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mercoledì 1 dicembre 2010

L'uomo caduto dal tetto del mondo - Iain Pears (Longanesi 2010)


"Gli omicidi erano i miei preferiti: «Impiccheranno l’assassino del vagone merci», «Lo strangolatore di Ealing implora pietà». I criminali avevano tutti dei soprannomi, quelli validi, per lo meno. Molti li escogitavo proprio io; avevo una certa predisposizione per le frasi a effetto. Ed ero l’unico cronista che faceva anche un’altra cosa, e cioè di tanto in tanto svolgevo indagini su un caso per conto mio. Passavo una parte dei soldi che ottenevo dal giornale ai poliziotti, che erano sensibili a un piccolo incoraggiamento — un bicchiere, un pranzo, un regalo per i figli — allora come oggi. Ero diventato un esperto nel capire come lavoravano polizia e assassini. Fin troppo, agli occhi dei miei colleghi più importanti, che mi giudicavano squallido. A mia discolpa posso dire che condividevo l’interesse della stragrande maggioranza dei lettori, che andavano in brodo di giuggiole a leggere di un bello strangolamento. Non c’era niente di meglio di una vittima giovene e bella uccisa in modo particolarmente efferato. Che piacere per la folla, sempre."

Una sera d'aprile del 1909 a Londra John William Stone primo (e ultimo) barone Ravenscliff muore cadendo dalla finestra della sua imponente casa di St. James' Square. Per capire come e perchè dovrete arrivare in fondo alle 790 pagine di questo avvincente ultima fatica di Ian Pears. Niente paura. Nessun rischio di invecchiare con il libro fra le mani o di masticare tempo annoiandosi. La lettura è gratificante dall'inizio alla fine. Ma andiamo con calma perchè è una storia che dura quasi un secolo, la carne al fuoco è tanta e si corre il rischio di perdere il turno per le patatine!
Cominciamo da Parigi. Dal 1953. Dove il Sig. Matthew Braddock, per pura fatalità, si trova al funerale di Madame Elizabeth Robilard che 44 anni prima, quando egli era un giovane cronista di nera, lo aveva assunto per trovare il figlio illegittimo di cui il marito aveva rivelato l'esistenza e intimato la ricerca nel suo milionario testamento bloccandone contestualmente l'esecuzione. Il marito era il più importante industriale, costruttore navale, mercante d'armi, conquistatore di mercati finanziari che la terra di Albione avesse mai dato alla luce, nonché lo stesso caduto dalla finestra una decina di righe sopra.
Ed è proprio dal racconto del giovane Braddock che si sviluppa la prima delle tre parti in cui è diviso il romanzo. La giovane vedova Stone, Elisabeth (segnatevi questo nome perchè siamo di fronte a uno dei migliori personaggi femminili degli ultimi anni), ancora intensamente innamorata dello sfracellato marito non si da pace dell'esistenza di un figlio adulterino e sprona il buon Braddock a portare la luce nelle probabili zone oscure del suo matrimonio.
Braddock, che Pears costruisce come un personaggio un po' rimbambito ma volenteroso e curioso, preferisce mettere il naso nelle complesse attività commerciali del defunto per capire se la morte se lo è portato via perchè sbadatamente inciampato in un tappeto o perchè spinto fuori dalla finestra da qualcuno appena appena interessato alla dipartita. Trecento pagine di misteri più che gradevoli.
La seconda parte del libro è raccontata da Henry Cort, presente nella prima parte come figura minore e di cui preferisco, a mia salvaguardia personale, non rivelare l'attività per non spoilerare ed evitare di avere l'autore del libro alla porta con la maschera di Jason in “Venerdi 13”. Siamo a Parigi nel pieno della Belle Epoque nel momento in cui il mondo occidentale guarda con fiducia e ottimismo al futuro, sicuro che progresso, benessere e pace continueranno a guidare i suoi passi verso conquiste sempre nuove, così almeno dice Wikipedia e io ci credo. Nei salotti parigini brilla di bellezza propria la contessa ungherese Elizabeth, che finirà per diventare poi moglie di John Stone. Cort ne è divenuto amico nel tempo e ne descrive la crescita sociale e le capacità eccelse di seduzione e di gestione dei segreti degli innumerevoli amanti.
La terza è ultima parte del romanzo si svolge a Venezia nel 1867 ed è narrata dal mitico John Stone. Lo spiaccicato, un uomo abituato ad ottenere tutto ciò che vuole, chiude il cerchio della storia della sua vita raccontandoci di come è venuto dal nulla ed è diventato un titano dell'industria e di come il suo talento per ingannare “il sistema” e scoprire nuovi modi per fare soldi lo ha portato ad essere uno degli uomini più influenti del pianeta.
Ma se le prime 780 pagine mi hanno divertito, incuriosito e affascinato, le ultime dieci, con le loro rivelazioni a sorpresa e la maestria con cui tirano le fila degli innumerevoli avvenimenti precedenti, mi hanno chiarito per sempre come vorrei che si sviluppassero i finali dei libri che leggo.
Un'opera costruita magistralmente - certamente complessa e che deve essere letta senza interruzioni estese – un romanzo che sa essere libro giallo e romanzo storico nel contempo ma che in primis è una straordinaria e appassionante storia d'amore.

