un po' di confusione e ammetto di essermi persa in un paio di situazioni; sicuramente una scrittura più incisiva e un ritmo più serrato e meno dispersivo, le pagine di troppo mi hanno annoiato rallentandone la lettura, mi avrebbero coinvolta di più ma questo è il primo romanzo di Harris e le premesse per sentir di nuovo parlare (bene) di lui ci sono tutte.

Articolo di Cristina "cristing" Di Bonaventura

Dettagli del libro
  • Listino € 19,00
  • Editore Feltrinelli
  • Collana I Narratori
  • Data uscita 06/07/2011
  • Pagine 352, brossura
  • Lingua Italiano
  • EAN 9788807018497

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