“Poi disse alla donna: moltiplicherò la sofferenza delle tue gravidanze e tu partorirai figli con il dolore” (Genesi 3,16)
Seguo con particolare interesse le proposte editoriali di Eclissi, una piccola casa editrice costretta a muoversi con piccoli budget e mirati investimenti, ma dotata di buon acume nella scelta di validi scrittori per la sua collana “I Dingo”, quella dedicata specificatamente alla narrativa poliziesca. Dopo gli originali noir post-apocalittici del tutto genio sregolatezza Francesco Gallone e il riuscito giallo ambientato nella provincia rurale trevigiana di Alessandro Bastasi, mi sento di promuovere anche il debutto letterario di questa giovane scrittrice milanese trapiantata a Siracusa.
Identico percorso parallelo che segue l’eroina del suo romanzo, il Commissario Marzia Leone, milanese appena trasferita in Sicilia. Neppure il tempo di disfare le valigie che già si trova catapultata al centro di una indagine inquietante e complessa. Viene infatti rinvenuto, in una pozza d’acqua nei pressi di un frutteto, il cadavere incaprettato di un importante primario di ginecologia e ostetricia della zona. L’inchiesta si fa subito in salita, soprattutto per il clima omertoso che aleggia come una cappa impenetrabile e per le forti pressioni politiche di cui viene fatta oggetto la brava e tenace Marzia, coadiuvata nelle indagini dalla simpatica ispettrice Livia Scalora. Appare subito evidente che l’omicidio possa essere maturato nell’ambiente ospedaliero. Dai primi interrogatori emerge un quadro della vittima, il Dottor Spatafora, ambiguo e non proprio pulito. Sembra che la gestione del reparto avvenisse secondo criteri non propriamente professionali e etici, con forte imperizia e grossolanità. Marzia dovrà scavare nei segreti inconfessabili del personale sanitario e nel profondo delle pene e dei patimenti delle sue pazienti, dove covano rancori e sentimenti di vendetta impossibili da dimenticare.
Barbara Becheroni ci regala una buona prova, seppure non esente da difetti. Sicuramente si sente la mancanza di un buon lavoro di editing che ne avrebbe apportato grandi benefici e probabilmente eliminato qualche perdonabile ingenuità. In ogni caso “Nel dolore” si rivela, a conti fatti, un buon giallo, con interessanti incursioni nelle problematiche sociali, e nello specifico, nella malasanità italiana, uno dei nervi scoperti del nostro Paese. Un romanzo che ci fa sentire sulla pelle i travagli del parto e i dolori delle nostre madri. E’ grande il trasporto della scrittrice verso le tematiche trattate, si avverte il forte bisogno di raccontare questa storia e la necessità di documentare con cognizione di causa e sensibilità. Un giallo che, come dice giustamente la seconda di copertina, è “un romanzo di donne che tutti gli uomini dovrebbero leggere”. Perché noi siamo figli di quelle donne che con tanto amore ma anche con tanta sofferenza, ci hanno messo al mondo. Un romanzo sentito dal profondo del cuore, sincero e appassionato, che mi sento di consigliare a chi cerca una bella storia, capace di avvincere ma allo stesso tempo riflettere.
Come consiglio fortemente ad Eclissi editrice di cercare di recuperare i diritti del secondo romanzo di Barbara, che vede protagonista in una seconda indagine il Commissario Marza Leone, quel “Ammazzarono alla strega del fiume”, uscito purtroppo per un fantomatico editore, evidentemente incapace di fare il suo mestiere, e resosi immediatamente irreperibile nel circuito editoriale.
Mi auguro davvero di avere l’opportunità di leggere nuovo materiale di questa scrittrice e che questa mia recensione possa servirle da ulteriore spinta e sprono per continuare con tenacia e costanza in questa sua carriera.
Articolo di Marco "killer mantovano" Piva
Dettagli del libro
- editore Eclissi Editrice
- genere gialli
- collana I Dingo
- pagine 200
- pubblicazione 2010
- prezzo: 12,00 euro
- ISBN-13/EAN 9788895200279
5 commenti:
Interessante recensione perchè ormai Marco è un esperto nel mettere in luce punti di forza e debolezze dei nuovi autori italiani. I suoi suggerimenti 'editoriali' sarebbero da tenere in grande considerazione e spero che qualcuno lo faccia.
Altro libro ed altra autrice da tener d'occhio.
Il titolo mi attira e l'analisi di Marco è molto accurata, un libro da prendere in considerazione, quasi quasi lo metto in w.l. ;)
Killer consiglia ed io acquisto!
Decisamente mi attira! :) Bravo Marco ^__^
Letta la bella recensione l'altro giorno e passo adesso a commentare. Che dire Marco hai l'occhio lungo, cogli subito le potenzialità di un autore e in questo caso sembra che ci sia davvero stoffa. Se dici che è una buona prova io mi fiondo a leggerlo. Non mi sono mai pentita dei tuoi consiglii di lettura.^__^
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