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sabato 19 giugno 2010

Il Grimorio di Baker Street - Autori Vari


L’argomento principale degli 11 racconti apocrifi contenuti in questa raccolta è l’elemento fantastico o quello che è (o sembra) soprannaturale, magico; il grimorio è infatti un libro antico di magia che contiene formule magiche, incantesimi e rituali esoterici.
Ottimo l’impegno editoriale della Gargoyle Books con l’aggiunta, alla fine di ogni storia, di note (a cura della traduttrice Susanna Raule e presenti solo nell’edizione italiana) che spiegano e commentano gli elementi che fanno riferimento ai romanzi o ai racconti del cosiddetto “Canone” (i 4 romanzi e i 56 racconti scritti da Arthur Conan Doyle, pubblicati tra il 1887 e il 1927).

Scritti quasi tutti con uno stile che non fa diminuire l’attenzione del lettore, i racconti non ripropongono pedissequamente lo stile e lo schema ripetitivo dei racconti di Conan Doyle, ma riescono, seppur rispettando le caratteristiche del “Canone”, ad amalgamare il mondo dell’ignoto con quello razionale che sta alla base delle indagini di Sherlock Holmes.
Ci sono buoni e cattivi apocrifi nella letteratura poliziesca: qui li trovate entrambi, con una trama spesso interessante, dove la Logica non sempre trionfa ma conta il modo in cui vengono raccontati i fatti e l’ambientazione in cui essi si svolgono.
Dopo tutto anche Conan Doyle ne “Il vampiro del Sussex” (contenuto nella raccolta “Il taccuino di Sherlock Holmes”, 1927) narra di un caso dove (forse) il colpevole è un vero vampiro…

Tralasciando il racconto di apertura, che sembra non aver nulla a che fare con il mondo di Sherlock Holmes, già con il secondo racconto si entra nella conosciuta atmosfera di curiosità e di mistero che nasce da chi, di persona o per lettera, chiede aiuto all’investigatore più famoso del mondo.
In quasi tutti i racconti si riesce a motivare la comparsa del fattore soprannaturale nell’ambito dell’indagine.

Ne “Il bambino perduto” di Barbara Hambly la storia viene narrata dalla prima moglie del dottor Watson e si svolge interamente fra sogno e realtà (c’è anche Peter Pan…): la presenza di Sherlock Holmes è pretestuosa.

La sua ultima freccia” di Christopher Sequeira è sorprendente; l’inizio sembra quasi scritto da Conan Doyle, ma la trama riserverà al lettore più di una sorpresa…

Il loro destino” di Barbara Roden racconta la riuscita collaborazione tra Holmes e l’investigatore “psichico” Flaxman Low (il personaggio creato da Hesketh e Kate Hesketh-Prichard le cui storie vennero pubblicate a partire dal 1898).
L’interesse per l’incontro tra i due investigatori, che si rispettano reciprocamente, è quasi pari alla curiosità di spiegare il mistero che, insieme al dottor Watson, si trovano a dover affrontare.

La pennellata finale” di M. J. Elliott è un po’ troppo irrazionale e non riesce a incuriosire il lettore. Lo stesso Holmes sembra sottostare agli eventi senza essere il vero protagonista dell’indagine.

Sherlock Holmes nel Mondo Perduto” di Martin Powell si differenzia dagli altri racconti perché si svolge nel Mondo Perduto scoperto dal professor Challenger, protagonista dell’omonimo romanzo fantastico di Conan Doyle del 1912.
Nel racconto, più un’avventura che un’indagine, fa la sua comparsa anche un altro personaggio presente nel “Canone”.

Ne “Il Grimorio di Grantchester” di Rick Kennett & Chico Kidd appare Thomas Carnacki (personaggio creato da William Hope Hodgson nel 1901), forse il più famoso fra gli investigatori dell’occulto contemporanei a Holmes; qui però, a differenza del terzo racconto, si ha l’impressione che la storia sia un’indagine di Carnacki (è lui il vero protagonista) più che un mistero per Sherlock Holmes.

Lo strano caso del vapore Friesland” di Peter Calamai può essere considerato il seguito di “Cinque semi d’arancio” (contenuto nella prima raccolta di racconti di Conan Doyle, 1892). L’indagine, seppure prenda l’avvio da un’apparizione non reale, rimane completamente nel campo del razionale e la presenza del fantastico non disturba la soluzione ”classica” da parte di un Holmes che, pur di arrivare al suo scopo, sembra accettare anche quello che non può essere spiegato dalla Ragione.

In “Simbiosi” di J. R. Campbell la presenza di Holmes sembra non essere risolutiva; la sua esperienza investigativa non è determinante: sono gli “effetti speciali” a dare la soluzione del mistero.

Merridew di abominevole memoria” di Chris Roberson ha una trama originale spiegata razionalmente e raccontata con una premessa inusuale. Una storia che non si dimentica…

Tramonto rosso” di Bob Madison si svolge negli Stati Uniti negli anni Quaranta. Un investigatore alla Hammett, in uno stile che richiama con ironia i romanzi “hard-boiled”, si avvale dell’aiuto di un ultranovantenne Sherlock Holmes, che, nonostante gli anni, riesce ad essere ancora protagonista (ritrovando anche una vecchia “conoscenza”…).

La Lega del Pianeta Rosso” di Kim Newman è l’unico racconto in cui non appare Sherlock Holmes. I protagonisti sono due fra i più pericolosi avversari del nostro investigatore preferito: uno è il professor Moriarty. La storia sembra essere un racconto di fantascienza degli anni Trenta o Quaranta, ma, forse, non è così...

La raccolta, con creatività e inventiva, soddisfa la curiosità di chi vuole sapere come si sarebbe comportato l’investigatore più razionale ad affrontare dei fatti che, come nella vita reale, a volte non sono spiegabili con il solo uso della Ragione.
Holmes però, nonostante i dubbi, sembra rimanere della sua idea iniziale (pag. 85): “gli uomini sono capaci di essere malvagi a sufficienza, senza di dover ascrivere ciò al soprannaturale”.

Articolo di Paolo Carrfinder

Dettagli del libro
  • Editore: Gargoyle
  • Genere: letterature straniere: testi
  • ISBN: 8889541458
  • ISBN-13: 9788889541456
  • Data pubbl.: 2010 
  • Prezzo: 15,00 euro


4 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravo Carrfinder. Oggi va di moda il vampiro, il magico, l'occulto...http://www.sugarpulp.it/critica/lora-del-vampiro
Fabio Lotti

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Deliziosa recensione del nostro Paolo che è sempre un piacere riscoprire sulle pagine di corpi freddi.
Poche ma buone.

Martina S. ha detto...

Ottima presentazione dei racconti, Paolo: questo libro l'avevo visto in giro e mi incuriosiva molto. Finisce in wishlist, anche se chissà quando lo prenderò ^__^

Stefania ha detto...

Bellissimi i libri della Gargoyle (intendo proprio la "confezione", copertina, carta...),l'argomento poi (ghost story, occulto, ecc.) è decisamente nelle mie corde.
Un pensierino piccolo piccolo ce lo facciamo va!