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lunedì 14 giugno 2010

Schegge - Sebastian Fitzek


Personaggi
  • Marc: avvocato di strada che attende un figlio
  • Sandra: attrice figlia di papà che attende un figlio
  • Constantin: ‘grande uomo’ che attende un nipote
  • Benny: che attende la morte
  • Valka: che attende le morti
  • Emma: che attende la fine di incubo
  • Lampada a forma di delfino “terribilmente brutta”: che semplicemente attende.

Il protagonista è Marc Lucas avvocato di strada, la sua vita perfetta tutto ad un tratto è stata sconvolta; ha subito un grosso dolore, uno strazio dell’anima, un destino crudele, la morte della moglie e del piccolo che portava in grembo, e proprio per continuare a vivere, accetta, o forse no, di sottoporsi al trattamento per la rimozione dei ricordi brutti per rimanere solo con quelli belli, spera così di tornare a vivere.
Imbattutosi per caso in un annuncio della clinica Bleibtreu su una rivista scientifica, inizia il suo viaggio che si trasformerà presto in un incubo, viaggio attraverso ricordi dolorosi, verso immagini confuse e senza senso, verso passato, presente che si mischiano e si sovrappongono, dove il limite tra reale e irreale è labile e facilmente valicabile.
Ma per guarire, come dicono alla clinica Bleibtreu, bisogna percorrere la strada del dolore lungo le sue quattro fasi:

Prima fase negare rifiutare: no, no non sono morti!
Seconda fase rabbia: perché, perché a me?
Terza fase ricerca e separazione, ti ho visto! ci sei! devi esserci!
Quarta fase in nuovo rapporto con se stessi e il mondo: ma io alla fine esisto davvero?

Durante il percorso delle quattro fasi i personaggi e le voci si cercano, si rincorrono per tutto il il tempo alla ricerca di una verità e alla ricerca “del fine che giustifica i mezzi” frase che è filo conduttore.
Sfondo della vicenda è una Germania fatti di quartieri in e soprattutto di quartieri poveri, di una casa nel bosco, di una Volvo gialla.

Quarto libro di Fitzek dopo “La terapia” (Rizzoli), “Il ladro d’anime” (Elliot) “Il Bambino” (Elliot), e come al solito l’autore ti prende ti avvolge e ti porta dentro un incubo, un incubo dove tutte le certezze sono annullate e dove tutto prima è per poi non essere e per poi tornare ad essere.
Allucinazioni, pensieri che si rincorrono, immagini persone morte, persone vive, domande continue e disperate, alla fine solo una è quella che conta:
ma io alla fine esisto??? noi alla fine siamo reali???

Articolo di Marta Naddeo

Dettagli del libro
  • Formato: Brossura
  • Pagine: 360
  • Lingua: Italiano
  • Editore: Elliot Edizioni
  • Anno di pubblicazione 2010
  • Codice EAN: 9788861921306
  • Traduttore: Claudia Crivellaro
  • Prezzo: 18,50 €

    8 commenti:

    IL KILLER MANTOVANO ha detto...

    Scrittore che sta confermando ampiamente il suo talento libro dopo libro. E complimenti alla Elliott per averci creduto dopo l'iniziale flop operato dalla Rizzoli con il primo romanzo.
    Brava Marta.

    Lofi ha detto...

    Brava Marta. Ho già comprato il libro e presto lo leggerò.

    Cristing ha detto...

    Ottima recensione Marta, subito in w.l.

    Martina S. ha detto...

    Anch'io ho già il libro e lo leggero a breve. Gli psicothriller di Fitzek mi piacciono un sacco.

    Briciole di tempo ha detto...

    Adoro questo scrittore e Schegge è già in wl da un po'.
    Bravissima Marta!

    Anonimo ha detto...

    E' un libro interessante con alcune incongruenze che si possono spiegare, a mio avviso, con l'idea finale.
    Fabio Lotti

    Stefania ha detto...

    Wow marta! Splendida recensione, complimentissimi :))))
    Dell'autore ho da leggere "Il bambino" , ma tutti i suoi titoli mi incuriosiscono sempre più!

    Nico ha detto...

    Libro interessante anche se gli preferisco La terapia e il Ladro di anime:)