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venerdì 24 settembre 2010

Il bagno rituale – Faye Kellerman


“Lei crede nei dieci comandamenti?”
“Certo”
“Crede che sono le leggi emanate da Dio?”
“Si”
“E che Dio le ha date agli ebrei?”
“Si”
“ E che gli ebrei a cui le ha date erano considerati dei giusti, sia gli uomini che le donne?”
“A cosa vuole arrivare?”
“Solo a questo: Se Dio era così sicuro che quegli ebrei così giusti, uomini e donne, non avrebbero mai ucciso, perchè mai si è preso la briga di darvi anche il sesto comandamento?”

Los Angeles, più precisamente Jewtown, un area recintata in cui spontaneamente sono andati a vivere gli ebrei religiosi. Una comunità tranquilla in cui gli uomini frequentano la scuola talmudica detta yeshiva, un centro di studi della Torah, dell'ebraismo ortodosso e del Talmud. Le donne fanno le mogli e le mamme, alcune insegnano; Riina Lazarus gestisce la mikvah una grande vasca dove le donne si immergono in acqua proveniente da una fonte naturale, pioggia o neve, per una purificazione spirituale, un bagno rituale. Ed è proprio lei a trovare la sua amica Sarah Libba in terra vicino all'entrata della mikvah. Sarah è stata aggredita picchiata e violentata. Il detective Peter Decker già alle prese con un sadico stupratore seriale, viene messo sul caso e si scontra con un muro di gomma. E' un mondo completamente diverso, fatto di leggi e regole, obblighi e doveri, incomprensibili per lui ma inviolabili per loro, soprattutto per Riina, che, vedova con due bambini prova una forte attrazione, ricambiata, per il nostro detective ma lui è un goy, un non ebreo, e quindi un ostacolo insormontabile. Ma sarà proprio questa attrazione che porterà Riina a collaborare con Decker, ad aiutarlo nelle indagini, facendo da tramite tra le due culture fino alla cattura del colpevole in un rocambolesco finale.
Molto interessante questo romanzo soprattutto per gli approfondimenti e le riflessioni sulla religione ebraica. Lo stile narrativo della Kellerman è scorrevole, semplice, la storia coinvolgente tanto da leggerlo in un respiro, una lettura facile e molto piacevole. Non ci sono effetti speciali, niente scientifica, spettrometri o analisi dell'aria per catturare ed esaminare gli odori, come siamo abituati a vedere nei vari CSI, solo ragionamenti e supposizioni, indagini vecchia maniera, alle quali partecipiamo attivamente. Mi sono piaciuti molto i personaggi di Decker, e, soprattutto, quello di Riina, una donna combattuta in cui però il buon senso e la pudicizia sono valori radicati. Leggendo l'ottima e approfondita prefazione di Piero A. Corsini ho appreso che Faye Kellerman insieme a suo marito Jonathan, forma la coppia d'oro della fiction americana contemporanea, una formidabile macchina coniugale di best seller. Lui è famoso per la serie di romanzi polizieschi che ha per protagonista il Dr Alex Delawer e Faye per la serie di romanzi gialli sui casi del detective Decker nata con Il bagno rituale. Inoltre il New York Times l'ha nominata per 19 volte migliore autrice di best seller e a vinto il premio “Macavity Award” come miglior autrice di mystery. Devo aggiungere altro?

Articolo di Cristina "cristing" Di Bonaventura

Dettagli del libro
  • Prezzo online:€ 17,50
  • Editore Cooper
  • Collana Cooper storie
  • Data uscita 27/05/2010
  • Pagine 256, brossura
  • Lingua Italiano
  • EAN 9788873941514

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Cristina
sono d'accordo con le riflessioni e gli spunti interessanti sulla società ebraica. Dal punto di vista della costruzione "giallistica" siamo però lungo il solito andazzo abitudinario e prevedibile ma capisco che creare qualcosa di diverso in questo senso sia molto difficile.
Complimientos!
Fabio

eccozucca ha detto...

bravissima Cri ^_^

Martina S. ha detto...

Dopo i turchi di Fabio ieri e gli ebrei di Cri oggi... mi viene un'idea, sempre x Fabio: che ne dici di fare un articolo sulla panoramica geografico-religiosa degli investigatori che girano per i libri attualmente? (magari l'hai già scritto e non lo so...).
E già che ci sono... nessun arabo in giro??? (sono di parte e lo ammetto ^__^)

Anonimo ha detto...

Cara Martina
rimando la palla essendo incasinato con altri lavori (e con Jonathan...). Perché non lo scrivi te, magari insieme a qualche altro corpicino freddo, e poi ce lo fai leggere proprio su questo blog? (Enzone permettendo, naturalmente).
Di investigatori arabi ce ne saranno senz'altro ma sinceramente non li ho visti in giro (cultura limitata).
Fabio

eccozucca ha detto...

@Martina ..c'è un detective turco-tedesco nel romanzo di Jacob Arjouni intitolato "Happy Birthday turco! "..oppure Buse il travestito nel romanzo Scandaloso omicidio ad Instanbul di Mehmet Murat Somer..

Anonimo ha detto...

Una bella accoppiata per un possibile articolo potrebbe essere proprio Martina e Daniela. La butto lì...
Fabio

eccozucca ha detto...

aspetta Martina...credo di averlo trovato..Omar Yussuf detective arabo meglio ancora..palestinese..nel romanzo "Il maestro di Betlemme" di Matt Beynon Rees..lo hanno definito il Montalbano palestinese..
@Fabio grazie per la fiducia anticipata!..^_^..ora non ci resta che sentire cosa ne pensa il boss..:DDDD

Martina S. ha detto...

Ma non credo di conoscere abbastanza il panorama attuale per contribuire a un articolo!
@Dani: grazie, questo arabo-palestinese me lo segno.