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sabato 12 marzo 2011

Delitti in treno - A.V. (Polillo 2010 - Bassotto n.91)


"Anche in questa raccolta di racconti i treni sono posti pericolosi e quasi mai arrivano a destinazione con lo stesso numero di passeggeri vivi di quando sono partiti."

Come ogni anno, anche in prossimità dello scorso Natale la Polillo Editore ha pubblicato un'interessante raccolta di racconti dei migliori autori della Golden Age. Quest'anno il filo conduttore scelto è stato il treno, inteso come luogo di delitti per eccellenza. Infatti, se oggi forse il treno ha perso gran parte del suo fascino (chi lo sceglie più per spostarsi su lunghe distanze?), agli albori del genere poliziesco esso era ancora uno dei mezzi di trasporto più moderni e dinamici, simbolo di velocità e gusto per l'avventura. Quando si pensa a gialli in treno, viene subito in mente Agatha Christie e il suo "Assassinio sull'Orient-Express" (1933), senz'altro la storia più famosa e originale mai ambientata su un treno. Ma molti autori di polizieschi già prima della Christie si cimentarono con quest'ambientazione e lo scelsero per le loro avventure già dalla fine del 1800 (tre racconti infatti sono stati pubblicati già a fine '800, tra cui uno di Sir A. Conan Doyle, il creatore di Sherlock Holmes). La stessa Christie pubblica il suo L'espresso per Plymouth nel 1923. D'altronde lei stessa fu una grande viaggiatrice e il treno esercitò sempre su di lei un grande fascino, preferendolo ad aerei e navi per il suo fascino romantico. Infatti nella sua autobiografia "La mia vita" scrisse: “I treni sono un’invenzione meravigliosa, il mio amore di sempre. Viaggiare in treno significa vedere la natura, gli uomini, le città, le chiese e i fiumi, insomma la vita.”
Nei racconti di questa raccolta i treni utilizzati sono i più disparati. I privilegiati sono i treni inglesi naturalmente, i cui nomi già suggeriscono chissà quali avventure: il Plymouth Express, il Cornish Riviera Express, l'espresso della North-Western Railways, la Brighton Line, lo Scozzese Volante, un vagone postale e un vagone merci della Great Western Railway. Poi non mancano un paio di avventure ambientate nella metropolitana londinese, altre anche in treni americani come il Boston & Western e una addirittura in Argentina.
Ora, amici miei, non mi resta che dirvi: salite sul treno e mettetevi comodi, che l'omicidio abbia inizio.

I RACCONTI DELLA RACCOLTA:
  1. Agatha Christie – L'espresso per Plymouth
  2. G.D.H. e M.I. Cole – Una lezione sul crimine
  3. Sir Arthur Conan Doyle – L'uomo con gli orologi
  4. Freeman Wills Crofts – Il mistero dell'espresso della notte
  5. Thomas W. Hanshew – Enigma sulla Brighton Line
  6. Edward D. Hoch – Il problema del vagone ermeticamente chiuso
  7. Harry Kemelman – Nove miglia sotto la pioggia
  8. Frank King – Il cadavere sulla carrozza
  9. Baronessa Emmuska Orczy – La strana morte nella sotterranea
  10. John Oxenham – L'assassino del martedì sera
  11. Eden Phillpotts – La mia avventura sullo Scozzese Volante
  12. Paul Tabori – Un viaggiatore molto taciturno
  13. Victor L. Whitechurch – Il quadro di Sir Gilbert Murrell

Articolo di Martina “Palazzo Lavarda” Sartor

Dettagli del libro
  • Titolo: Delitti in treno
  • Autore: vari
  • Editore: Polillo
  • Collana: I Bassotti - n. 91
  • Anno: novembre 2010
  • Pagine: 316
  • ISBN: 9788881543700
  • Prezzo: Euro 14,40

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Brava Martina e...forza Polillo!
Fabio

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

La forma narrativa del racconto breve per il giallo classico mi ha sempre affascinato meno, rispetto al classico romanzo.
Ma queste raccolte a tema dei Bassotti sono dannatamente intriganti.
Come fare a dire di no...
Brava Martina :-)

Carrfinder ha detto...

L'acquisto della raccolta di racconti che la Polillo pubblica ogni dicembre è ormai una tradizione per me!

Martina S. ha detto...

@Killer: anch'io apprezzavo meno i racconti, ma le raccolte Polillo sono davvero particolari e mi piacciono un sacco. Come dice Carrfinder, anch'io non me ne lascio sfuggire una.

@Fabio: grazie :-)

Anonimo ha detto...

Tra l'altro i racconti sono più difficili (in genere) a scrivere dei romanzi.
Fabio