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giovedì 15 luglio 2010

Il fattore Scarpetta – Patricia Cornwell



Il passato ritorna. L'incubo ricomincia.
Sì. L'incubo ricomincia, ma... per Kay Scarpetta o per noi lettori?
Anche con quest'ultimo romanzo la Cornwell sembra confermarsi come una garanzia. Ma, se nei primi suoi libri la garanzia per il lettore era di avere fra le mani degli ottimi thriller innovativi e sempre ricchi di suspense, ormai la garanzia è che anche questo libro sarà un ottimo sonnifero, come il precedente. [link alla rece dell'anno scorso]
Nella mia decennale esperienza di lettrice m'è capitato, credo, pochissime volte di abbandonare la lettura di un libro per lasciarlo 'decantare' e riprenderlo più avanti. Con Il fattore Scarpetta purtroppo è successo. Eppure la trama sembrava promettere bene.
Siamo a una settimana dal Natale, periodo che sembra essere fra i preferiti dai giallisti per ambientarvi le loro storie. Luogo: New York, Central Park. Viene ritrovato il corpo senza vita di una ragazza, Toni Darien. Gli elementi scoperti durante l'autopsia da Kay (in servizio presso l'Istituto di Medicina Legale di New York) sono quanto mai contraddittori. L'omicidio inoltre sembra collegato alla scomparsa della multimilionaria Hannah Starr da un misterioso taxi giallo. Quando Kay partecipa a una trasmissione televisiva della CNN, particolari inediti vengono rivelati suo malgrado in diretta dalla presentatrice Carley Crispin: si invoca il famoso fattore Scarpetta, quella sua particolare abilità di risolvere qualsiasi caso. Al suo ritorno a casa Kay riceve un misterioso pacco che forse contiene una bomba. La minaccia viene dal suo passato o da quello delle persone a lei care, Benton e Lucy?
La narrazione continua su più fili paralleli, seguendo le azioni e le indagini non solo di Kay, ma anche di suo marito Benton, della nipote Lucy e di Pete Marino. Questo intrecciarsi della narrazione rende meno scorrevole la lettura, con stacchi e cambi di prospettiva fra un capitolo e l'altro, indagini che sembrano slegate l'una dall'altra e in cui si fa fatica a raccapezzarsi. Il ritrovare la stessa Kay a New York ci stupisce: come c'è arrivata? Cosa fa oltre ad apparire in televisione? La vediamo molto poco nei panni che l'hanno resa famosa, quelli dell'anatomopatologa. E, se un tempo erano proprio le sue autopsie il cardine risolutore dei casi, ora non più. Benton è sempre più preda dei fantasmi del suo passato e non sa darsi pace né per quanto accaduto a lui alcuni romanzi fa né per quanto accaduto a Kay per colpa di Marino. Marino invece, lui sì sembra migliorato e in progressione come personaggio, anche se sta diventando un po' troppo perbenino e pulitino. Lucy è sempre alle prese con i suoi tormentati amori gay e gli ultimi ritrovati della tecnologia informatica. Insomma c'è molto poco di nuovo sotto il sole. Pure il cattivo di turno è sempre lui e non lo sveliamo solo per non rovinare l'ultimo residuo di suspense, anche se, arrivati al punto cruciale, son sicura che molti lettori esclameranno: No, ancora lui!!!

Articolo di Martina “Palazzo Lavarda” Sartor

Dettagli del libro
  • Titolo: Il fattore Scarpetta
  • Autore: Patricia Cornwell
  • Editore: Mondadori
  • Collana: Omnibus
  • Titolo originale: The Scarpetta Factor
  • Traduttore: Annamaria Biavasco e Valentina Guani
  • Anno: 2010
  • Pagine: 417
  • ISBN: 9788804601364
  • Prezzo: € 20.00 

12 commenti:

Cristing ha detto...

Grande Martina hai ragione su tutta la linea riguardo all'autrice! Ovviamente passo......

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Patricia Cornwell non mi ha mai esaltato fino ai tempi del suo debutto "Postmortem", nonostante tutto ogni tanto, (se predisposto bene), leggo ancora i suoi romanzi, più che altro per la curiosità di sapere gli sviluppi dei personaggi.
Le ultime prove sono imbarazzanti.
Brava Martina, hai reso perfettamente l'idea!!!

Ivanalessia ha detto...

Sto leggendo la saga di Kay Scarpetta e sono arrivata alla sesta avventura "il cimitero dei senza nome" e sono avvincenti...

Martina S. ha detto...

@Ivanalessia: sei ancora a un punto buono della carriera di Patricia.
Poi, ad un certo punto, anch'io ho continuato a leggerla almeno per seguire le vicende personali dei suoi protagonisti. Solo che ora, ahimè, non van più avanti nemmeno quelle. E allora viene meno anche l'ultima curiosità per continuare a leggere...

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

@Ivanalessia: quelli erano ancora (relativamente) bei tempi :-/

Ivanalessia ha detto...

ho sentito dire che gli ultimi sono i peggiori, ma quando è iniziata la discesa?

alcuni dicono con "l'ultimo distretto" altri "cadavere non identificato"

secondo voi?

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Relativamente alla saga della Scarpetta secondo me il tracollo è iniziato già con "Punto di origine".
Da "L'ultimo distretto" è una fetecchia dietro l'altra :-/

Martina S. ha detto...

Per chi non ne avesse abbastanza, il sito ufficiale della scrittrice annuncia il nuovo romanzo con Kay Scarpetta in uscita a novembre: PORT MORTUARY

Briciole di tempo ha detto...

Questa cosa proprio non mi va giù. Ho adorato Patricia Cornwell. Praticamente è con lei che ho iniziato ad appassionarmi al medical thriller…..I primi libri fino a Il cimitero dei senza nome sono bellissimi, poi da Causa di morte fino a Cadavere non identificato iniziano a perdere un po’ ma restano comunque discreti. Da L’ultimo distretto in poi è il crollo di un mito. L’ultimo che ho letto, Kay Scarpetta l’ho trovato quasi passabile, tanto che per un attimo ho sperato, ma da quello che ha scritto Martina posso metterci una pietra sopra

Lu ha detto...

Le prime sei/sette avventure mi sono piaciute a suo tempo ed anche se trovavo il personaggio di Kay, alle volte, un pò noioso e ripetitivo proseguivo nel seguire le sue avventure. Poi ho preferito metterla da parte, ci sono autori che meritano davvero. Oramai la Cornwell ha veramente perso brio.

Linda80 ha detto...

A mio avviso il tracollo è iniziato da "L'ultimo distretto"...
Per non parlare dei romanzi con Judy Hammer e Win Garrano, delle vere fetecchie!!!
E dire che è proprio grazie alla Cornwell che mi sono appassionata al genere :-(

Stefania ha detto...

Idem come Mari e Linda ho iniziato ad appassionarmi al medical thriller proprio con questa autrice, ne ho ancora alcuni suoi da leggere, il prossimo sarà "il libro dei morti", oggi ho visto che è uscito "Kay Scarpetta" edizione miti e non tarderò a prenderlo, meglio se scontato o usato...io non l'abbandono, perché alla fine (anche se preferisco la Reichs) è stata lei a farmi apprezzare e amare il genere, certo che come scrive sopra Linda alcuni suoi lavori sono veramente imbarazzanti, vedi gli ultimi con Win Garrano...letti due, ma che fatica e dire che le pagine erano poche!