Articolo di Roberto "Lofi" Lofino

Dettagli del libro
  • Formato: Rilegato
  • Pagine: 790
  • Lingua: Italiano
  • Titolo originale: Stone's Fall
  • Lingua originale: Inglese
  • Prezzo di copertina: € 22,00
  • Editore: Longanesi
  • Anno di pubblicazione 2010
  • Codice EAN: 9788830425262
  • Traduttore: I. A. Piccinini 

    10 commenti:

    allanon ha detto...

    Ahhhh meno male. Io avevo già a suo tempo apprezzato la "Quarta verità", un libro che ha scatenato parecchi giudizi controversi. Un giallo che è anche romanzo storico in cui la stessa storia viene raccontata da 4 personaggi diversi. Naturalmente uno mente....Questo mi è stato regalato e non vedo l'ora di leggerlo. Soprattutto adesso che ho letto l'interessante e bella recensione di Roberto. Mi pare che come impostazione i 2 romanzi abbiano parecchi punti in comune come per es. la presenza di più voci narranti..

    Martina S. ha detto...

    Finora di Pears conoscevo solo la serie "artistca" con Jonathan Argyll, ma questo mix di giallo e romanzo storico. Se Roberto ci assicura che alla fine si riesce a ricapitolare una storia che sembra complicatissima, mi faccio tentare pure io.

    Scéf ha detto...

    anch'io non ho mai letto nulla di suo, ma se proprio mi venisse voglia inizierei di certo con qualcosa in economica :P
    cazzarola 22 euro -_-'

    Martina S. ha detto...

    @Enzo: io ringrazio "santa biblioteca" dove posso trovare anche questi libri qua... ho una wishlist a parte di quelli da cercare in biblio, almeno finchè non sono in economica ;-)

    Lofi ha detto...

    @Martina: ti dirò che è la storia in sè stessa il motivo per cui il libro va letto. Pears,inoltre,scrive bene e caratterizza i personaggi come pochi. In questo caso sa anchè "spiegare", a degli ignoranti in materia come il sottoscritto, come la finanza e la grossa industria fanno girare il mondo a piacimento, abusando del loro potere sui singoli Stati. La parte economica e storica ha la prevalenza su quella mystery senza per questo far passare la voglia di andare avanti nella lettura. Il finale sciocca.

    Lofi ha detto...

    @Enzo: è vero che costa 22 dinari ma è anche un tomo da 800 paginette!!! Io m'invipero di + quando vedo libretti da 150 fogli venduti a 16/17 eurini! O no?

    Scéf ha detto...

    @lofi hai ragione ma io non valuto un buon libro dallo spessore della carta :)
    diciamo che per me 22 euro è troppo per tutti i libri.

    Anonimo ha detto...

    I 22 euroni belli grassi non sono pochi e nemmeno le 800 paginette altrettanto grasse...:)
    P.S. Complimenti a Lofi.
    Fabio

    IL KILLER MANTOVANO ha detto...

    Ho molto gradito il taglio della recensione dato da Roberto. Riga dopo riga la mia curiosità è cresciuta esponenzialmente. Per me non è proprio periodo da tomi così voluminosi ma, certamente, una lettura da prendere in cosiderazione per l'uscita economica.
    Bravo Roberto.

    Stefania ha detto...

    Interessante recensione Lofi, complimenti, ora hai incuriosito pure la sottoscritta :)
    Tanto che lo scorso anno regalai a Massimo "la quarta verità" che aveva visto in una libreria, letto la trama e quasi tentato di prenderlo (poi il giorno dopo ritornai io e lo presi!!!). Entrambi naturalmente dobbiamo ancora leggerlo e un prossimo pensierino potrei farcelo.
    @Body : concordo per il prezzo...mamma mia O_O Infatti quello citato sopra, La quarta verità lo trovai in una libreria dell'usato a circa il 70% del prezzo originale, quindi prima o poi non dispero di trovare pure questo, anche perché tutti i romanzi che hanno riferimenti storici mi affascinano!