“Ciò che ti tiene fermo inizia a ucciderti lentamente, l'impotenza diventa rabbia, spesso il dolore ha volti belli.”
Un tabellone digitale segna il countdown. Mancano 30 giorni equivalenti a settecentoventi ore o a quarantatremiladuecento minuti a MILANO EXPO 2015. Ma la Milano descritta in queste pagine non è la Milano che conosciamo oggi. E' una città che puzza di merda, dove le tensioni e gli scontri sono ormai all'ordine del giorno. Berlusconi è morto è con lui i sogni e le speranze di chi aveva creduto di poter avere una vita migliore. E' in questo contesto che conosciamo Andrea, 47 anni e neo disoccupato. Una vita passata a scalare la vetta, a crearsi una posizione, la sensazione di avercela fatta e poi la fine di tutto. La moglie, il lavoro, la casa, la macchina...tutto scomparso.
“Tutti abbiamo paura di fallire. Non è Milano, è la vita come ti viene proposta, un modello in cui tu esisti solo se corri e non ti volti indietro. Si è rotto il meccanismo. Lo devi mettere in preventivo che puoi essere costretto ad abbandonare la casa e dimenticarla, perchè le condizioni sono queste. Non hai più delle mura in cui alimentare tutte le azioni e gli sforzi che concorrono al giorno dopo, nessuno a cui chiedere aiuto. Alcune persone spariscono, il passato scompare e invecchiano le ossa. Ai colpi ti abitui, a non avere il tetto, la casa, perdere tutto.”
Chi resta è Pietro Koch, all'anagrafe Pietro Coccoreddu. Ex fattorino dell'azienda dove entrambi lavoravano ed ora a capo dei rivoltosi di Abbiategrasso.
Andrea si ritroverà sulla strada con Pietro. A protestare, a lottare, a sopravvivere....
Un romanzo originale Muori Milano Muori! di Gianni Miraglia edito da Elliot nella collana Scatti. Una scrittura di forte impatto che sa coinvolgere e incuriosire il lettore.
La storia però non mi ha convinta più di tanto o forse mi rifiuto di vedere il futuro (molto prossimo oltretutto) così nero.
La disoccupazione è un serio problema, già oggi, però tra un appartamento in affitto a duemilacinquecento euro alla strada c'è una via di mezzo. Tra essere un manager di successo e un senzatetto ci sono lavori più umili ma che consentono a una persona di sostenersi economicamente. E poi quello che non mi è piaciuto è la rassegnazione con cui il protagonista ha accettato tutto dall'oggi al domani. Io mi sarei sicuramente disperata, ma avrei fatto i salti mortali per trovare una soluzione. Andrea invece soccombe al suo destino senza provare a reagire.
Magari sbaglio io a vivere di illusioni, però preferisco essere ottimista!
Articolo di Marianna "mari" De Rossi
Dettagli del libro
- Prezzo:€ 16,00
- Editore Elliot
- Data uscita 16/03/2011
- Pagine 256, brossura
- Lingua Italiano
- EAN 9788861921740
4 commenti:
Brava Mari, oltre la recensione c'è di più: la riflessione personale e il sentimento.
è un libro che comunque mi incuriosisce da matti e che spero di leggere molto presto. brava Mari :)
In effetti c'è una via di mezzo prima di precipitare dalle stelle alle stalle.... preferisco essere ottimista anche io, brava Mari ;)
Spero anch'io che il futuro non sia così nero, ma, quanto alla rassegnazione, ho amici e conoscenti qui in paese la cui fabbrica ha chiuso da un paio d'anni. E... prima la cassa integrazione, poi la mobilità... finora sono sempre a casa senza muovere un dito, nel senso che non hanno cercato alternative. Che faranno quando la mobilità fra pochi mesi finirà? A volte il futuro è già qui, purtroppo.
Posta un commento