“Quando il tuo paese sta cercando di ucciderti, non si chiama tradimento. Si chiama sopravvivenza” - dal libro nero del Turismo.
“The exit” è il secondo romanzo di Olen Steinhauer con protagonista Milo Weaver. La serie si concentra sul mondo dello spionaggio e delle operazioni clandestine in epoca post undici settembre. L'azione riprende subito dove era terminata nel “Il turista”, il precedente libro ben accolto da pubblico e critica che, nonostante la capacità dello scrittore americano di rendere questo suo ultimo lavoro leggibile di per sé, si ha la sensazione sarebbe stato meglio aver letto per avere un quadro più completo delle dinamiche dei personaggi.
Il dipartimento del Turismo, oscura ma fondamentale branca segreta del governo degli Stati Uniti che si occupa di fare il lavoro sporco (quello che fa mille coriandolini della Convenzione di Ginevra e che non scalfisce l'immagine democratica della nazione), ha bisogno di far rientrare nei ranghi Milo Weaver, dopo che ne era uscito malconcio qualche mese prima. Ci sono delle informative che segnalano la presenza di una talpa all'interno della struttura che potrebbe metterne a repentaglio la sopravvivenza e lui è l'uomo adatto per scovarla.
Milo Weaver ha bisogno di tornare a fare il “Turista” perchè altro non sa fare nella vita. Ma il “Turista” non ha identità, non ha casa, nessuna proprietà, niente di niente. La prima regola del Turismo è “non chiedere il perchè”. Nessuno spazio per la moralità, nessun tentennamento di fronte agli incarichi. Ma il nuovo Milo è diverso. Si è sposato e ha una bambina che lo adora e quando il dipartimento, per provare la sua lealtà alla professione, dopo vari test sempre più pericolosi lo spedisce a Berlino per rapire e uccidere una ragazza adolescente,figlia di immigrati moldavi in Germania e apparentemente innocente, preso tra la sua coscienza e gli ordini da eseguire entra in crisi.
E' giusto togliere la vita a una ragazzina per un bene superiore? Per un mondo “giusto” è lecito distruggere una famiglia innocente? E' possibile interrompere, almeno per una volta, il ciclo infinito della violenza? Un impresa ardua e pericolosa. Decidere tra bene e male, provare a decifrare le mosse di nemici potenti e di amici incostanti, di patrioti part-time e di traditori senza scrupoli, districandosi tra diversi strati d'inganno e manipolazione senza potersi, ovviamente, fidare di nessuno.
Libro godibilissimo, nonostante una trama intricata che richiede pochi e brevi momenti di stacco dalla lettura per non perdere il filo, che da il meglio di sé nella seconda parte, adrenalica e ricca di colpi di scena. Piacerà a chi è appassionato delle storie, come quelle narrate nella serie televisiva “24”, dove doppi e triplogiochismi sono all'ordine del giorno.
Tra gli avversari più interessanti di Milo Weaver troviamo la signorina Erika Schwartz, spia tedesca di grande capacità intellettuale, perfettamente tratteggiata dall'autore, forse tra i personaggi più originali del genere.
La scrittura non è per nulla inferiore alla storia a tal punto che sembrerebbe riduttivo catalogare il libro nel solo genere del romanzo di spionaggio. Possiamo invece parlare di un ottima miscela di mistero, orrore e romanticismo che non manca certo di azione e suspense.
La tecnica di Steinhauer di affiancare all'interno del romanzo fantasia ed eventi realmente accaduti, come la rapina al Museo Buhrle di Zurigo di quattro capolavori dell'arte impressionista ("Campo di papaveri a Vétheuil" di Claude Monet, "Ramo di castagno in fiore" di Vincent van Gogh,"Il ragazzo dal gilet rosso" di Paul Cezanne , "Il Conte Lepic con le sue figlie" di Edgar Degas) cattura il lettore per le oltre quattrocento pagine del libro senza mai annoiarlo.
Consigliato.
Articolo di Roberto "lofi" Lofino
Dettagli del libro
- Formato: Brossura
- Pagine: 463
- Lingua: Italiano
- Editore: Giano
- Anno di pubblicazione 2011
- Codice EAN: 9788862510813
- Traduttore: E. Cervini
- Prezzo di copertina: € 19,00
9 commenti:
Gia mi piacevano titolo e copertina, la tua recensione caro Lofi mi ha convinta e poi hai citato 24, la mia serie preferita, come posso dire di no a questo libro? Bravo
Grazie Cri. Consiglierei comunque di partire dal precedente "Il turista" per poter godere maggiormente di ogni singola sfaccettatura del libro.
io ho provato a cercarlo oggi su amazon.it ma non è disponibile il turista :°
Sembra molto interessante. Dovrò cercare Il turista allora così comincerò dall'inizio. Ma è solo amazon a non averlo disponibile o è proprio difficile da trovare?
Mi sembra che con Bol si possano prendere con il 3x2 solo che il terzo è un Moccia hihihihihi :)
Dell'amico Roberto mi fido "a scatola chiusa". Abbiamo gusti e sensibilità molto simili.
Pertanto acquisto oserei dire obbligato.
Cover a mio avviso straordinaria.
Mi associo alla banda.
Fabio
Confermo, è un ottimo libro, bravo Robby ad averne reso così beneil piacere della lettura.
Sigh sigh "Il turista" l'ho lasciato sugli scaffali sabato scorso al libraccio perché ne avevo presi troppi e lo sguardo di Massimo era eloquente!
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