_

lunedì 18 ottobre 2010

Adamo – Ted Dekker (Mondadori 2010)


La trama potrebbe sembrare abbastanza banale. L’ennesimo spietato serial killer e il solito profiler abbastanza in gamba da mettere insieme tutti i pezzi che compongono il mosaico. In realtà però Adamo non è solo questo. Le storie narrate sono due. Una avviene nei giorni nostri, l’altra ha inizio a metà degli anni ’60. Lo stile narrativo delle due storie è talmente diverso che ho persino avuto il dubbio se a scrivere il romanzo fosse stato il solo Dekker.
Alex e Jessica Price sono due bellissimi bambini figli di braccianti agricoli dell’Arkansas. Vivono in una casa mobile sul retro di un ranch di una famiglia di agricoltori, gli Hope, e sono la gioia e l’orgoglio dei loro genitori, Betty e Lorden Price.
I Price sognano per i figli un futuro migliore del loro, dicevano ai loro amici che i bambini un giorno sarebbero andati al college e per questo progetto risparmiano quanto più possibile.
La notte del 15 gennaio 1968, quando avevano rispettivamente quattro e tre anni, Alex e Jessica vengono rapiti. Un uomo e una donna, a bordo di un pickup Ford li portano via. Lorden preso dal panico provò ad inseguirli ma fu tutto inutile.
Tutta la notte lo sceriffo, la polizia della contea e quella stradale diramano comunicati e istituiscono posti di blocco, ma non succede nulla. Al mattino viene coinvolta anche l’FBI di Little Rock. Niente, dei bambini e dei loro rapitori non c’è più traccia. Sembrano spariti nel nulla.
Tredici anni dopo troviamo Alex e Jessica in una fattoria dell’Oklahoma. Non sono più i bambini allegri dell’Arkansas, il loro futuro non sembra ricco di sogni. Sono due adolescenti terrorizzati e succubi degli abusi subiti da Alice e Cyril Brown, Madre e Padre, come li chiamano loro.
Non ricordano nulla dei loro genitori naturali e della loro vita prima del rapimento. Non sanno nulla della vita e l’unico mondo che conoscono è la fattoria i cui vivono.
Un giorno Alex sente un rumore e scopre così l’esistenza dei treni. Convince la sorella a fuggire con lui e anche se e tanta la paura di essere sorpresi ancora più forte è il desiderio di lasciarsi alle spalle tredici anni di incubo.
Arrivano a Los Angeles e grazie all’aiuto di un prete i ragazzi trovano un lavoro e una casa. Jessica riesce a vincere piano piano la paura nei confronti del prossimo e comincia a desiderare una vita normale, degli amici, un marito, dei figli. Alex no. Lui non riesce ad aprirsi, ad interagire. Si isola sempre di più e Jessica si accorge che con il passare del tempo il ragazzo sta diventando come la matrigna. Terrorizzata, la ragazza lo abbandona.
Daniel Clark è un famoso profiler dell’FBI. Il caso che sta seguendo è sicuramente il più complicato e affascinante a cui ha mai lavorato. Talmente coinvolgente da compromettere anche il suo matrimonio.
Il serial killer a cui sta dando la caccia si fa chiamare Eva, uccide una donna al mese, a ogni luna nuova e sempre con lo stesso modus operandi. In qualche modo contagia le sue vittime con un virus simile alla meningite. Ma chi è Eva? Trovarlo sembra un impresa impossibile, fino a quando un giorno è Eva che decide di trovare lui, e da quel giorno Daniel saprà cosa è la paura.
La trama è molto avvincente, e la storia coinvolge fin da subito. Quando ho capito cosa stava succedendo ho storto un po’ il naso perché non amo molto le esagerazioni troppo fantastiche nei gialli, però devo dire che Dekker se l’è cavata egregiamente, dando vita ad un buon thriller. Una delle due storie è scritta decisamente meglio dell’altra e gli stessi personaggi sono più convincenti e caratterizzati. L’altra manca un po’ di originalità, perché ormai il panorama editoriale è saturo di storie simili. Ritengo comunque che l’autore meriti e che alla fine Adamo sia una buona lettura.

Articolo di Marianna "mari" De Rossi

Dettagli del libro
  • Formato: Rilegato
  • Pagine: 342
  • Lingua: Italiano
  • Titolo originale: Adam
  • Lingua originale: Inglese
  • Editore: Mondadori
  • Anno di pubblicazione 2010
  • Codice EAN: 9788804594789
  • Traduttore: A. Raffo 

10 commenti:

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Romanzo sicuramente che mi stuzzica. La domanda è: quando li leggerò? Brava Mari :-)

Cristing ha detto...

Brava Mari, ottima analisi... Pure questo in w.l.?!?!? Dovrò andare in ferie per leggerli tutti!

Lofi ha detto...

Brava Mari!

Briciole di tempo ha detto...

Grazie :-)
Qualcuno ha letto Black, il primo della trilogia del circolo? Da una parte mi attrae, dall'altra mi sembra un po' stile Dan Brown....

Martina S. ha detto...

La domanda di Marco è più seria di quel che si pensa e infatti ultimamente vedo di mettere in wishlist e di comprare solo libri che desidero sul serio leggere. Questo, pur sembrando un libro interessante, per ora non entra nelle mie wishlist.

Anonimo ha detto...

Per leggere più libri dovrete arrivare alla pensione...:)
OK Mari.
Fabio

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Appunto Fabio. Quindi mai.

Tizyana ha detto...

Mi piacerebbe leggere questo libro, ha la giusta dose di mistero e suspense.

Anonimo ha detto...

@Killer
Hai ragione. Non ci avevo pensato. Cazzarola come sono cambiati i tempi!
Fabio

Stefania ha detto...

Finora questo libro visto passare sotto gli occhi diverse volte in librerie e centri commerciali, l'avevo sempre snobbato. Ora dopo aver letto la recensione di mari e avere un'infarinatura della trama, direi che potrebbe proprio essere nelle mie corde...
...
solo che quoto il killer e martina ...quando leggerò mai tutto quello che vorrei?! :P :)))
ps. @fabio : 22 anni di lavoro...e se va bene più del doppio per aspirare a una pensione...forse...:(