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venerdì 18 febbraio 2011

Il libro dell’angelo – Alfredo Colitto (Piemme 2011)


Mondino non era tranquillo. Era davvero un peccato che Gerardo da Castelbretone non potesse andare con lui a Venezia. […] Quando era andato a cercarlo, appena presa la decisione di partire, Gerardo lo aveva accolto vestito come un damerino, e aveva rifiutato di accompagnarlo con un pretesto che suonava falso lontano un miglio.
Mondino si era offeso e il giovane allora gli aveva detto la verità: era impegnato in una missione di cui non poteva parlargli. Aveva persino menzionato delle spie francesi che lo tenevano sotto sorveglianza.

Bologna, 1313. Mondino de’ Liuzzi, che sta ultimando gli ultimi preparativi per il matrimonio con Mina de’ Gandoni, decide improvvisamente di partire per Venezia per rispondere ad una richiesta di aiuto proveniente da una persona a cui è molto legato: l’alchimista araba Adia Bintaba.
L’ebreo Eleazar da Worms è accusato di aver ucciso in modo crudele tre bambini cristiani, i cui corpi sono stati trovati vicino a San Marco.
Mondino, accompagnato dal figlio dell’accusato, Davide, arriva a Venezia per indagare sul triplice omicidio non sapendo che si troverà coinvolto nella ricerca del mitico Sefer-ha-Razim, il Libro dei Misteri, dettato dall’arcangelo Raziel a Noè e da questi trascritto su una tavoletta di zaffiro.
Eleazar infatti lascia un messaggio scritto col sangue sul muro della cella: una frase di difficile interpretazione per Mondino e Adia, ma che è una preciso indizio per ritrovare il libro dell’angelo.
Nel frattempo Gerardo da Castelbretone, che ha rifiutato di accompagnare Mondino a Venezia, è impegnato in una delicata missione con Pietro da Bologna, l’avvocato dei templari, che, inseguito dalle spie del re di Francia, deve a tutti i costi proteggere un documento di importanza vitale.
La conclusione delle vicende (tra cui l’arresto di Mondino) in cui sono coinvolti tutti i personaggi avverrà mentre si celebra la grande cerimonia dello Sposalizio del Mare.

Più si andava avanti in quella faccenda, più il mistero si infittiva. E i rischi aumentavano.

Un thriller? No, a mio parere questo libro offre molto di più al lettore.
Non è il semplice romanzo ricco di colpi di scena: la trama viene usata per rendere avvincente la lettura ma, al tempo stesso, l’autore si serve del romanzo per descrivere la Venezia del 1313 e la sua organizzazione politica.
Avventura, segreti, azione: con questi ingredienti Alfredo Colitto narra gli avvenimenti dei suoi personaggi, in una cornice storica che accompagna, senza mai prevalere, tutta la narrazione.
Il lettore si appassiona ai misteri che caratterizzano la storia e la scorrevolezza dello stile di scrittura non fa mai venir meno il desiderio di arrivare alla soluzione degli enigmi.
Poi c’è la raffigurazione dei diversi personaggi su cui spiccano le due figure femminili, Ania e Mina: due donne differenti per nascita e rango, ma entrambe di forte carattere e dotate di spiccata personalità, determinate a difendere i loro cari e a non arrendersi di fronte alle difficoltà che devono affrontare.

Chi legge non può fare a meno di parteggiare per Mondino e per la squadra che si forma, quasi per caso, nelle “nuova” città dove si svolge l’azione: una Venezia con i numerosi canali, la fitta nebbia, le lente imbarcazioni, ma anche una città descritta attraverso il modo di vivere della popolazione povera, dei nobili e delle persone di potere che hanno il controllo su tutto quello che accade nella città lagunare.

Un libro che si può leggere anche senza aver conosciuto i precedenti due romanzi dedicati al medico anatomista di Bologna; con questo romanzo infatti si chiude la trilogia dedicata da Alfredo Colitto a Mondino de’ Liuzzi i cui capitoli precedenti sono stati “Cuore di ferro” (2009) e “I discepoli del fuoco” (2010): il prossimo libro si svolgerà intorno al Seicento nel continente americano.
Se pensate che in Italia non ci siano scrittori in grado di scrivere con abilità e personalità di avventura e di storia, questo romanzo smentirà le vostre errate convinzioni.


Articolo di Paolo "carrfinder" Umbriano

Dettagli del libro
  • Formato: Rilegato
  • Pagine: 358
  • Lingua: Italiano
  • Editore: Piemme
  • Anno di pubblicazione 2011
  • Codice EAN: 9788856615494
  • Prezzo di copertina: € 18,50

7 commenti:

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Colitto è il maestro del mystery storico italiano.
A Suzzara, durante il nebbiagialla, abbiamo saputo che, terminata ora la trilogia, sta scrivendo un mystery ambientato nel 600. Sono felice che continui questo suo personale percorso nel giallo storico.
Tra l'altro è una persona molto preparata e gradevolissima.
Imminenti gli incontri per le rassegne romane e mantovane corpi freddi.
Bravo Paolo!!!!

Blueberry ha detto...

nel complesso è una trilogia che mi è piaciuta molto!

Dissento solo una cosa: prima di questo terzo capitolo, meglio leggersi i precedenti *_^

Martina S. ha detto...

Letto il 1° libro della trilogia, sono rimasta affascinata dalla figura di Mondino e dalla scrittura di Colitto. Ora aspetto che mi arrivino il 2° e il 3° per leggerli immediatamente. Adoro il romanzo storico, Venezia è la mia città preferita: dunque questo è proprio il "mio" libro.

Cristing ha detto...

Una autore che non conosco ma di cui ho sempre sentito parlare molto bene. Il romanzo storico non è molto nelle mie corde però questo libro mi incuriosisce. Bravo Paolo!

laBalza ha detto...

Perfettamente d'accordo col Killer: in questo genere Colitto è un maestro. E in ogni caso persona colta e disponibile ed è un piacere leggerlo e ascoltarlo.
Complimenti a Paolo per la recensione.

Stefania ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Stefania ha detto...

Letteralmente innamorata di Colitto dopo aver letto poche settimane fa "Cuore di ferro". Amante da sempre dei romanzi storici, è stata una più che piacevole scoperta. Veramente bravo nel saper fondare un'ottima trama gialla insieme a una perfetta ricostruzione storica, personaggi che pare escano dalle pagine e luoghi/costumi dell'epoca descritti magistralmente! Attendo l'uscita in economica dei "discepoli del fuoco" e successivamente di questo (intanto non ho fretta, con tutto quello che ho da leggere O_O)
consiglio anch'io come Blue di andare in ordine cronologico , più che altro per le vicende private dei protagonisti, che credo alla fine siano importanti (ma sicuramente non fondamentali) ai fini delle successive avventure.
E bravo Paolo!!!! :))))