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mercoledì 23 marzo 2011

La visione cieca - Ilaria Milandri (Foschi Ed. 2011)


Siamo tristemente prede ignare di noi stessi e il nostro corpo, sempre più spesso, parla, anzi urla al posto nostro.

Cosa si può dire di un libro che riesce a catturarti dalla prima pagina? Che è bello? Mi sembra un po’ troppo ovvio. Che è coinvolgente? Scontato anche questo. Posso solo dirvi che raramente mi capita di finire un libro e avere la sensazione di aver letto qualcosa di più di un giallo. E’ proprio questo che ho provato ieri quando in treno ho chiuso La visione cieca di Ilaria Milandri edito da Foschi.
C’è un serial killer in questo libro e come è logico che sia c’è anche un commissario di polizia impegnato nella sua ricerca. Brando è il nome del commissario, Ugo quello del serial killer. Non vi scandalizzate, non vi sto anticipando nulla. L’identità dell'assassino infatti è sconosciuta solo al suo inseguitore. Noi non dovremmo ingegnarci insieme a lui nella soluzione del caso, perché il suo nome ci sarà noto fin da subito e anche quello che fa. Ugo rapisce le sue vittime, le strangola, gli cava gli occhi e poi quando ormai sono morte le violenta. Perché lo fa? Anche questo ci è chiaro da subito, ma non ve lo dirò. Lascerò a voi il gusto di scoprirlo perché il bello di questo libro sta in quello che apparentemente non è scritto ma che si lascia sentire e annusare, perché dove non possono arrivare gli occhi entrano in gioco i sensi.
“Con il tempo tutto questo andrà al proprio posto, quello giusto, parole, segni, sogni, suoni, tutto. Piegherò i panni, sistemerò la stanza, ordinerò i pensieri, finirò di scrivere... comporrò il puzzle. Le cose mi guideranno, si lasceranno vedere, è sempre stato così, io sono sempre stato così, ho solo smesso di ascoltarle per un po', o forse per ascoltare loro ho smesso di ascoltare le persone.”
I due protagonisti di questa storia ci portano nei loro mondi, apparentemente opposti ma in realtà molto vicini e simili. Quello che Ilaria Milandri ci racconta non è la semplice caccia all'assassino ma la storia di due uomini vittime del loro passato e bloccati in un presente che ha il sopravvento su di loro. Uno è convinto di dominarlo, l'altro si lascia dominare. Splendida è anche la figura di Lucia, la mamma di Ugo, una donna che non ha avuto niente dalla vita se non suo figlio.
L'unica critica che mi sento di fare al libro è che sono troppe le intuizioni e i colpi di fortuna che portano Brando sulla strada di Ugo. La sua è sicuramente una dote, però nella vita reale difficilmente si arriva ad un serial killer solo attraverso i sensi. Diciamo che la “struttura” del giallo qualche difetto ce l'ha ma è comunque una lettura che mi ha regalato molte emozioni e spunti di riflessione rispetto a quello che riusciamo veramente a vedere quando guardiamo qualcosa o qualcuno.

Articolo di Marianna " mari" de Rossi

Dettagli del libro
  • Autore/i: Ilaria Milandri
  • Editore: Foschi
  • Collana: Romanzi
  • Prezzo € 16.00
  • Formato: Libro in brossura
  • Data di pubblicazione: 2010
  • Pagine: 304
  • ISBN 13: 9788866010005

5 commenti:

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Romanzo del quale non avevo mai sentito parlare. La recensione di Marianna mi ha molto incuriosito.
Molto intrigante anche la cover con il viso di donna.

Scéf ha detto...

anche a me incuriosisce molto anche per la prefazione di Eraldo Baldini..

Cristing ha detto...

Il titolo è mlto intrigante e la recensione di Marianna mi ha proprio incuriosito, brava...

Ida ha detto...

Che dire....una recensione che fa venir voglia di andarsi a comprare subito il libro e iniziare a leggerlo.

Stefania ha detto...

Interessante!