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mercoledì 8 dicembre 2010

Non è un paese per vecchi – Cormac McCarthy (Einaudi 2007)


Dicono che gli occhi sono le finestre dell'anima. Io non so cos'erano quegli occhi e mi sa che preferisco non saperlo. Ma da qualche parte intorno a noi esiste un'altra visione del mondo e altri occhi per vederlo ed è li che questa storia sta andando a parare. Mi ha portato a un punto della mia vita dove non avrei mai pensato di arrivare. Da qualche parte la fuori c'è un profeta della distruzione in carne ed ossa e io non voglio trovarmelo di fronte. Lo so esiste davvero. Ho visto cos'è capace di fare. Sono già passato una volta davanti a quegli occhi. E non lo farò mai più. Non ho intenzione di mettere la mia posta sul tavolo, alzarmi e uscire per andargli incontro.

Llewelyn Moss, operaio, reduce del Vietnam, ama andare a caccia di antilopi. Gli piace trovarsi da solo in quel paesaggio selvaggio, al confine tra il Texas e il Messico. Gli piace quel silenzio, osservare con il binocolo le montagne, i canyon. Gli piace cacciare l'animale e stanarlo. Per caso si ritrova nel luogo di una carneficina tra bande di narcotrafficanti, una vera e propria mattanza, cadaveri e sangue dappertutto ma anche eroina e soprattutto una borsa piena di soldi. Che fare? Come rubare caramelle ad un bambino.... Purtroppo per lui si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato e non ha valutato l'alternativa.
Quale? L'altra, cioè lasciare tutto li fare finta di niente e tornare a casa dalla mogliettina. Ma l'occasione fa l'uomo ladro e quello che accadrà in seguito non gli piacerà affatto. Finisce sulla lista nera di tuti, Narco, polizia e soprattutto di Anton Chigur uno psicopatico e bastardo assassino. Voi direte, lo sono tutti! Si è vero ma questo mette veramente paura. Ora, quello che posso dire così senza pensarci troppo è che questo libro è bellissimo se invece devo rifletterci e analizzare meglio, come sto facendo, quello che ho letto, posso affermare senza dubbio che ho appena finito di leggere un capolavoro. McCarthy pesa le parole, da il giusto senso ad un ognuna, non si dilunga in fronzoli, non allunga il brodo, è essenziale, incisivo coinvolgente. I dialoghi sono incredibili, snervanti paradossalmente ironici e irresistibili. La caratterizzazione dei personaggi è perfetta. Su tutti lo sceriffo Bell e Chigur.
Il primo , profondamente umano, alle prese con una crisi personale, con elucubrazioni mentali e riflessioni sulla violenza e sul brutto andazzo che sta prendendo il mondo, che ci propina durante tutta la storia, mettendosi completamente a nudo, il secondo, come già scritto, profondamente psicopatico, totalmente fuori di testa con un suo personalissimo modo di interpretare la vita e il male, uccide con un arma particolare che non riuscirei neanche a descrive e lo fa con una disinvoltura e una leggerezza tale come se fosse la cosa più normale del mondo porre fine all'esistenza di un altro essere umano, che supera di una spanna tutti i killer che ho “incontrato” leggendo e lo pone direttamente al primo posto in una ipotetica classifica. Essendo anche un appassionata di cinema e avendo ovviamente visto il film (che in un primo momento mi aveva lasciata perplessa ma che ad una seconda visione mi ha letteralmente conquistata) lasciatemi aggiungere una riflessione.
Leggere questo romanzo è stato come vedere il bellissimo film dei fratelli Coen. Le parole si sovrappongono alle immagini e viceversa. I dialoghi sembrano uscire direttamente dalla bocca degli attori. So che a questo punto qualcuno dirà la solita frase, che in parecchi casi comunque corrisponde a verità, che il libro supera sempre il film e non si devono fare neanche paragoni. Bè in questo caso non è assolutamente vero, la trasposizione, la sceneggiatura non originale e la regia e la scelta degli attori sono perfette. Non è un caso che abbia vinto gli Oscar più importanti. Come non è un caso che questo autore, con La Strada, abbia vinto nel 2007 il Premio Pulizer e nel 2006 il James Tait Black Memorial Prize.


Articolo di Cristina "cristing" Di Bonaventura

Dettagli del libro
  • Formato: Rilegato
  • Pagine: 251
  • Lingua: Italiano
  • Titolo originale: No Country for Old Men
  • Lingua originale: Inglese
  • Editore: Einaudi
  • Anno di pubblicazione 2006
  • Codice EAN: 9788806179670
  • Traduttore: Martina Testa 

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho visto il film e poi ho letto il libro ed è difficile dire quale mi sia piaciuto di più. Gli attori sono perfetti e Javier Bardem è superlativo. Veramente bella questa recensione.

Raffaella

Marta ha detto...

Ho da leggere questo libro sono frenata dal fatto che si dicono sia triste e forse è meglio leggerlo quando si è più rilassati, mi ha fatto venir voglia però di avvicinarlo un po' di più nella coda di lettura :)

Cristing ha detto...

@Raffaella, grazie
@Marta io non l'ho trovato triste, leggilo e mi darai ragione....

Briciole di tempo ha detto...

uhmmm....ehmmm....Cri, già sai ^__^